Alec Baldwin, richiesto appello contro archiviazione di omicidio colposo sul set di Rust

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Il pubblico ministero Kari Morrissey ha presentato ricorso per tentare di ribaltare la decisione della giudice Mary Marlowe Sommer, che aveva archiviato il caso. Le dinamiche della sparatoria che nel 2021 ha ucciso la direttrice della fotografia Halyna Hutchins potrebbero essere ancora da chiarire

I problemi di Alec Baldwin con la legge sembrano non avere fine. Il pubblico ministero Kari Morrissey ha infatti presentato ricorso in appello per tentare di ribaltare la decisione della giudice Mary Marlowe Sommer, che aveva respinto le accuse di omicidio colposo contro l'attore sul set del film Rust. Il documento, che non articola i motivi del ricorso, è stato presentato alla Corte giovedì 21 novembre e reso pubblico martedì 26 novembre. La PM aveva sostenuto in precedenza che la giudice fosse stata ingannata e confusa dalla difesa di Baldwin. A luglio l’attore era stato processato a Santa Fe, in New Mexico, con l’accusa di essere stato penalmente negligente il 21 ottobre 2021, quando aveva puntato una pistola contro la direttrice della fotografia Halyna Hutchins e aveva premuto il grilletto. La giudice aveva archiviato il caso dopo aver scoperto che gli inquirenti avevano nascosto alla difesa l’esistenza di alcuni proiettili rinvenuti sulla scena del crimine e aveva confermato la decisione nel mese di ottobre. Ora è probabile che la difesa di Baldwin sosterrà che l’accusa non ha diritto di ricorrere in appello.

ALEC BALDWIN: "L'ESPERIENZA PIÙ DIFFICILE DELLA MIA VITA"

Mercoledì 20 novembre il film Rust è stato presentato al Camerimage Festival di Torún, in Polonia, ma Baldwin non ha partecipato all’evento. Il regista Joel Souza, che era rimasto ferito nella sparatoria sul set, ha sottolineato l’importanza di concludere la pellicola per omaggiare il lavoro di Hutchins. Nel frattempo, Baldwin ha ricevuto il premio alla carriera Stella della Mole al Torino Film Festival, dove ha dichiarato a Variety di non voler vedere il film, ma di sperare che la sua uscita possa aiutare la famiglia di Hutchins anche dal punto di vista economico. “Questa è ovviamente l'esperienza più difficile con la quale ho avuto a che fare nella mia vita”, ha detto. L'attore sta anche affrontando diverse cause civili in relazione alla sparatoria, inclusa quella dei genitori e della sorella della direttrice della fotografia, assenti alla première. Gli avvocati di Baldwin hanno chiesto di sospedere questi casi in attesa di conoscere l’evoluzione della richiesta di appello. Nel frattempo l’armaiola Hannah Gutierrez-Reed, condannata a marzo per omicidio colposo per aver caricato la pistola di Baldwin con un proiettile vero, sta scontando 18 mesi di carcere.

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