Dopo le scuse, la casa di distribuzione passa ai fatti e interrompe la collaborazione con Eddie Egan, responsabile per la campagna marketing del nuovo film di Francis Ford Coppola. L'errore sarebbe stato generato dalla mancata o scarsa revisione dei testi prodotti da una AI
Continua a far discutere Megalopolis, il nuovo attesissimo e già controverso film di Francis Ford Coppola. La pellicola, presentata al Festival di Cannes, ha spaccato la critica, attirando numerosi commenti negativi. E la Lionsgate, che ne ha acquistato i diritti per la distribuzione, ha deciso di provare a sfruttare a sua favore tutto questo con una campagna mediatica improntata su una lunga serie di stroncature ricevute da precedenti capolavori dello stesso regista, stroncature poi rivelatesi false.
Collaborazione interrotta
Dopo essere corsa ai ripari chiedendo scusa, la Lionsgate è andata oltre, interrompendo la collaborazione con il consulente marketing responsabile per la campagna, Eddie Egan. Sul nuovo trailer del film, prontamente ritirato, apparivano frasi fortemente negative a commento di film come Il Padrino e Apocalypse Now. Ma per quanto sia vero che all’epoca della loro uscita questi film non godettero inequiivocabilmente dello status di capolavoro che invece gli viene unanimemente concesso oggi, quelle frasi attribuite a critici del calibro di Roger Ebert e Pauline Kael erano false.
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Le scuse di Lionsgate
“Ci scusiamo sinceramente con i critici coinvolti e con Francis Ford Coppola e American Zoetrope (la casa di produzione dello stesso Coppola, che ha interamente finanziato la realizzazione di Megalopolis, ndr) per questo errore imperdonabile nel ostro processo di selezione – ha scritto la Lionsgate -. Abbiamo sbagliato. Ci dispiace”.
Un errore generato da una intelligenza artificiale
Il 23 agosto, Variety ha poi reso nota la notizia dell’interruzione della collaborazione tra Lionsgate ed Egan, citando fonti anonime. Secondo le stesse fonti, non si è trattato di una bugia consapevole ma di un errore di revisione di quanto prodotto da un’intelligenza artificiale”. Lo stesso magazine ha fatto una prova, chiedendo a ChatGPT di fornire recensioni negative sul lavoro di Francis Ford Coppola prodotte dai suoi critici: “Le risposte fornite sono state sorprendentemente simili alle citazioni incluse nel trailer”, ha scritto Variety.