Restare umani, il corto di Francesco Foletto tra Pandemia, fame e desiderio
CinemaDisponibile gratuitamente sulla piattaforma "Retrospective of Jupiter", un'opera potente e polimorfa che trasfigura il genere horror. Con Elisa Carrera Fumagalli, Ludovica Manco e Daria Morelli
“Un altro giorno rinchiusa. Nessuno può entrare. Nessuno può uscire. Non so nemmeno più che odore ha la strada". Inizia così Restare Umani corto scritto e diretto dal talentuoso Francesco Foletto, disponibile sulla piattaforma Retrospective of Jupiter gratuitamente. La voce stentorea e dolente di Elisa Carrera Fumagalli ci introduce in un mondo crudele e sfibrato. Una plumbea Apocalisse da camera in déshabillé. Due giovani prostitute, in lingerie color petrolio si ritrovano, loro malgrado intrappolate, nel loro appartamento in affitto, a causa di una subitanea e financo letale pandemia. Le porte sono serrate. Parimenti a mondane di clausura le ragazze vivono giorno dopo giorno, il loro perpetuo isolamento. Per fortuna, l’austera maitresse di casa pare preoccuparsi delle sventurate affittuarie e fornisce loro il piatto caldo necessario al sostentamento. Ma la solitudine, come la paura, mangia l’anima e non solo. E l’appetito, di qualsiasi genere di tratti, spesso e volentieri, viene (non) mangiando.
Prodotto tramite crowdfunding, Restare Umani (presentato il 18 giugno 2022 nei prestigiosi spazi di Wanted Clan, il ritrovo della Wanted Cinema, casa di distribuzione sempre più presente sul mercato del cinema di essai e premiato per la "Miglior Messa in Scena" al Fipili Horror Fest presieduto dai Manetti Bros) rappresenta una eccellenza all’interno del multiverso dei cortometraggi. Un opera che gioca, in modo crudele e delizioso, con le categorie cinematografiche. Un horror appetitoso che illustra quanto gli effetti della pandemia abbiano influito sulla nostra società. senza corrivi peana o sfiatati trattati di sociologia d’accatto. Una sorta di perturbante specchio scuro in cui si riflettono i desideri, le pulsioni, le allucinazioni, le nevrosi, le psicosi di una umanità imprigionata e perduta. In virtù di una recitazione efficace, con gesti e voci, lontane anni luci da quelle guitterie da filodrammatica di quart’ordine che infestano tanti titoli nostrani, il corto riesce a turbare e intrigare con un uso sorprendente di un dannunziano alla Gelida Manina, tratta dalla Bohème di Giacomo Puiccina si trasfigura in una cannibalica danza macabra. L’aria si fa, vieppiù, viziata e viziosa. Il cavallo nero associato all’Apocalisse di Giovanni, si palesa metaforicamente tra un’epifania di compositi primi piani e schidionate di fiammiferi spenti. Pare di sentire il sinistro e malevolo rintocco dell’Ora del lupo, immortalata da Ingmar Bergman. Dopotutto, l’importante è restare umani. Forse.
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Restare Umani: I Credits
Con Elisa Carrera Fumagalli, Ludovica Manco, Daria Morelli
Regia e Sceneggiatura Francesco Foletto
Fotografia Antonio Morra
Suono e Montaggio Sonoro Roberto Marelli Primo Assistente Camera Luca De Benedetti
Secondo Assistente Camera Francesco Manzato
Assistenti Produzione Jessica Pellecchia, Alice Del Monte Elettricista Gabriele Sanzio
Montaggio Francesco Foletto
Colorist Daniel Pallucca
Scenografia Marco Pagallo
Attrezzista Martin Cicalese
Costumi e Storyboard Clara Guerrini Trucco,
Effetti Speciali Valentina Radenti, Beatrice Tell Revisione Sceneggiatura Lisa Rovo
Produttori Kickstarter Roberto Pompili, Gennaro Favullo