
Si è spento a Bergamo l'attore diventato celebre con la sua carriera tra teatro, cinema e televisione
È morto nella notte tra il 3 e il 4 giugno a Bergamo, dopo una lunga malattia, Pietro Ghislandi, attore, musicista e soprattutto ventriloquo. Aveva 68 anni. Figura eclettica dello spettacolo italiano, aveva raggiunto la popolarità negli anni Ottanta grazie alla trasmissione Fantastico, diretta da Pippo Baudo, dove portò in scena il suo inseparabile pupazzo Sergio, diventato da allora il suo alter ego artistico. La sua carriera si è poi sviluppata tra teatro, televisione, cinema e pubblicità, con uno stile sempre riconoscibile, fondato su ironia, ritmo e padronanza vocale.
Dal debutto con Baudo al cinema con Pieraccioni
Artista versatile, Ghislandi si è distinto per la capacità di passare con disinvoltura dalla comicità al teatro di impegno, dalla musica al doppiaggio. Dopo l'esordio in Fantastico, è approdato al grande schermo con Soldati - 365 all’alba di Marco Risi, per poi collaborare in più occasioni con Leonardo Pieraccioni, che lo ha voluto in diversi suoi film. È stato anche controfigura di Renato Pozzetto e protagonista di migliaia di spettacoli nei teatri di tutta Italia. Molto attivo anche nel mondo della pubblicità, ha saputo costruire un rapporto speciale con il pubblico, grazie alla complicità scenica con Sergio, il pupazzo che lo ha accompagnato per tutta la vita artistica.