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James Bond, i fan dovranno pazientare per il prossimo film, nessun attore scelto (per ora)

Cinema

Vittoria Romagnuolo

Universal via Webphoto

 Il capo di Amazon MGM Studios Jennifer Salke ha confermato che non è ancora stato scelto un successore di Daniel Craig, allungando ulteriormente i tempi per il nuovo film

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Barbara Broccoli di EON Productions, l'etichetta dei film della saga di James Bond, nell'autunno del 2022 aveva detto che ci sarebbero voluti almeno due anni prima di avere nuove notizie su un nuovo film con l'agente 007.
Oggi, a distanza di due anni da quelle dichiarazioni, è Jennifer Salke, responsabile di Amazon MGM Studios, a riferire gli ultimi aggiornamenti dall'universo di Bond dove si lavora al futuro ma senza correre.
“Il pubblico globale dovrà pazientare”, ha detto Salke, ribadendo che tutte le discussioni creative sono aperte.
Non c'è ancora un nome per il successore di Daniel Craig e ciò sta, naturalmente, facendo allungare i tempi per il prossimo lungometraggio.  

Casting aperto per il successore di Craig

La discussione sul nuovo James Bond tiene banco tra i fan e gli addetti ai lavori da molto tempo ormai e sebbene gli Amazon MGM Studios si dichiarino “non preoccupati” sulla questione, l'attesa sulla saga diventa ogni giorno sempre più febbrile.
Mentre sui media la caccia al prossimo Bond si è aperta da più di due anni (Variety aveva stilato una lista di più di trenta candidati), dai piani alti arriva la conferma che per ora il casting è ancora aperto.
“Ci sono molte idee sui potenziali attori e alcune le ho trovate interessanti”, ha detto Salke al The Guardian affermando che nessuno sta cercando di sconvolgere il modo meraviglioso in cui EON ha realizzato i film di Bond.
Il capo di Amazon MGM ha ribadito di essere in buoni rapporti con Broccoli che, anche dopo l'acquisizione del catalogo MGM da Amazon nel 2022, continua ad avere l'ultima parola sotto il profilo creativo sui film di Bond.
Le dichiarazioni di Salke lasciano pensare che il futuro di Bond sarà nel solco della tradizione.
Due anni fa Broccoli aveva parlato apertamente di reinvenzione del personaggio dopo le ultime vicende sviluppate nell'era Craig. C'è da capire quale delle due idee finirà per prevalere.

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Jennifer Salke, nell'intervista, è tornata anche sull'ipotesi, sollevata un po' di tempo fa, per cui il futuro di James Bond poteva concretizzarsi anche in una serie televisiva.
La produttrice, ora a capo degli Studios Amazon, ha precisato che quello che all'epoca sembrò uno scontro con gli storici produttori di Bond (che controllano anche finanziariamente la saga), in realtà era una valutazione strategica.
Con l'acquisizione di un simile patrimonio, ha detto Salke, era obbligatorio per gli Studios valutare ogni tipo di possibilità per garantire la sopravvivenza a lungo termine della saga.
Del progetto spin-off di James Bond, osteggiato duramente da Barbara Broccoli ed EON, non si era fatto più nulla.
All'epoca i produttori avevano difeso la loro scelta, sessantennale, di realizzare film per il cinema dai romanzi di Fleming. Questa, per loro, era solo l'ultima richiesta (respinta) di realizzare un prodotto a puntate con l'agente 007.

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