Il Gattopardo, 5 curiosità sul film di Luchino Visconti

Cinema

Matteo Rossini

"Il Gattopardo" di Luchino Visconti è tra i grandi capolavori del mondo della settima arte. Scopriamo insieme cinque curiosità su uno dei film più celebri e importanti di sempre.

Il Gattopardo” rappresenta una delle pietre miliari del cinema italiano e mondiale. Il capolavoro diretto da Luchino Visconti è uno dei film più celebri di sempre nel mondo della settima arte. A distanza di oltre mezzo secolo dalla sua uscita, scopriamo insieme cinque curiosità riguardanti l’immortale film del regista che ha riscritto la storia del cinema.

1. Palma d’oro al Festival di Cannes 1963

La pellicola diretta da Luchino Visconti rappresenta ancora oggi uno dei lavori cinematografici più celebri di sempre. Anno dopo anno il film ha assunto sempre maggior rilevanza fino a diventare il capolavoro che tutti noi conosciamo oggi. “Il Gattopardo”, distribuito nel 1963, partecipò alla 16° edizione del Festival di Cannes dove si rivelò il grande trionfatore conquistando l’ambita e prestigiosa Palma d’oro.

2. Oltre dodici milioni di spettatori

“Il gattopardo” rappresenta uno dei più grandi successi del box office del Bel paese. Infatti la pellicola conquistò le sale cinematografiche italiane incassando oltre due milioni di lire grazie a 12.850.375 di spettatori che la inserirono al nono posto dei film con il maggior numero di spettatori su suolo italiano.

3. Alain Delon: nomination ai Golden Globe

Alain Delon, classe 1935, è tra le grandi icone del cinema francese e mondiale. La carriera dell’attore (qui potete trovare tutte le sue foto più belle) prese avvio negli anni ’60 grazie a quel mix perfetto di fascino e talento che lo rese subito uno dei volti più promettenti della settima arte. La pellicola di Luchino Visconti valse all’attore una nomination ai Golden Globe nella categoria “Miglior attore debuttante”.

4. Giuseppe Tomasi da Lampedusa: il romanzo

Il film è tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore siciliano Giuseppe Tomasi di Lampedusa, scomparso sei anni prima l’uscita della pellicola. La sua opera venne pubblicata postuma nel 1958 vincendo il Premio Strega l’anno successivo.

5. La regia

Inizialmente il film venne affidato a Mario Soldati e in seguito a Ettore Giannini, ma quest’ultimo abbandonò il progetto per divergenze creative con il produttore Goffredo Lombardo che incaricò Visconti di firmare il progetto.

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