Luchino Visconti, rubata a Ischia la lapide del regista

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A Forio d'Ischia è stata trafugata la scorsa notte la lapide sulla tomba del grande regista le cui ceneri, insieme a quelle della sorella Uberta, sono sepolte nel giardino della villa La Colombaia. Il Comune: "Gesto inqualificabile"        

Dal giardino della villa La Colombaia a Forio d'Ischia è stata trafugata la lapide sulla tomba di Luchino Visconti. Le spoglie del grande regista sono raccolte in questo posto da sempre assieme a quelle della sorella Uberta, a sottolineare il forte legame con l'isola. Una storia d'amore cominciata con le prime frequentazioni che risalgono al 1945 e qualche anno dopo acquistò nella zona del bosco Zaro una villa che divenne la sua residenza estiva dove trascorse le vacanze per diversi anni ospitando numerosi attori e personalità. Dal 2003, per volontà del regista, le sue ceneri sono state sepolte in una zona del vasto giardino della villa tra le rocce e sopra vi era stata posta la lapide sottratta questa notte.  A dare notizia del furto sono stati i canali social del Comune su cui si parla di "vergogna assoluta". 

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A La Colombaia sono in atto da qualche tempo degli interventi per rendere meglio fruibile il prezioso bene. "La prima notizia che avremmo voluto darvi doveva essere quella di una prossima riapertura, ma purtroppo siamo qui per denunciare una vergogna assoluta», è scritto sulla pagina di Facebook del Comune di Forio d'Ischia. "Nella notte, con il favore delle tenebre, qualcuno a cui dà fastidio evidentemente la riabilitazione della Colombaia, ha divelto e trafugato la targa in ricordo di Luchino Visconti. Questo gesto è inqualificabile e - sostengono gli amministratori - non si avrà sosta finché non verranno rintracciati i responsabili". E in  conclusione: "L’amministrazione con il Sindaco in testa non si lascerà intimidire da questi gesti, ed anzi tale evento non rappresenterà altro che un punto d’accelerazione per riconsegnare la Colombaia ai Foriani". 

Chi era Luchino Visconti

Luchino Visconti di Modrone, è stato uno dei registi più importanti della storia del cinema non soltanto di quello italiano. Nato a Milano nel 1906, da una famiglia aristocratica, studiò musica e letteratura. Si avvicinò al cinema negli anni Venti, collaborando con Jean Renoir e partecipando alla realizzazione di alcuni film francesi.

Il suo primo film da regista, "Ossessione" (1943), fu un adattamento del romanzo "Il postino suona sempre due volte" di James M. Cain, e fu un successo di critica e pubblico. In seguito, Visconti realizzò una serie di film importanti, tra cui "La terra trema" (1948), "Bellissima" (1951), "Rocco e i suoi fratelli" (1960), "Il gattopardo" (1963), "Ludwig" (1972) e "Morte a Venezia" (1971).

Le opere del regista sono state premiate con numerosi riconoscimenti, tra cui due Palme d'oro al Festival di Cannes.
 

Visconti morì a Roma nel 1976, all'età di 69 anni.

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