The Boy and the Heron, il nuovo film di Miyazaki apre festival di Toronto e San Sebastián
CinemaL’ultimo lavoro del maestro giapponese aprirà i due importanti festival cinematografici. “The Boy and the Heron”, titolo internazionale di "How Do You Live?", debutterà al Toronto Film Festival, per poi avere la sua prima europea in Spagna, alla kermesse di San Sebastián
The Boy and the Heron, titolo internazionale di How Do You Live?, aprirà due importanti festival cinematografici.
Il nuovo attesissimo film di Hayao Miyazaki debutterà al Toronto Film Festival, per poi avere la sua prima europea in Spagna, alla kermesse cinematografica di San Sebastián.
Al Toronto International Film Festival arriverà il 7 settembre, aprendo la rassegna, e poi il Festival di San Sebastián lo accoglierà il 22 settembre.
Questa presenza in due dei festival cinematografici più importanti del mondo attesta la grande stima che la settima arte ha per il maestro giapponese, oltre a significare la maggiore importanza che oggi ha l’animazione per il grande schermo. Quella che fino a poco tempo fa era perlopiù confinata a una tecnica di film “per bambini” oggi è invece riconosciuta come un genere importante della storia del cinema.
E specialmente la kermesse spagnola si conferma molto interessata al cinema d’animazione: questa infatti è la quarta volta che un’opera di Miyazaki viene proiettata a San Sebastián. Però stavolta l’importanza è maggiore, dato che questa sarà la prima volta che un’opera del maestro giapponese parteciperà alla selezione ufficiale del festival, come hanno spiegato giovedì scorso i portavoce della kermesse iberica. Miyazaki era stato in precedenza al Velodromo di San Sebastián con La città incantata e Ponyo sulla scogliera, e a Perlak con Si alza il vento.
Il concorso spagnolo quest’anno include un altro film d’animazione, Sultana’s Dream di Isabel Herguera. Un terzo, They Shot the Piano Player del premio Oscar Fernando Trueba, sarà invece una proiezione speciale.
Questa non è la prima volta che una pellicola d’animazione apre il festival di San Sebastián. Era successo nel 2013, quando a inaugurare la kermesse era stato Foosball di Juan José Campanella.
È Gkids a distribuire The Boy and the Heron in Nord America, dove uscirà nelle sale entro la fine dell’anno. Non si conosce ancora la data di debutto in Italia.
Un fantasy epico che sarà l’ultimo capolavoro firmato da Miyazaki
The Boy and the Heron è un fantasy epico che è stato annunciato come ultimo film del mitico cineasta giapponese.
Il titolo originale è una citazione dell’omonimo romanzo del 1937 del giapponese Genzaburō Yoshino, How Do You Live?
Nonostante il romanzo appaia nel film, il lungometraggio animato di Miyazaki non è un adattamento dell’opera letteraria ma una storia originale non collegata a quella di Genzaburō Yoshino.
How Do You Live? è uscito lo scorso luglio in Giappone, dove ha incassato 13,2 milioni di dollari nel weekend di apertura. La suddetta cifra ha reso How Do You Live? il più grande debutto nella storia dello Studio Ghibli. Quindi l’insolita strategia di marketing adottata dallo studio, quella di non fare alcun tipo di marketing insomma, alla fine ha dato i propri frutti (ne riparleremo nel dettaglio nei prossimi paragrafi).
Il film racconta di un ragazzo di nome Mahito Maki che scopre una torre abbandonata nella città in cui si è appena trasferito. Scoprirà qui un varco attraverso cui entrare in un mondo fantastico dove vivrà un'avventura emozionante con un airone cinerino che parla.
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How Do You Live?, il nuovo film di Miyazaki senza marketing e senza promozione
Della nuova pellicola di Hayao Miyazaki, intitolata How Do You Live?, si sapeva pochissimo prima dell’uscita in Giappone.
Il motivo? È stata l’insolita scelta dello Studio Ghibli, che ha deciso di non fare promozione all’ultimo film anime del Maestro con la M maiuscola - letteralmente - Miyazaki. Poiché “non ne ha bisogno”, ha detto il presidente e produttore dello Studio Ghibli, Suzuki Toshio. Nonostante lo stesso Miyazaki si sia detto alquanto preoccupato di quella scelta di non fare promozione alcuna, alla fine Toshio aveva ragione, dato l’incredibile successo al botteghino.
Kimitachi wa dō ikiru ka (The Boy and the Heron) nelle ultime ore è sceso dal primo al secondo posto nel suo secondo fine settimana in sala, scalzato dal debutto di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte uno. Il film di Miyazaki ha venduto finora oltre 2,3 milioni di biglietti, per un incasso complessivo di 3,6 miliardi di yen (circa 23 milioni di euro). Non male per un film senza promozione...
Anzi, forse proprio quella totale assenza di promozione ha giovato al botteghino: il presidente e produttore dello Studio Ghibli, Suzuki Toshio, era convinto che la sua strategia fosse la strada giusta da percorrere, sicuro che fosse la via che avrebbe creato grande entusiasmo nei fan.
Nessuna pubblicità, niente trailer, zero immagini né informazioni sul cast vocale, il che ha reso la pellicola una completa sorpresa sul grande schermo, dunque in quanto tale per forza da scoprire al cinema. “Vorranno vedere da soli di cosa parla il film. E per farlo, dovranno andare al cinema”, aveva detto il presidente dello Studio Ghibli in maniera lungimirante, con il senno di poi.
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La non promozione del film suona anche come provocatoria
La scelta di non promuovere il film è stata anche un po’ provocatoria. Intervistato dalla rivista Bungei Shunji, il produttore e co-fondatore dello Studio Ghibli aveva rivendicato questa scelta promozionale alternativa sostenendo che i teaser, i trailer e le immagini promozionali rivelano a suo avviso sempre troppo, non facendo bene al film (e al box office).
In una recente intervista alla Ghibli Exhibit di Tokyo, Miyazaki aveva affrontato la questione, dicendo: “Mi chiedo se andrà bene senza pubblicità, comincio a preoccuparmi (…) sono preoccupato, tutto qui”. Ma il capo di Studio Ghibli non ha ceduto: “Siamo una compagnia, e il Ghibli per anni ha voluto che la gente venisse a vedere i film che abbiamo fatto. Abbiamo riflettuto tanto e abbiamo fatto diverse cose a quello scopo, ma questa volta ci siamo detti: ehi, non ne abbiamo bisogno. […]”, ha dichiarato Toshio Suzuki alla rivista Bungei Shunji. “C’è un film americano - per poco mi scappava il titolo! - che esce quest'estate nello stesso periodo. Hanno fatto tre trailer, pubblicati distanziati. Se li vedi tutti e tre, sai tutto quello che succederà nel film. Che ne pensano gli spettatori? Ci saranno pure persone che, dopo aver visto tutti i trailer, non vorranno andare a vedere il film. Così ho deciso di fare l'opposto. [...] Ho lavorato sui nostri film sin da Nausicaa nella Valle del Vento, ma questa è stata la prima volta che Hayao Miyazaki mi ha genuinamente lodato: ‘Suzuki-san, è fantastico, questo è il poster più bello che tu abbia mai fatto’, mi ha detto. L'ho preso come un suggerimento e ho deciso: ‘Questo poster sarà il marketing. Niente trailer, spot TV o altra roba’. Nemmeno pubblicità sui giornali. Secondo me, nel profondo, è quello che gli spettatori desiderano”, ha spiegato Toshio Suzuki.
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Studio Ghibli, la leggenda dell’animazione giapponese
Uno dei più rinomati studi di animazione al mondo è lo Studio Ghibli, con sede in Giappone. Lo Studio Ghibli è stato fondato il 15 giugno 1985 da Hayao Miyazaki, Isao Takahata, Toshio Suzuki e Yasuyoshi Tokuma. Hayao Miyazaki e Isao Takahata sono due dei registi di animazione più famosi del Paese nipponico. Toshio Suzuki (colui che ha deciso di non promuovere l’ultimo film di Miyazaki) è dunque uno dei fondatori, a bordo fin dalla prima ora. Il primo film prodotto dallo Studio Ghibli è stato Nausicaä della Valle del Vento (1984), diretto da Hayao Miyazaki (anche se è stato realizzato prima della fondazione ufficiale dello studio, viene considerato come il capostipite della serie di film firmati Ghibli). Però il vero debutto di Studio Ghibli, dopo la sua fondazione, è avvenuto con Laputa - Castello nel Cielo (1986), seguito da una serie di film di successo come Il mio vicino Totoro (1988) e Princess Mononoke (1997).
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Lo Studio Ghibli deve molto a un'altra leggenda: Miyazaki
Hayao Miyazaki è stato uno dei registi più influenti dello Studio Ghibli, in quanto ha diretto molte delle loro opere più iconiche, come La città incantata (2001). Isao Takahata, l'altro co-fondatore dello studio, ha diretto opere come La tomba delle lucciole (1988) e Il racconto della principessa Kaguya (2013).
Hayao Miyazaki si è ritirato e "ritirato dal ritiro" più volte nel corso degli anni, ma sembra che How Do You Live? (altrimenti detto The Boy and the Heron) sia davvero il suo ultimo film.
È ritornato allo Studio Ghibli nel 2020. Toshio Suzuki, uno dei co-fondatori, è diventato uno dei volti pubblici dello studio, mentre Isao Takahata è scomparso nel 2018.