Joker: Folie à Deux, la spiegazione del finale del film con Joaquin Phoenix e Lady Gaga

Cinema

Paolo Nizza

Introduzione

Presentato in concorso alla 81.ma Mostra del cinema di Venezia, Joker: Folie a Deux, il sequel dell'acclamato cinecomic del 2019, è uscito nelle sale italiane dal 2 ottobre. Scopriamo come finisce la pellicola, ancora una volta diretta da Todd Phillips, e quali possono essere eventuali collegamenti con i cinecomic precedenti come Il Cavallere Oscuro

Quello che devi sapere

Joker: Folie À Deux, un film dal finale sorprendente

Costato 200 milioni di dollari Joker. Folie a Deux (clicca qui per la recensione) ha sorpreso la critica, quanto il pubblico. Tra musical, prison movie, thriller processuale, melodramma, il film inizia dove terminava il primo Joker datato 2019. Arthur Fleck è detenuto all'Arkham State Hospital di Gotham. L’aspirante comico interpretato da Joaquin Phoenix è in attesa di venire processato per gli omicidi di tre yuppie ubriachi che lo avevano aggredito nella metropolitana, del suo collega di lavoro Randall, pugnalato a morte,  e del presentatore televisivo Murray Franklin (Robert De Niro). Ancora nessuna sa che in realtà le vittime sono 6, visto che il ragazzo ha soffocato sua madre. Maryanne Stewart (Catherine Keener) l’avvocatessa di Arthur vorrebbe chiedere l’infermità mentale per il suo assistito, mentre per molti abitanti di Gotham, Joker è diventato un simbolo di protesta e ribellione, tant’è che è stato fatto un film su di lui e pure un libro. Fleck, sembra rassegnato al suo destino e perduto nelle sue fantasie, ma l’incontro con un'altra detenuta, Lee Quinzel (Lady Gaga), rigenera lo spirito del clown omicida. Il ragazzo, per la prima volta si sente amato e compreso e pronto a rindossare gli abiti di Joker e a tornare a truccarsi il volto.

Perché Joker si trasforma in avvocato

Convinto da Lee, Arthur licenzia il proprio avvocato e decide di difendersi da solo, pur non avendo nessuna conoscenza di giurisprudenza penale. A malincuore il giudice Herman Rothwax accetta la decisione di Fleck. Ma in aula per l’imputato il processo si mette malissimo per l’imputato.  Truccato da Joker, Arthur tenta di ridicolizzare il testimone oculare Gary Puddles. Ma di fronte all’autentico terrore mostrato in aula dall’unico collega che era stato gentile con lui, Fleck perde smalto e non sa più che linea di difesa adottare, per la gioia del procuratore Harvey Dent. Tornato ad Arkham, Arthur viene picchiato e probabilmente stuprato dalla guardia carceraria Jackie Sullivan (Brendan Gleeso) e dagli altri secondini, che aveva insultato in aula. Come se non bastasse Jackie picchia a morte il giovane detenuto Ricky Meline, colpevole di aver tentato di difendere Arthur

Perché Joker confessa in aula l'omicidio della madre

La morte di Ricky ha sconvolto Artur. Come ha dichiarato il regista Todd Phillips; uando le guardie uccidono il ragazzo, Fleck si rende conto che truccarsi il volto, infossare gli abiti del Joker non serve a niente. In un certo senso accetta  il fatto di essere sempre stato Arthur Fleck, Non è mai stato Joker, questa è un idea che la gente di Gotham gli ha imposto. È un'icona inconsapevole. non vuole più vivere assumendo un'altra identità: vuole essere chi è”, Così l’imputato confessa di avere ucciso anche la madre e si mostra dispiaciuto di aver ucciso quelle persone. Lee, per la prima volta vestita con un trucco e mise che ricordano la villain Harley Quinn (giacca rossa sgargiante, body a rombi bianchi e neri) abbandona l’aula delusa, insieme ad altri fan del clown assassino

La fuga di Joker

La giuria dichiara Arthur Fleck colpevole di tutti i capi d’accusa. Hanno impiegato solo un’ora a decidere il verdetto. L’ergastolo o La sedia elettrica attendendo Joker. Ma mentre il giudice legge la sentenza, un’autobomba devasta l’aula. Tra le macerie vediamo Harvey Dent con metà del volto sfigurato. Forse è la genesi del criminale noto come due facce. L’ imputato è miracolosamente illeso e scappa con l’aiuto di un fan vestito da Joker. Pare una trasfigurazione in carne ed ossa del cartone animato Joker e la sua ombra che apre il film”.  I due salgono su un taxi. Il sodale del clown omicida e l’autista godono per il caos creato dall’esplosione e sognano una Gotham in fiamme, mentre risuona la canzone My Life di Billy Joel. Durante la fuga si vede l’insegna di un cinema in cui proiettano A Bucket of Blood (Un secchio di Sangue, film del 1959 diretto da Roger Corman e incentrato su un cameriere che sogna di diventare un artista e si trasforma, invece,  in un assassino, Ma Arthur scende dall’auto e scappa verso la scalinata resa celebre dal primo film

La fine della folle storia d'amore tra Joker e Harley Qiunn

Tuttavia non è tempo di danzare come accadeva nel primo film di Phillips.  In cima alle Joker Stair c’è Lee. Si è tagliata i capelli e fatta la frangia, come Harley Quinn nei fumetti. Come confermato dal regista, si tratta di un incontro e non di un delirio immaginato del personaggio interpretato da Phoenix. Arthur le chiede di scappare insieme, visto che aspettano un bambino, ma la ragazza risponde che tutto aveva senso solo nella fantasia e che nella realtà non sarebbero mai andati da nessuna parte. Per la prima volta lo chiama con il suo vero nome e si congeda con un laconico: “Addio Arthur”. Disperato Fleck viene arrestato dalla polizia

La morte di Joker e l'identità del suo assassino

Di nuovo rinchiuso a Gotham, Fleck attende il suo destino, mentre viene chiamato da una guardia perché lo attende un misterioso visitatore.   Arthur viene fermato da Compagno di cella. È un personaggio apparso fugacemente in un paio si scene e interpretato da Connor Storrie (accreditato su IMDB solo come "Young Inmate".  Il detenuto sorridente si avvicina a Fleck e gli dice: "Ehi, Arthur, posso raccontarti una barzelletta? "La barzelletta parla di uno psicopatico" che "entra in un bar e vede questo famoso clown seduto lì tutto solo, completamente ubriaco. È patetico". Lo psicopatico nella barzelletta dice al clown perdente: "Non posso credere che tu sia qui. Che delusione. Ti guardavo in TV". La freddura finisce con il prigioniero che esclama Ti darò quello che meriti e pugnala Arthur ripetutamente nell’addome.  Fleck si accascia terra, mentre l’accoltellatore si incide un sorriso sul volto. Partono i titoli di coda sulla voce di Lady Gaga che canta That’s Life. E facile capire come lo psicopatico della barzelletta sia il misterio assassino e il clown fallito Arthur Fleck.

Ci sara un nuovo Joker? I collegamenti con il Cavaliere oscuro

Come si evince, il finale di Joker: Folie a Deux trabocca di riferimenti al primo film. A partire dalle parole dal detenuto che uccide Arthur che sono le stesse pronunciate da Fleck, quando nei panni di Joker spara a Murray in diretta tv. Ma pure la canzone di Frank Sinatra era la stessa su cui si chiudeva, il lungometraggio datato 2019. Solo che in questo sequel l’ultima risata non spetta a Joaquin Phoenix, ma al suo misterioso omicida. E quel gesto di scarnificarsi il volto a molti ha ricordato il Joker interpretato da Heath Ledger ne Il cavaliere oscuro, seconda pellicola della trilogia di Christopher Nolan dedicata a Batman, Non a caso, in questa pellicola il villain più famoso della DC comic ogni volta cambia versione sull’origine delle cicatrici. Peraltro, in un articolo pubblicato da Hollywood Reporter pare che il primo Joker dovesse finire con Phoenix che si sfigura incidendosi sul viso sorriso, ma pare che Nolan, allora ancora influente in casa Warner.  abbia impedito la realizzazione della scena, perché non voleva ci fossero collegamenti con il suo lungometraggio. E quindi Tod con questa sequenza si è preso la sua rivincita. Sicché, forse abbiamo assistito alla nascita del vero Joker, principale antagonista dell’uomo pipistrello. D’altronde Phillips ha sempre dichiarato che Artur Fleck non sarebbe mai stato il clown Principe del Crimine. Senza dimenticare che secondo alcune indiscrezioni, ci sarebbe un finale alternativo si svelava che l’esplosione del tribunale, l'arresto e forse l’omicidio di Arthur Fleck fossero opera del personaggio interpretato da Lady Gaga. Insomma, sul grande schermo, il Joker interpretato da Phoenix pare morto, ma il clown criminale, il killing joke probabilmente no.