Dopo lo scontro con lo spalaneve che lo scorso Capodanno gli aveva quasi tolto la vita, questo gennaio l'attore è tornato al lavoro per la terza stagione della serie tv Mayor of Kingstown
“Lo rivivo ogni sera. È nelle mie visioni. È nei miei sogni e nei miei pensieri da sveglio”. In un’intervista al Los Angeles Times, Jeremy Renner, 53 anni, ha ricordato l’incidente con lo spalaneve che il giorno di Capodanno del 2023 l’ha quasi ucciso sul vialetto di casa a Mount Rose, in Nevada. Durante un’abbondante nevicata, la star degli Avengers era stata improvvisamente sbalzata fuori dal veicolo da sette tonnellate, che aveva continuato a rotolare in discesa in direzione di suo nipote, Alex Fries. Renner aveva tentato di risalire nella cabina per fermarlo, ma era invece rimasto intrappolato tra le ruote della macchina ed era stato investito. Trasportato d’urgenza con l’elicottero, l’attore era stato ricoverato in ospedale con un significativo trauma toracico e 38 ossa rotte. Dopo uno straordinario recupero, a gennaio di quest’anno – “nell’anniversario della mia morte”, come ha specificato – Renner è tornato sul set della terza stagione di Mayor of Kingstown, la serie tv in onda su Paramount+ (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) nella quale interpreta il personaggio di Mike McLusky. L'attore ha tuttavia confessato di essersi addormentato più volte durante le riprese. “Dicevano, 'E azione!'. E io ero fuori. Ci siamo resi conto che erano troppe ore di lavoro, troppe ore, troppi giorni consecutivi per me”, ha spiegato. “Quello che sono disposto a fare è tutto, ma quello che sono in grado di fare è una cosa diversa”. La produzione è quindi andata incontro alle sue esigenze, cambiando la programmazione e tenendo conto che il suo corpo non era in grado di reggere neppure il jet lag delle trasferte a catena in California. “Mi hanno dovuto trattare come un attore bambino”, ha scherzato Renner. “The Mayor of Kingstown ora ha 14 anni”. Tuttavia, non tutto il male viene per nuocere. L’attore ha raccontato di aver infatti percepito un miglioramento della propria memoria fotografica, che gli ha facilitato la memorizzazione delle battute.
"IL POTERE DELL'AMORE"
Subito dopo l’incidente, Renner non aveva compreso la gravità della situazione, nonostante le sue gambe si fossero attorcigliate e piegate in direzioni innaturali, la sua frequenza cardiaca fosse notevolmente scesa e lui si sentisse “stanco di respirare”. L’attore ritiene di essere stato salvato tanto dal “potere dell’amore”, cioè da una combinazione delle cure della sua famiglia, dei dottori e delle infermiere, quanto da un “intervento divino”.