L'attore, ostracizzato a Hollywood per via delle accuse di molestie sessuali, interpreta il leader del Paese balcaninco degli anni Novanta. Un personaggio decisamente divisivo, ritratto in maniera agiografica dal regista Jacov Sedlar, già consulente per la cultura del governo e autore di documentari di propaganda nazionalistica sotto Tudjman
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Esiliato da Hollywood in seguito delle accuse di molestie sessuali piovute sul suo capo, Kevin Spacey ha trovato l’occasione per tornare sul set spostandosi verso Est, non troppo lontano dall’Italia, in Croazia. La star di House of Cards, caduta in disgrazia dopo il #MeToo, è stato ingaggiato dal regista croato Jacov Sedlar per il suo Once Upon a Time in Croatia.
Un leader divisivo
Nel film, la cui uscita in patria è prevista per febbraio, Spacey interpreta il ruolo di Franjo Tudjman, politico locale che ha fortemente polarizzato la popolazione tra i suoi sostenitori che lo hanno considerato un grande statista e leader e i suoi oppositori, che lo hanno accusato di essere uno zelota etno-nazionalista. Il film di Sedlar, autore di documentari di propaganda nazionalista ed ex consulente culturale del governo croato durante il governo di Tudjman, sposa la prima delle due tesi, portando in scena una versione agiografica della storia.
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DI NUOVO PRESIDENTE DOPO HOUSE OF CARDS
Per Spacey è un ritorno nelle vesti di un politico dopo gli anni passati a interpretare Frank Underwood, presidente americano di House of Cards, la serie tv Netflix andata in onda in Italia su Sky. Il film sarà proiettato anche in altri Paesi, compresi gli Stati Uniti. L’intento del regista è quello di riabilitare anche all’estero la figura di un leader decisamente controverso, e Spacey, a suo avviso, sarebbe l’uomo giusto per farlo.
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IL 13 GENNAIO UNA NUOVA UDIENZA DEL PROCESSO A LONDRA
Lo stesso Spacey, in realtà, è un personaggio estremamente divisivo, amatissimo dai fan che continuano a difenderlo ma molto criticato dai media e ostracizzato a Hollywood per le accuse di molestie. L’attore sarà impegnato il 13 gennaio in una nuova udienza del processo che lo vede imputato per violenze sessuali a Londra, dove tra il 2004 e il 2015 è stato direttore artistico del Teatro Old Vic.