È disponibile il trailer italiano del nuovo thriller con l’attore, in uscita nelle sale l’11 maggio
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Il film MUTI, diretto da George Gallo, Francesco Cinquemani e Luca Giliberto, e distribuito da RS Productions in collaborazione con Mirari Vos, è in uscita nelle sale cinematografiche italiane da giovedì 11 maggio. La pellicola vede il Premio Oscar Morgan Freeman (riconoscimento vinto nel 2005 come miglior attore non protagonista per Million Dollar Baby), nelle vesti di un esperto antropologo sulle tracce di un serial killer che uccide secondo un arcaico rituale africano. Nel cast spiccano anche i nomi di Cole Hauser, Peter Stormare, Vernon Davis e dell’italiano Giuseppe Zeno, artista con alle spalle diversi titoli d'autore come La fabbrica dei tedeschi di Mimmo Calopresti e La tenerezza di Gianni Amelio, come anche di acclamate serie televisive di successo tra cui Tutto può succedere, L'onore e il rispetto e Una famiglia perbene. L’ambientazione di MUTI prende quindi piede tra diverse location italiane e statunitensi, dove le grandi strade di Roma affiancano l’atmosfera rurale del Mississipi. Come ultimo appunto, non di poco conto, segnaliamo la direzione della fotografia di Andrzej Sekula, il quale ha in passato firmato capolavori come Le Iene, Pulp Fiction e American Psycho.
La sinossi in poche parole
Incapace di processare il lutto per la morte della figlia, il Detective Boyd (Cole Hauser), a pochi giorni dalla pensione, si lancia nella drammatica caccia ad un serial killer spietato e misterioso, che uccide secondo un brutale rituale tribale: il Muti. L’unico in grado di aiutare Boyd è il Professor Mackles, interpretato da Morgan Freeman. L’amato premio Oscar statunitense, con alle spalle una carriera di titoli dal calibro di Seven, Le Ali della libertà e Invictus, torna protagonista a ottantasei anni di un film che lo vede questa volta nei panni di un antropologo di origine africana, “colpevole” di nascondere un inconfessabile segreto.
approfondimento
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Un film dal lato oscuro
Il particolare titolo del film prende il nome dall’omonima parola che in lingua Swahili nasconde una doppia valenza, a metà tra il più “semplice” significato di medicina e qualcosa di molto più complesso e oscuro. Il termine “muti” si riferisce infatti anche a una forma di sacrificio umano diffuso tra diverse tribù africane; specifico rituale in cui le parti del corpo della vittima vengono rimosse mentre il sacrificato è ancora in vita, cosicché le disperate grida di dolore possano dunque evocare le divinità. Questi riti, macabramente celebrati e commissionati agli sciamani, hanno come obiettivo quello di ottenere maggiore successo, potere, energia o fortuna. Ma MUTI non è solo un action thriller che racconta di un inseguimento a uno spietato serial killer, perché è anche la storia di due persone che si uniscono per uno scopo comune senza che rivelino mai chi sono realmente, custodendo dentro di sé degli oscuri segreti.
Il tetro e oscuro action thriller, le cui riprese si sono concluse al termine dell’anno 2021, è disponibile da giovedì 11 maggio nelle principali sale italiane.
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