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Johnny Depp presenta alla Festa del cinema di Roma il suo film Modì, tra ironia e libertà

Cinema

Denise Negri

©Getty

Proiettata alla 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma "Modì, tre giorni sulle ali della follia", la seconda pellicola da regista diretta dall'attore statunitense.  Ecco cosa hanno raccontato la star americana e Riccardo Scamarcio, che nel lungometraggio interpreta l'artista livornese Amedeo Modigliani, a Sky TG24. VIDEO 

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Johnny Depp ha scelto Amedeo Modigliani per dirigere il film che segna il suo ritorno dietro la macchina da presa, dopo esordio come regista 1997 con Il coraggioso (The Brave) che vedeva nel cast oltre a Depp, Marlon Brando

Modì, tre giorni sulle ali della follia, presentato alla 19esima Festa del Cinema di Roma, non è soltanto la citazione della famosa frase di Charles Baudelaire, ma anche una riflessione sull’arte, sulla difficoltà di un artista nell’essere libero da vincoli e giudizi. Riccardo Scamarcio veste i panni del pittore livornese in una tre giorni parigina piena di vino, ebrezza, eccessi e tormenti. Per Johnny Depp è stata, invece, anche, l’occasione per dirigere una pellicola che unisce più generi e che non tralascia una certa dose di ironia.

Le parole di Johnny Depp

“Mettere dello humour nel film per me era davvero importante perché la vita è così. Puoi ritrovarti nel bel mezzo di un profondo attacco di nervi e poi qualcosa di assurdo accade accanto intorno a te… non saprei, il tuo gatto che soffoca, oppure anche il soffitto che ti cade in testa! Io da sempre trovo le assurdità assolutamente fantastiche.”

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Le parole di Riccardo Scamarcio

La difficoltò di vedere riconosciuto il proprio lavoro, da un lato, dall’altro la voglia di non scendere mai a compromessi. Fu così per Modigliani. È così per molti, come spiega Riccardo Scamarcio:

“In fondo questa libertà che chiedono gli artisti, non è una forma, come può apparire, di narcisismo, di egocentrismo, di vanità. Niente affatto. Ma è proprio una necessità la libertà di scardinare un ordine costituito per generare qualcosa di autentico e di vivo.”

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