Distribuito da Notorious Pictures il thriller psicologico firmato dall’inglese Mary Nighy vede il ritorno sul grande schermo di Anna Kendrick. Per l'occasione ecco una scena del lungometraggio in esclusiva per il sito di Sky TG24
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Uscirà al cinema il 4 maggio distribuito da Notorious Pictures il thriller psicologico firmato dall’inglese Mary Nighy dal titolo Alice, Darling, che vede il ritorno sul grande schermo di Anna Kendrick (Pitch Perfect, 2012; Pitch Perfect 2, 2015; Pitch Perfect 3, 2017) nel ruolo della protagonista, al fianco di Charlie Carrick (The Power, 2021, Il lupo e il leone, 2021). Nel cast anche: l’attrice canadese Kaniehtiio Horn (Il Giustiziere della notte – Death Wish, 2018, Sugar Daddy, 2020) e Wunmi Mosaku, l’attrice britannica di origini nigeriane definita dal «Nylon Magazine» come una delle giovani promesse di Hollywood (I Am Slave, 2010; Philomena, 2013).Il film, presentato con successo all’ultima edizione del Toronto International Film Festival, affronta l’importante e delicato argomento della violenza psicologica. In testa all'articolo potete vedere una clip del lungometraggio in esclusiva per il sito di Sky TG24
Alice, Darling, la trama del film
Alice (Anna Kendrick) è una donna vittima di una relazione violenta, in cui viene abusata psicologicamente dal fidanzato Simon (Charlie Carrick). Durante una vacanza con due amiche intime, Alice riscopre se stessa e acquisisce la prospettiva di cui ha bisogno. Lentamente, inizia a comprendere e a staccarsi dalla dipendenza che la lega all’uomo. Ma la vendetta di Simon è tanto inevitabile quanto sconvolgente e, una volta scatenata, metterà alla prova la forza di Alice, il suo coraggio e i legami delle sue amicizie più profonde.
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Le parole della regista Mary Nighy
è una storia sottile e ricca di sfumature sulla coercizione e il controllo. Come regista, non potevo desiderare un cast migliore per dar vita a questa importante storia. La chimica tra Anna Kendrick, Wunmi Mosaku e Kaniehtiio Horn nei panni delle tre amiche, poi, è stata una vera gioia per gli occhi…
Appena mi hanno chiamata per realizzare la regia di questo film, ho accettato immediatamente.Il viaggio simbolico ed emotivo di Alice mi ha intrigata immediatamente, soprattutto il suo complicato tumulto interiore che non riesce ad esprimere ma che manifesta in modi spessomstrazianti e auto-sabotanti. Come regista, la cosa che mi interessava di più era proprio il suo mondo interiore. Sono una grande lettrice e amo molto i romanzi, perché la letteratura consente di esprimere meglio le sfumature emotive di un percorso interiore. Nel cinema, invece, è molto più difficile far emergere qualcosa di ‘non verbale’. E Alice, Darling mi è sembrato per questo una grande opportunità. Dalla scrittura di Alanna si percepisce la tensione e l'angoscia che si manifestano sotto la superficie di questo personaggio. Così, ho pensato che sarebbe stato davvero affascinante cercare di rappresentarlo visivamente e sonoramente. Per entrare nella mentalità di Alice, ho lavorato a stretto contatto con la sceneggiatrice Alanna Francis. Alice si presenta come una donna di successo e sicura di sé, amata dal fidanzato e dagli amici. Ma lentamente appaiono le prime tendenze autodistruttive. E il mio dilemma era proprio come rappresentare questo dolore così potente che la affligge. Per quanto riguarda la messa in scena, invece, volevo fortemente che il pubblico intraprendesse il viaggio assieme ad Alice, che sentisse di essere nei suoi panni – da qui, anche la scelta di alcune soggettive.