Dalla fotografa Nan Goldin, ritratta nel doc di Laura Poltras con il Leone d’oro, alla Medea contemporanea raccontata in Saint Omer (Leone d’Argento e miglior opera prima), dalla coppia antropofaga di Bone and All, grazie al quale Luca Guadagnino ha vinto come regista, alle Banshee di Gli spiriti dell’Isola (Coppa Volpi a Colin Farrell e miglior sceneggiatura), sino al Jafar Panahi di No Bears, scopriamo i protagonisti di questa edizione del Festival
Sangue e bellezza, amore e morte, finzione e realtà. Come in una danza vertiginosa, tutti questi elementi si sono palesati tra i fotogrammi dei 23 lungometraggi in concorso alla 79.ma edizione della Mostra del cinema di Venezia. E non è un caso che abbia vinto il Leone d’Oro un’opera intitolata All The Beauty and The Bloodshed. Si tratta di una frase tratta da un rapporto psichiatrico e riferita alla sorella di Nan Goldin (la protagonista del doc) morta suicida. Sicché in quella frase “vedeva il futuro, la bellezza e lo spargimento di sangue”, si cela tutta la straziante potenza di chi corre lungo due binari paralleli, la linfa acida e adrenalinica della New York underground degli scatenati Seventies, di cui si è nutrita l’artista nella prima parte della sua carriera si alterna alla battaglia condotta contro Sackler, proprietaria di Purdue Pharma, l’azienda produttrice dell’OxyContin, il farmaco responsabile nell'epidemia di oppioidi iniziata negli Stati Uniti alla fine degli anni Novanta, causando migliaia di morti per overdose. Insomma, un film militante e poetico, in cui coabitano l’immaginazione e l’impegno civile.
Il sangue e la bellezza scorrono anche in Bones and All di Luca Guadagnino. Il regista si porta a casa il premio per la miglior regia. E l’amore fra i due impetuosi e giovani travolti dagli afflati cannibalici ha il colore rosso della passione e del sangue. Il film funziona grazie anche agli straordinari protagonisti. Il talento immenso di Timothée Chalamet è ormai conclamato. Altresì, Taylor Russell è una piacevolissima rivelazione giustamente premiata dalla giuria della Mostra di Venezia con Il premio Marcello Mastroianni.
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La tragedia greca è eterna. Lo dimostra Saint Omer, esordio nel cinema di finzione della documentarista Alice Diop. Per il suo esordio, la cineasta francese di origine senegalese trasporta il mito di Medea nell’aula di tribunale di una cittadina del dipartimento di Calais. Tra infanticidio e senso di colpa, un film che con merito porta a casa il premio per la miglior opera prima e il Leone d’Argento-Gran Premio della giuria.
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Gli Orsi non esistono. Jafar Pahami, invece, sì. Anche se il governo iraniano avrebbe preferito che il cineasta si eclissasse. Tant’e che l’ha condannato a sei anni di reclusione per “Propaganda contro il governo”. Infatti, il regista non ha potuto essere fisicamente presente alla Mostra del cinema, per fortuna c’è il suo film No Bear, premio speciale della giuria.
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Banshees of inisherin – Gli spiriti dell’Isola è forse il lungometraggio più bizzarro del concorso. E questo rappresenta un valore aggiunto. Scena dopo scena, ti spiazza e ti sorprende. Ridi e un attimo dopo ti spaventi. Ineccepibile quindi il riconoscimento per la miglior sceneggiatura. Al pari della Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile conquistata da Colin Farell, magistrale interprete di questo cinematografico, irlandese e intrigante teatro dell’assurdo.
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In quasi tutte le opere viste alla 79.ma Mostra del cinema di Venezia era presente una scena di ballo. Dopo l’emergenza pandemica, la voglia di stare insieme e condividere è molta sia sul grande schermo che alla vita. Per citare un noto aforisma di Nietzsche: “Dovremmo considerare persi i giorni in cui non abbiamo ballato”. Senza contare che al Lido quest’anno sono tornati i party, scomparsi negli ultimi anni a causa del Covid. E in Tár la musica la fa da padrona, visto che la protagonista è una magmatica, contradditoria, geniale direttrice d’orchestra. Il regista Todd Field ha dichiarato: “Questa sceneggiatura è stata scritta per un'artista: Cate Blanchett. Se avesse rifiutato, il film non avrebbe mai visto la luce”. Ça va sans dire, la Coppa Volpi è stata assegnata alla bionda star americana. Non resta quindi che darsi appuntamento al 2023. Sarà l’ottantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. E siamo certi che il Festival darà ancora una volta ragione a Jean Cocteau: “Il cinema è la scrittura moderna il cui l’inchiostro è la luce.”
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Mostra del Cinema di Venezia, Leone d'Argento a Guadagnino
TUTTI I VINCITORI DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
VENEZIA 79 CONCORSO: TUTTI I VINCITORI
Premio Marcello Mastroianni per la migliore interpretazione emergente – Taylor Russell per Bones and All
Premio speciale della giuria Venezia 79 – Gli orsi non esistono di Jafar Panahi
Migliore Sceneggiatura – Martin McDonagh per Gli spiriti dell’isola
Coppa Volpi per il migliore attore – Colin Farrell per Gli spiriti dell’isola
Coppa Volpi per la migliore attrice – Cate Blanchett per Tár
Leone d’argento per la migliore regia – Luca Guadagnino per Bones and All
Leone d’argento gran premio della giuria – Saint Omer di Alice Diop
Leone d’Oro per il miglior film – All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poitras
ORIZZONTI: TUTTI I VINCITORI
Miglior corto – Snow in September – Lkhagvadulam Purev-Ochir
Miglior sceneggiatura – Fernando Guzzoni per Blanquita
Miglior attore – Mohsen Tanabandeh per Jang-e jahani sevom (Terza guerra mondiale)
Migliore attrice – Vera Gemma per Vera
Premio speciale della giuria – Chleb I Sól (Bread and Salt) di Damian Kocur
Miglior regia – Tizza Covi, Rainer Frimmel per Vera
Miglior film – Jang-e jahani sevom (Terza guerra mondiale) di Houman Seyedi
LEONE DEL FUTURO PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA LUIGI DE LAURENTIIS
Saint Omer, di Alice Diop
VENEZIA IMMERSIVE
Migliore esperienza Venice Immersive – The man who couldn’t leave di Singing Chen
Premio speciale della giuria – Eggscape di German Heller
Gran premio della giuria – From the Main Square di Pedro Harres
VENEZIA CLASSICI
Miglior film restaurato – Koroshi No Rakuin (Branded to Kill), di Seijun Suzuki
Miglior documentario sul cinema – Fragments of Paradise, di KD Davison
LEONE D’ORO ALLA CARRIERA
Paul Schrader
Catherine Deneuve
PREMIO CARTIER FILMMAKER AWARD
Walter Hill
PREMIO DEGLI SPETTATORI ARMANI BEAUTY
Nezouh, di Soudade Kaadan