Fabbricante di lacrime arriva al cinema, Erin Doom: "Una favola gotica al contrario"

Cinema
Federica Pirchio

Federica Pirchio

Credits: Loris T. Zambelli/Netflix

Produzione tratta dall’omonimo romanzo di Erin Doom, pseudonimo di Matilde, il cognome non è dato saperlo. Lei trentenne, vero e proprio fenomeno letterario, è cresciuta in veste di scrittrice, in incognito, sulle piattaforme web ed è arrivata al successo grazie al tam tam su TikTok, di appassionati giovani lettori

Atmosfere gotiche, primi amori, Nica e Rigel, ragazzi dall’infanzia difficile in cerca di felicità: arriva su Netflix (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick)  Fabbricante di Lacrime per la regia di Alessandro Genovesi, tratto dall’omonimo best seller a firma Erin Doom. Incontriamo, alla presentazione per la stampa, l'autrice e i due protagonisti del film, in un locale milanese, addobbato con rose rosse, bianche e nere... (il riferimento è chiaro per chi ha letto il libro).

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L'intervista

Questa l’occasione per noi per sapere un po' di più di Matilde alias Erin, bionda trentenne che ha studiato giurisprudenza e che adesso è uno dei nomi più gettonati in libreria. Le chiediamo cosa c’è di Lei, nelle trame di pura fantasia, che scrive…con un sorriso risponde:

 “Quello che spererei di fare mio in qualche modo è la speranza. Quella cosa che ci tiene vivi e che anche durante le difficoltà, o durante situazioni che mai potremmo credere appartenerci, ci portano a compiere qualcosa che nemmeno noi avremmo mai immaginato. La speranza di per sé, è un concetto all’interno del romanzo molto forte, è incarnata nel personaggio di Nica, è un valore che ti porta a cambiare la tua vita, senza arrendersi, continuando a provare sempre e comunque.
 

Se le dico che Lei, per come ha iniziato la sua carriera da autrice, è la rapper della letteratura contemporanea?

Rapper? Effettivamente… (ride divertita e forse lusingata). Questa similitudine è spiazzante tanto quanto pensare di essere qui adesso, spiazzante pensare che quello che ho scritto in quella cameretta è diventato un film.
 

Ma da dove nascono i suoi libri, da dove trae l’ispirazione?

“Fabbricante di lacrime” è l’unione di tante cose che mi hanno sempre appassionato: le favole, il pianoforte, le costellazioni, sono una grandissima appassionata di stelle e in generali di tutto quello che è nascosto, il frainteso... Nica è la bambina che c’è in ognuna di noi, fin troppo pura e buona per un mondo come il nostro. Rigel è all’opposto, viene visto come la macchia nera all’interno della storia. Molte volte, è facile giudicare dall’esterno, una situazione senza averla compresa prima. “Fabbricante” è una sorta di favola gotica, una favola al contrario, che mi porto dentro da tanto tempo e che finalmente un giorno, mi sono detta di voler provare a scrivere per vedere cosa sarebbe accaduto.

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Fabbricante di lacrime, il cast del film tratto dal libro di Erin Doom

I protagonisti del film

Nel ruolo di Nica, Caterina Ferioli alla quale chiediamo di raccontarci il suo personaggio
 

Ho percepito Nica come l’incarnazione della speranza, la speranza di un lieto fine, di una famiglia e soprattutto la forza. Non credo che nei panni di Nica avrei avuto la forza di ricercare, di volere una famiglia dopo gli infiniti traumi, è difficile tenere accesa la lucina. In Nica non si è mai spenta quella lucina, io penso che speranza e forza siano Nica.
 

Stessa domanda per Simone Baldasseroni, non più “Biondo” (come il suo pseudonimo) ma moro, un nuovo look per interpretare Rigel
 

Rigel è un autodidatta delle emozioni. Cresciuto in un contesto nel quale veniva trattato in modo diverso dagli altri, era l’unico che non subiva violenze. Aveva un’idea distorta dell’amore e quando arriva il momento clou…le emozioni lo sovrastano e si lascia andare. Finalmente capisce qual è il vero amore e come riuscire a completarsi, per rendere il 100 per 100 di Rigel.

Fabbricante di lacrime è una produzione Colorado Film ed è prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai. Il film è scritto da Eleonora Fiorini e Alessandro Genovesi, che ne è anche il regista.

La trama

Tra le mura del Grave, l’orfanotrofio in cui Nica è cresciuta, si racconta da sempre una leggenda: quella del Fabbricante di Lacrime, un misterioso artigiano, colpevole di aver forgiato tutte le paure e le angosce che abitano il cuore degli uomini. Ma a diciassette anni per Nica è giunto il momento di lasciarsi alle spalle le favole. Il suo sogno più grande, sta per avverarsi: i coniugi Milligan hanno avviato le pratiche per l’adozione e sono pronti a donarle la famiglia che ha sempre desiderato. Nella nuova casa, però, Nica non è da sola. Insieme a lei viene portato via dal Grave anche Rigel, un orfano inquieto e misterioso, l’ultima persona al mondo che Nica desidererebbe come fratello adottivo. Rigel è intelligente, suona il pianoforte come un demone incantatore ed è dotato di una bellezza in grado di ammaliare.

Anche se Nica e Rigel sono uniti da un passato comune, la convivenza tra loro sembra impossibile… ma gentilezza e rabbia sono solo due diversi modi di combattere il dolore e saranno destinati a diventare l’una per l’altro proprio quel Fabbricante di Lacrime della leggenda.

Al Fabbricante non puoi mentire e loro dovranno trovare il coraggio di accettare quella forza che li attrae che si chiama amore.

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