La star di Oppenheimer vuole dedicare più tempo alle figlie Hazel, 9 anni, e Violet, 7 anni, per essere presente nelle tappe fondamentali della loro crescita
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“Sento che ci sono punti fermi nella loro giornata che sono così importanti quando sono piccoli. E sono, “Mi svegli? Mi porti a scuola? Mi vieni a prendere? Mi metti a letto?”. E io semplicemente ho bisogno di essere lì per loro per un buon tratto. E l’ho semplicemente sentito nelle mie ossa”. In una puntata del podcast Table for Two with Bruce Bozzi, Emily Blunt ha rivelato di voler prendere un anno di pausa dalla recitazione per dedicare più tempo alle figlie Hazel, 9 anni, e Violet, 7 anni, avute dal marito John Krasinski. “Quest’anno, non lavorerò. Ho lavorato parecchio l’anno scorso e la mia bambina più grande ha nove anni, quindi siamo nell’ultimo anno a una cifra sola”. L’attrice, che il 21 luglio debutterà nelle sale statunitensi nel film Oppenheimer di Christopher Nolan nei panni di Kitty Oppenheimer, la moglie del fisico J. Robert Oppenheimer (interpretato da Cillian Murphy), ha spiegato che “i progetti che richiedono tempo, penso per me, stanno diventando sempre meno numerosi a causa del costo emotivo per me, per i bambini”. Blunt ha infine riflettuto sulla percezione di un senso di colpa, un peso che schiaccia spesso le madri che “vogliono qualcosa oltre a essere madri”.
SUL GRANDE SCHERMO ANCORA PER UN PO'
Nel film Oppenheimer Blunt è affiancata da un grande cast composto, tra gli altri, da Robert Downey Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett e Matt Damon, “la persona più alla mano e accomodante” legata all’attrice da un sincero rapporto di amicizia cementato anche dalla condivisione del vicinato in un palazzo di Brooklyn. Tra gli ultimi progetti in cantiere, Blunt ha recitato nel dramma Pain Hustlers diretto da David Yates e con Chris Evans e nell'action-thriller The Fall Guy diretto da David Leitch e con Ryan Gosling in uscita il prossimo anno.