Nella quarta giornata della kermesse è stato presentato il film in concorso con Favino, Servillo e Mastandrea nel cast. In gara nella sezione principale anche Maestro, di Bradley Cooper. Fuori concorso The Palace di Roman Polanski
Quarta giornata dell’edizione numero 80 della Mostra del Cinema di Venezia. Presentato in concorso Adagio di Stefano Sollima, con Pierfrancesco Favino, Toni Servillo e Valerio Mastandrea: oltre 10 minuti di applausi in Sala Grande (LA RECENSIONE - LE FOTO AL LIDO). Protagonista della giornata è stato anche Maestro di Bradley Cooper, con Carey Mulligan, Bradley Cooper, Matt Bomer e Maya Hawke (LA RECENSIONE). Fuori concorso The Palace di Roman Polanski, racconto di un'indimenticabile Festa di Capodanno. Venerdì è stata invece la giornata di Poor Things di Yorgos Lanthimos (con Emma Stone, Mark Ruffalo e Willem Dafoe), Finalmente l’Alba di Saverio Costanzo e Bastarden (The Promised Land) di Nikolaj Arcel con Mads Mikkelsen. Molte le star sul tappeto rosso per le anteprime (LE PAGELLE AI LOOK).
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE DI SKY TG24 SU VENEZIA 2023
- La recensione di Poor Things
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- Amal Clooney e la dedica a George: "Mi togli il fiato"
Il liveblog termina qui
Puoi rivedere tutti i contenuti sulla Mostra del Cinema di Venezia 2023 nello speciale dedicato di Sky TG24. Segui il liveblog della quinta giornata del Festival.
Il programma di domani 3 settembre
Tanti gli appuntamenti al Lido di domani 3 settembre, nella quinta giornata dell’80esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. C’è il ritorno di David Fincher al thriller/noir: debutta in gara The Killer, con Michael Fassbender. In concorso anche il mondo distopico dominato dall'intelligenza artificiale immaginato da Bertrand Bonello in La Bete (The Beast), con Lea Seydoux, e Die Theorie Von Allem (The Theory of Everything) di Timm Kroger, immersione tra falsi ricordi, veri incubi, amore impossibile e un oscuro mistero in una storia ambientata sulle Alpi svizzere nel 1962. Fuori concorso l'omaggio a William Friedkin con la sua ultima regia, The Caine Mutiny Court-Martial, e il nuovo documentario di Frederick Wiseman, Menus Plaisirs - Les Troisgros, dedicato alla famiglia Troisgros e i suoi tre ristoranti. A Orizzonti arriva il secondo film italiano in gara, El Paraiso di Enrico Maria Artale, dramma noir edipico, sull'inscindibile legame al di là di tutto tra un figlio (Edoardo Pesce) e una madre (Margarita Rosa De Francisco).
Stefano Sollima racconta Adagio
Un "film intimo e sentimentale". Così Stefano Sollima ha definito Adagio, il suo film presentato oggi in concorso a Venezia e accolto con oltre 10 minuti di applausi. Una storia scritta con Stefano Bises, piena di azione, inseguimenti, sangue in una Roma senza Colosseo, tutta periferia. "Un gangster movie, un noir che ha al centro la paternità, tutte le forme possibili di amore filiale, di rapporto tra padri e figli biologici e non. E però tra vecchi banditi e nuovi criminali, che si muovono solo per denaro, avanza un cuore puro, un ragazzo diverso, sensibile, come quelli delle nuove generazioni, che saranno pure svagati, fluidi ma sono la nostra speranza e io da padre ci credo davvero", ha spiegato. Nel cast Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini e il giovane debuttante Gianmarco Franchini. Per i magnifici quattro "una chiamata irresistibile" vista la fama di Sollima "di fare cinema cinema, con set impegnativi, faticosi, ma potenti", hanno detto in coro.
La recensione di Maestro
Bradley Cooper è Leonard Bernstein nel film in concorso Maestro, appassionato biopic sulla non convenzionale storia d’amore tra il direttore d’orchestra, compositore e pianista e l’attrice Felicia Montealegre Cohn Bernstein, interpretata da Carey Mulligan: leggi la recensione di Maestro.
I look sul red carpet della quarta giornata
Anche senza Bradley Cooper e Polanski, non manca il glamour sul tappeto rosso della quarta giornata della Mostra del Cinema di Venezia: riguarda le foto con i voti ai look.
Al Lido la solidarietà per le donne iraniane
L’attore palestinese Saleh Bakri e alcuni giurati della Mostra del Cinema di Venezia hanno mostrato sul red carpet la loro solidarietà alle donne iraniane.
Oltre 10 minuti di applausi per Adagio
Adagio, il film in concorso di Stefano Sollima, è stato accolto in Sala Grande da oltre 10 minuti di applausi. Per il gangster movie sentimentale c'era il cast al gran completo con Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini e il debuttante Gianmarco Franchini. Una produzione The Apartment, Vision, Alterego (in collaborazione con Sky e Netflix) in sala con Vision Distribution dal 14 dicembre.
Dario Argento: “Mai invitato in concorso, non ho mai capito perché”
"A Venezia sono venuto molte volte, ma il fatto che non mi abbiano mai invitato in concorso certo è una cosa che mi ha sempre molto disturbato e che non ho mai capito". Lo ha detto oggi Dario Argento al Lido, dov’è arrivato per la presentazione del documentario Panico, dedicato a lui e girato da Simone Scafidi. "I miei film sono stati presentati in tutti i festival del mondo, guardati e apprezzati, ma non nel Paese in cui sono nato. È una cosa molto strana, anche se certo ci sono delle ragioni. In certi anni bisognava fare film impegnati, i film politici, per andare ai festival e così anche i film di Sergio Leone hanno avuto lo stesso destino dei miei, sono stati considerati commerciali, solo con C'era una volta in America c'è stato un boom mondiale per lui", ha aggiunto. Al regista è stato chiesto se considera Profondo rosso il suo film migliore: "Non credo sia vero, ci sono altri miei lavori che hanno più forza e coraggio", ha risposto.
La figlia di Leonard Bernstein parla di Maestro
"Io, con Nina e Alex, abbiamo conosciuto Bradley, compreso il suo lavoro e ci siamo fidati, aprendo la nostra casa e il nostro archivio. Ne siamo stati ripagati perché tutto in questo film sa di amore e rispetto per lui e per nostra madre Felicia”. Sono queste le parole di Jamie Bernstein, primogenita del genio musicale americano Leonard Bernstein, sul film Maestro a lui dedicato. Bradley Cooper, assente al Lido per la lotta sindacale in corso, è regista e protagonista della pellicola in concorso. Nel film "non c'è nulla - ha proseguito la 70enne Jamie Bernstein - che non sia rispettato, anche la sua iconografia".
Il red carpet di Maestro
In corso al Lido il red carpet del film in concorso Maestro di Bradley Cooper.
La recensione del documentario su Dario Argento
A Venezia oggi è stato presentato anche Panico, documentario di Simone Scafidi che esplora la vita e le opere di Dario Argento. Un altro documentario sul maestro del brivido, ma se ne sentiva il bisogno? Sì, perché stavolta - se non è quello definitivo - è quello giusto: leggi la recensione di Panico.
Favino polemico sugli attori stranieri che interpretano italiani
A margine dell'incontro per Adagio di Stefano Sollima, Pierfrancesco Favino ha portato avanti la sua battaglia riguardo al modo in cui il cinema straniero guarda all'Italia in tema di stereotipi e di interpretazioni. "I Gucci avevano l'accento del New Jersey, non lo sapevate?", ha detto ironico citando la produzione di Ridley Scott House of Gucci. E su Ferrari di Michael Mann, con Adam Driver nel ruolo del Drake, ha aggiunto: "C'è un tema di appropriazione culturale, non si capisce perché non io ma attori di questo livello - dice rivolto ai colleghi nel film Toni Servillo, Adriano Giannini, Valerio Mastandrea - non sono coinvolti in questo genere di film che invece affidano ad attori stranieri lontani dai protagonisti reali delle storie, a cominciare dall'accento esotico. Se un cubano non può fare un messicano, perché un americano può fare un italiano? Solo da noi. Ferrari in altre epoche lo avrebbe fatto Gassman, oggi invece lo fa Driver e nessuno dice nulla. Mi sembra un atteggiamento di disprezzo nei confronti del sistema italiano, se le leggi comuni sono queste allora partecipiamo anche noi".
Dario Argento alla Mostra del Cinema di Venezia
Alla premiere di Adagio, sul red carpet, c'è anche il regista Dario Argento.
Il cast di Adagio sul red carpet
Adagio, Stefano Sollima torna con Roma Criminale. La recensione del film in gara a Venezia
Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea Alessandro Giannini e Francesco Di Leva protagonisti di un noir feroce in una capitale al buio, governata dal caos, dalla corruzione, dal cinismo e devastata dagli incendi. Leggi la recensione
Povere Creature, la recensione del film in gara a Venezia
Il regista Yorgos Lanthimos firma un visionario e fantastico lungometraggio sull’evoluzione di una giovane donna riportata in vita da uno scienziato. Leggi la recensione
Carla Bruni insieme a Nicolas Sarkozy sono arrivati all’80esima edizione del Festival di Venezia
Anche la cantautrice, modella e attrice Carla Bruni è sbarcata a Venezia per prendere parte al Festival del Cinema. Accanto a lei, in qualità di accompagnatore, nella “Serenissima” è arrivato anche l’ex Presidente della Repubblica francese – e suo marito dal 2008 – Nicolas Sarkozy.
Venezia 80, a Tony Leung Chiu-wai il Leone d'Oro alla carriera
L’attore hongkonghese che ha interpretato tre film Leoni d’Oro a Venezia, Città dolente (1989) di Hou Hsiao-hsien, Cyclo (1995) di Tran Anh Hung e Lust, Caution (2007) di Ang Lee – nell'accettare la proposta ha dichiarato: “Sono colpito e onorato dalla notizia della Biennale di Venezia. Condivido idealmente questo premio con tutti i cineasti con cui ho lavorato. Questo riconoscimento è anche un omaggio a tutti loro”.
Il trailer di “The Palace” di Roman Polanski, Fuori Concorso a Venezia 80
La trama ufficiale: C’era una volta, e c’è ancora, il Palace Hotel. Uno straordinario castello progettato all’inizio del 1900 da un architetto mistico, un castello che si trova sulle montagne della Svizzera, nel bel mezzo di una valle innevata. È il Palace Hotel, edificio dall’atmosfera gotica e fiabesca dove ogni anno, ospiti ricchi, viziati e viziosi convergono da tutto il mondo. Un evento irripetibile li ha riuniti tutti, la festa di Capodanno 2000. Al servizio delle loro stravaganti esigenze c’è uno stuolo di camerieri, facchini, cuochi e receptionist. È l’alba del nuovo millennio e Hansueli, devoto manager cinquantenne del sontuoso albergo, ispeziona quasi militarmente lo staff prima dell’arrivo degli ospiti per la sera di Capodanno 2000 ribadendo che non sarà la fine del mondo. “Alle otto in punto ceneranno ai nostri tavoli delle persone davvero importanti. Le vite di milioni di persone dipenderanno dall’umore con cui questi se ne andranno la mattina dopo. È nostro dovere assicurarci che non gli si atrofizzino le chiappe perché le sedie sono troppo dure, che si rimpinzino di caviale fino a esplodere e che lo champagne gli esca dal naso e dalle orecchie. È chiaro?” Ma nell’aria aleggia il Millennium Bug e il timore o la speranza che al rintocco della mezzanotte i conti dei grandi finanzieri subiscano oscillazioni inaspettate grazie al blocco dei sistemi informatici. In effetti quella che si prepara è davvero una guerra combattuta a colpi di stravaganze ed eccentricità degli ospiti dell’Hotel. Cani e pinguini con bisogni umani e umani con bisogni animali. Le loro storie danno vita ad una commedia assurda, nera e provocatoria. È la fine del 1999, non solo l’epilogo di un secolo, ma la fine di un intero e controverso millennio.