Il Gladiatore 2, la PETA accusa Ridley Scott di maltrattamenti agli animali

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Nel cast dell’attesissimo sequel anche Denzel Washington e Pedro Pascal

La PETA, celebre organizzazione no-profit a sostegno dei diritti degli animali, ha espresso preoccupazione per l'uso di animali vivi sul set de Il Gladiatore 2. Secondo le accuse, Ridley Scott e il suo team non avrebbero rispettato scimmie e cavalli, causando loro sofferenze e incidenti.

L’accusa della PETA

Secondo quanto riportato dal DailyMail, la PETA sarebbe stata informata di un incidente avvenuto a danno di un animale. La zampa di un cavallo sarebbe infatti ceduta durante una scena, per via delle condizioni terribili in cui il quadrupede è stato costretto a lavorare. E lo stesso trattamento sarebbe stato riservato a un macaco. "PETA e Animal Liberation Malta hanno ricevuto diverse segnalazioni: Il Gladiatore 2 starebbe utilizzando vere scimmie e starebbe costringendo i cavalli a lavorare sotto il sole diretto, apparentemente in condizioni così terribili che la zampa di un cavallo ha ceduto sul set" si legge. L’associazione ha dunque esortato il regista a smetterla di utilizzare gli animali per lo spettacolo, esattamente come facevano gli Antichi Romani, e ha chiesto a Pedro Pascal e Denzel Washington (tra i protagonisti della pellicola) a “fare la loro parte per riportare Scott nel XXI secolo”. Peraltro, già TMZ aveva parlato di diverse lettere ricevute dal regista e scritte proprio dalla PETA, in cui veniva invitato a non utilizzare animali veri per il suo film. Inoltre, sempre secondo l’associazione, le riprese continueranno nei prossimi giorni (e dunque sotto il caldo), nonostante lo sciopero SAG-AFTRA recentemente entrato in vigore.

La preoccupazione degli animalisti

Il caldo dell’estate, unito ai costumi opprimenti, è un mix letale per i cavalli. Per natura, infatti, questi animali amano l’ombra, sono inclini alla fuga, si feriscono facilmente, e sono vulnerabili allo stress che un set cinematografico comporta. Basti guardare alla storia della cinematografia, piena di casi di cavalli feriti o addirittura morti. “Speriamo sinceramente che Il Gladiatore 2 eviti di aggiungere un'altra morte a quella lista” ha scritto la PETA nel suo comunicato. Per quanto riguarda invece i macachi, l’associazione ha messo in guardia sulla loro aggressività. Sono animali imprevedibili, che possono attaccare gli uomini con i loro denti affilati e le mascelle forti. I loro morsi sono spesso gravi, e possono trasmettere il virus b, potenzialmente mortale per l’uomo. “Tenerli vicino agli umani può comportare rischi per la salute pubblica” mette in guardia la PETA. Il Los Angeles Times, tuttavia, avrebbe parlato con una fonte vicina alla produzione affermando che "non ci sono stati feriti o incidenti tra animali" sul set del film. Anzi, secondo il magazine americano, alcuni rappresentanti dell'American Humane Society sarebbero stati presenti durante le riprese, proprio per vigilare.

L’incidente sul set

Il set de Il Gladiatore 2 non è nuovo alle accuse. Un mese fa, sei membri della troupe sarebbero rimasti feriti a causa di un'esplosione, dovuta a un effetto speciale che non ha funzionato a dovere. “È stato terrificante: un'enorme palla di fuoco è volata in alto, colpendo diverse persone” ha detto una fonte al Sun. “In tanti anni di riprese non ho mai visto un incidente così spaventoso”. Secondo quanto riferito, l'esplosione è attualmente oggetto di indagine.

 

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