Il Maestro e Margherita, cosa sapere sul nuovo film tratto dal romanzo di Bulgakov in sala

Cinema

Camilla Sernagiotto

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Introduzione

Il Maestro e Margherita è arrivato finalmente al cinema: il film-evento che porta sul grande schermo il romanzo maledetto di Bulgakov era una trasposizione attesissima. Oggi, giovedì 19 giugno 2025, arriva nelle sale italiane Il Maestro e Margherita, ambizioso adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Michail Bulgakov, considerato una delle opere più complesse e potenti del Novecento. Diretto da Michael Lockshin e prodotto in Russia, il film è interpretato da August Diehl, Evgeniy Tsyganov, Yulia Snigir e Claes Bang. 

 

Il romanzo a cui si ispira è quello scritto da Bulgakov durante il regime staliniano, un’opera pubblicata solo dopo la sua morte, tra il 1966 e il 1967, in una versione censurata. Questo adattamento, che ha già suscitato forte attenzione in patria, si presenta come un’opera densa, stratificata e fortemente politica, capace di dialogare con il presente pur restando ancorata al suo contesto originario.

 

Scopriamo di seguito tutto quello che bisogna sapere sul nuovo film Il Maestro e Margherita.
Nel frattempo, potete guardare il trailer ufficiale del film nel video che trovate in alto, la clip in testa a questo articolo.

Quello che devi sapere

La trama ambientata nella Mosca degli anni ’30


La storia raccontata dal nuovo film Il Maestro e Margherita è ambientata in una Mosca cupa e oppressiva degli anni Trenta, sotto la stretta del regime staliniano. Qui un giovane e talentuoso scrittore si ritrova travolto dallo scandalo. La sua opera teatrale, accusata di raffigurare Cristo con troppa umanità, viene censurata e duramente stroncata. Isolato e screditato, l’autore, ormai privo di ogni sostegno, incontra Margherita, una donna bellissima e già sposata. Nasce così una passione intensa e proibita, che diventa per lui nuova linfa creativa. Ispirato da questo amore, inizia a scrivere un nuovo romanzo: la storia di Woland, un diavolo enigmatico giunto a Mosca accompagnato da un gruppo di personaggi grotteschi. Woland getta la città nel caos, scardinando la realtà con ironia crudele e regalando vendetta a chi è stato punito ingiustamente. Il confine tra immaginazione e realtà si assottiglia sempre più, fino a scomparire, mentre lo scrittore scivola in un abisso dove la mente e la pagina si fondono irrimediabilmente.

Produzione travagliata e polemiche politiche


La pellicola Il Maestro e Margherita è una produzione russa che ha debuttato in patria nel 2024, dove ha incassato 28 milioni di dollari. Il comunicato che accompagna la sua uscita nelle sale italiane sottolinea come l’opera mantenga intatto “il potere sovversivo e immaginifico dell’originale”. Ma la pellicola ha generato forti reazioni in Russia. Michael Lockshin, regista del film, è stato oggetto di una durissima campagna diffamatoria da parte dei sostenitori del Cremlino. Il suo nome è stato perfino eliminato dai titoli del film e la sua famiglia è finita nel mirino degli attacchi. Secondo Anton Dolin, uno dei più stimati critici cinematografici russi, il film è “una rappresentazione sorprendentemente precisa del momento storico che la Russia sta vivendo: il ritorno dello stalinismo e la persecuzione dell’intellighenzia”.

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Il regista Michael Lockshin


Michael Lockshin, regista del film Il Maestro e Margherita, è americano ma ha legami profondi con la Russia. Figlio di uno scienziato russo emigrato negli Stati Uniti, ha vissuto tra il Texas e Mosca, dove ha anche studiato. Il Maestro e Margherita è una produzione russa, parzialmente finanziata con fondi statali prima dello scoppio della guerra in Ucraina. Dopo l’inizio del conflitto, Lockshin ha preso posizione contro l’invasione, criticandola apertamente sui social e invitando i suoi contatti a sostenere l’Ucraina. Questo ha comportato la rottura con Universal Pictures, che nel febbraio 2022 si è ritirata dalla distribuzione. Nonostante le difficoltà, Lockshin ha dichiarato al New York Times: “Ero convinto che prima o poi sarebbe uscito. Continuo a pensare che si sia trattato di un miracolo. Ma non mi aspettavo una tale risposta del pubblico”.

Il successo in patria e i dati economici


Girato tra Mosca, San Pietroburgo e Malta nel 2021, il film Il Maestro e Margherita ha avuto un budget complessivo di 17 milioni di dollari, dei quali 9 milioni provenivano da “Fond Kino”, l’ente statale russo di promozione cinematografica. La distribuzione in Russia è avvenuta il 25 gennaio 2024, dopo diversi rinvii legati alla guerra. L’uscita originaria era prevista per il 2023, con distribuzione internazionale Universal, prima del suo ritiro. In pochi mesi, il film ha incassato oltre due miliardi di rubli, corrispondenti a circa 20 milioni di euro, ed è stato visto da cinque milioni di spettatori russi.

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Il cast

Il film di Lockshin Il Maestro e Margherita si distingue per la sua lettura politica e la sua struttura meta-cinematografica. Evgeniy Tsyganov interpreta il Maestro, August Diehl veste i panni di Woland, Yulia Snigir è Margherita, Claes Bang è Ponzio Pilato e Jurij Kolokol’nikov è Korov’ev. Il critico Anton Dolin ha lodato l’adattamento, definendolo il primo realmente riuscito del romanzo di Bulgakov e il miglior film commerciale della Russia contemporanea. Per Dolin, l’opera “somiglia più alla realtà di Putin che a quella di Stalin” e rispecchia con forza il presente.

Dalla Russia, le critiche al film

Il film Il Maestro e Margherita è stato duramente attaccato dai media pro-Cremlino. Tigran Keosayan, produttore televisivo e marito di Margarita Simonyan, direttrice dell’emittente RT, ha chiesto un’inchiesta sulle modalità che hanno permesso la diffusione del film.

 

Trofim Tatarenkov, conduttore di Sputnik, ha definito Lockshin “una feccia” e “un nemico del popolo”.

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Tra finzione e biografia: un'opera dentro l'opera


Ambientato nella Mosca staliniana del 1930, il film Il Maestro e Margherita racconta la parabola del Maestro (Evgeniy Tsyganov), autore colpito dalla censura sovietica per aver messo in scena una pièce su Cristo giudicata troppo umana. Il protagonista, perseguitato e internato in una clinica psichiatrica, ritrova ispirazione grazie all’incontro con Margherita (Yulia Snigir), da cui nasce un amore che lo spinge a scrivere un nuovo romanzo, immaginando l’arrivo del diavolo Woland a Mosca. Da qui in poi, la realtà si frammenta, diventando sempre più confusa, fino a fondersi con la finzione letteraria e il delirio personale.

Non è una semplice trasposizione del romanzo

Questa nuova versione cinematografica di Il Maestro e Margherita non si limita a trasporre il romanzo, ma lo rilegge come un film che si svolge dentro il mondo creato da Bulgakov. Il regista Michael Lockshin e lo sceneggiatore Roman Kantor hanno fuso gli elementi visionari con dati biografici dello scrittore, accostando la figura del Maestro a quella dello stesso Bulgakov, entrambi vittime di isolamento e censura. All’interno del film, Woland e il Maestro appaiono come due “cineasti” che mettono in scena il romanzo stesso, ma senza essere esterni alla narrazione: ne sono parte integrante.

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Il peso della storia e la maledizione spezzata


La lunga e travagliata stesura de Il Maestro e Margherita, iniziata da Bulgakov nel 1928 e conclusasi solo alla sua morte nel 1940, riecheggia nel film nella forma di un processo creativo faticoso, quasi ossessivo. La prima pubblicazione postuma, avvenuta tra il 1966 e il 1967 su una rivista moscovita in versione censurata, e l’uscita integrale a Francoforte nel 1969, hanno contribuito a costruire attorno al romanzo una fama “maledetta”. Tra le varie trasposizioni, la più nota resta quella del 1972 firmata da Aleksandar Petrović, con Ugo Tognazzi e Mimsy Farmer. Ma è la versione di Lockshin ad assumere oggi un carattere politico senza precedenti, collegando esplicitamente la condizione degli artisti nella Russia di Putin a quella descritta da Bulgakov.

Il presente nei panni del passato


Sebbene ambientato negli anni Trenta, il film Il Maestro e Margherita si rivela profondamente attuale. Le tematiche della censura, della repressione, del potere e della libertà, tornano prepotenti nella narrazione cinematografica. La decisione di Universal di abbandonare il progetto nel 2022, le pressioni ricevute, gli attacchi dei propagandisti, nulla ha impedito al film di ottenere un grande successo al botteghino russo. Il Maestro e Margherita non solo ha conquistato il pubblico, ma ha rotto la maledizione legata alle precedenti trasposizioni, diventando un caso politico e artistico di risonanza internazionale.

 

Nel frattempo, potete guardare il trailer ufficiale del film Il Maestro e Margherita nel video che trovate in alto, la clip in testa a questo articolo.

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