Cannes 2023, Tinto Brass si dissocia dalla versione di Caligola proiettata al Festival

Cinema

Camilla Sernagiotto

©Getty

Il film del 1979 diretto dal regista Tinto Brass e scritto da Gore Vidal, bollato come “osceno” all'epoca dell'uscita, sarà riproposto alla kermesse cinematografica francese attualmente in corso. Verrà proiettato nella sezione Classic del festival, nell'edizione di circa tre ore, a cui però l'autore dice di non aver preso parte. "Questa versione non è la mia”, afferma Brass dissociandosi dal progetto

Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di spettacolo

Caligola tornerà al Festival di Cannes: il film del 1979 diretto dal regista Tinto Brass e scritto da Gore Vidal, bollato come “osceno” all'epoca dell'uscita, sarà riproposto nell’edizione in corso della kermesse cinematografica francese.

Verrà proiettato nella versione di circa tre ore, a cui però l'autore dice di non aver preso parte. "Questa versione non è la mia”, afferma Brass, dissociandosi da questo progetto.
"Prendo le distanze dalla versione del film Caligola che sarà proiettata al Festival di Cannes”, ha dichiarato all’Ansa in queste ore Tinto Brass, 90 anni.

“Dopo numerose e infruttuose trattative che si sono susseguite nel corso degli anni, prima con la Penthouse e poi con altre figure poco chiare per montare il materiale da me girato e che era stato rinvenuto negli archivi della Penthouse, è stata realizzata una versione alla quale non ho preso parte e che sono convinto non rispecchierà la mia visione artistica’’, aggiunge il cineasta.

Caligola è in programma nella sezione Classic del festival in una versione della durata di ben due ore e cinquantatré minuti. Ma Brass non ci sta, e sottolinea: "Come noto, il montaggio conferisce al film il mio stile personalissimo e se non posso montare il mio film non ne riconosco e non ne ho riconosciuto la paternità. Di Caligola esistono numerose versioni montate da altri, tra cui quella di Bob Guccione, ma nessuna corrisponde al mio progetto originario. Il pubblico di Cannes sarà quindi tratto in inganno dall'uso arbitrario del mio nome. Per ora non aggiungo altro. Della questione si stanno occupando i miei avvocati".

La moglie di Tinto Brass ammette che Caligola “ci ha dato sempre diversi problemi”

La moglie del regista, Caterina Varzi, afferma che Caligola è “un film che ci ha dato sempre diversi problemi, ci sono state tante trattative con la Penthouse dove è stato rinvenuto questo materiale e montato non da lui. L'avvocato Michele Lo Foco ha sostenuto il fatto che non si potesse e dovesse sfruttare il suo nome, ma non c'è stato nulla da fare".
Il cineasta ha deciso di percorrere la via legale per l’utilizzo a sua detta indebito del suo nome. Ma non è tutto: la sua consorte nota che ultimamente lei e il marito sono al centro di fatti piuttosto strani.

“Quello che sta succedendo ultimamente è davvero strano, mi stanno arrivando delle strane e incomprensibili telefonate dalla Francia di persone che mi parlano di questa operazione”, racconta Caterina Varzi. “Non solo mi arrivano anche email dello stesso tenore. Una cosa che mi ha fatto pensare che ci sia forse una volontà da parte di questi sconosciuti di fare così per provocare una reazione da parte di Tinto che susciti una polemica, che crei interesse mediatico verso questa nuova versione di Caligola che passa in questa edizione del Festival di Cannes".

00-La-Chiave

approfondimento

Tinto fa 90, una serata dedicata al maestro dell’erotismo

Caligola, il film “maledetto” di Tinto Brass

Caligola (o Io, Caligola) è il film “maledetto” di Brass. Sono stati lo scrittore Gore Vidal e Guccione, editore di Penthouse, a voler fare raccontare la vita del folle imperatore romano messo a titolo, interpretato sul set da Malcolm McDowell.
Guccione accettò di finanziare il progetto a due condizioni: la pellicola sarebbe dovuta essere improntata all'erotismo e alla regia ci sarebbe dovuto essere Tito Brass. Quest'ultimo, reduce del controverso Salon Kitty, accettò l'ingaggio. Ma le riprese furono caratterizzate da infiniti contrasti, specialmente tra Vidal e Brass. Il regista venne addirittura buttato fuori dal set a metà delle riprese, inaugurando così una lunga trafila di dispute legali tra regista, sceneggiatore e produttore.

tinto_brass_hero_ansa

approfondimento

Tinto Brass, i film più iconici del regista. FOTO

Un film denunciato per oltraggio al pubblico pudore

Quando infine il già sfortunatissimo film riuscì a uscire al cinema, ci si mise la censura: Caligola venne denunciato per oltraggio al pubblico pudore, quindi sequestrato e confiscato. Le copie della pellicola furono distrutte. Il motivo della censura dipendeva dalle numerose scene di nudo contenute.

Alla realizzazione del film parteciparono Vidal come sceneggiatore (già autore dello script di Ben-Hur), il montatore Nino Baragli (che lavorò anche con Pier Paolo Pasolini e Sergio Leone), il due volte premio Oscar Danilo Donati per quanto riguarda le scenografie e i costumi (Donati era lo storico collaboratore di Pasolini e Fellini). Nel cast c'erano Malcolm McDowell e i premi Oscar Peter O'Toole (Lawrence d'Arabia) e una giovanissima Helen Mirren.

Progetto senza titolo - 1

approfondimento

Festival del cinema di Cannes 2023, il programma di oggi 17 maggio

Spettacolo: Per te