Nella serata di lunedì 20 maggio il film di David Cronenberg ha ricevuto tre minuti e mezzo di applausi, mentre la pellicola su Donald Trump ha ottenuto una standing ovation di otto minuti
Nella serata di lunedì 20 maggio il pubblico della 77ª edizione del Festival di Cannes (LO SPECIALE) ha rivolto un applauso di tre minuti e mezzo a The Shrouds, il film drammatico di David Cronenberg presentato in anteprima in Concorso sulla Croisette. Il re canadese dell’horror ha calcato il red carpet in compagnia degli attori Vincent Cassel, Diane Kruger, Guy Pearce, Sandrine Holt ed Elizabeth Saunders, e al termine della proiezione in sala ha ringraziato per la calorosa accoglienza. Per il regista è stata la prima visione con il pubblico, “ed è completamente diverso”, ha detto. Il film The Shrouds racconta il lutto e la morte. Vincent Cassel interpreta Karsh, un uomo d’affari che non ha superato la perdita della moglie Rebecca, scomparsa per un tumore incurabile. L'uomo progetta un sudario digitale per monitorare ciò che accade al suo corpo in tempo reale, ma qualcuno profana il cimitero di Grave Tech hackerando il sistema digitale. La pellicola si ispira alla morte della seconda moglie di David Cronenberg, Carolyn Zeifman, avvenuta nel 2017 dopo quasi 40 anni di matrimonio.
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OTTO MINUTI DI STANDING OVATION PER "THE APPRENTICE"
Nella serata di ieri ha invece riscosso ben otto minuti di standing ovation l’altro film in Concorso, The Apprentice di Ali Abbasi, che racconta la storia del 45º presidente degli Stati Uniti Donald Trump prima dell’ascesa al potere alla Casa Bianca. Il ritratto scava soprattutto nel suo rapporto con Roy Cohn, lo spregiudicato avvocato e fixer politico del futuro presidente. Sebastian Stan, che interpreta Donald Trump, Maria Bakalova, che interpreta la prima moglie del presidente Ivana Trump, e il regista hanno calcato il red carpet senza Jeremy Strong, che interpreta Roy Cohn e che è ora impegnato in uno spettacolo a Broadway. La sua unica apparizione nel corso della serata è avvenuta in formato fotografico sul cellulare di Abbasi durante la standing ovation. “È tempo di rendere i film rilevanti. È tempo di rendere i film di nuovo politici”, ha commentato il regista, visibilmente emozionato. La sceneggiatura della pellicola è stata scritta da Gabriel Sherman, un giornalista che ha coperto la Casa Bianca di Trump, Fox News e il suo fondatore Roger Alies. Il titolo accenna alla serie televisiva che ha aiutato a risollevare la carriera e l’immagine pubblica di Trump dopo vari episodi di problemi aziendali e bancarotte. Il film ritrae Trump come una persona determinata, che cade sotto l'influenza di Cohn mentre affronta una causa per discriminazione razziale. Ma non solo. Mostra anche lo stupro di Ivana, l'abuso di anfetamine per perdere peso, gli accordi con la malavita e le scommesse.