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Michael Clarke Duncan, 10 anni fa moriva il gigante buono de "Il miglio verde"

Cinema
©IPA/Fotogramma

L’attore, nato a Chicago il 10 dicembre 1957, è deceduto a 54 anni il 3 settembre 2012 per un infarto del miocardio mentre si trovava nella sua casa di Los Angeles. Dopo aver lavorato in diversi ambiti - anche come bodyguard per diverse star - per mantenere la famiglia, aveva raggiunto il successo con l’interpretazione di Bear in “Armageddon” e poi con il ruolo di John Coffey che gli era valso le nomination per l’Oscar e il Golden Globe come Miglior attore non protagonista

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“Sì, signore. Come la bevanda, solo scritto in modo diverso però”. Così, nel film Il miglio verde, il gigante buono dai modi infantili John Coffey risponde riguardo il suo nome alla guardia carceraria Paul Edgecombe, interpretata da Tom Hanks. A interpretare Coffey nell’indimenticabile pellicola del 1999, tratta dal romanzo omonimo di Stephen King, è l’attore Michael Clarke Duncan, morto 10 anni fa - il 3 settembre 2012 - per le conseguenze di un infarto del miocardio. Dall’infanzia a Chicago al successo, passando per cinema e tv, ecco la sua storia.

L’infanzia e i lavori per sostenere la famiglia

Michael Clarke Duncan nasce a Chicago il 10 dicembre 1957. Dopo l’abbandono della famiglia da parte del padre, cresce con la madre Jean e la sorella Judy. Per la sua mole imponente - circa due metri di altezza per 150 kg - suscita l’interesse di diverse squadre di football, ma la madre gli vieta di praticare quello sport e alla fine Duncan decide di seguire la sua altra passione: la recitazione. Frequenta un corso alla Alcorn State University nel Mississippi, ma è costretto ad abbandonarlo quando la madre si ammala. Tornato a Chicago, per sostenere economicamente la famiglia Duncan svolge diversi lavori: nel 2000 in un’intervista al Larry King Live racconta che uno dei più duri fu in un’azienda di gas per la quale scavava enormi buche nel terreno per consentire ai meccanici di andare sottoterra a riparare le pompe. “I colleghi mi chiamavano ‘Hollywood’, pensavano non ce l’avrei mai fatta - dice ridendo al Larry King Live - Io dicevo loro: ‘Un giorno dovrete pagare almeno 8 dollari per vedere la mia faccia’”.

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Gli anni da bodyguard e l’omicidio di The Notorious B.I.G.

Duncan lavora anche come bodyguard e buttafuori, prima a Chicago e poi a Los Angeles, dove si occupa della sicurezza di star come Will Smith, Martin Lawrence, Jamie Foxx, LL Cool J e The Notorious B.I.G.. Ed è proprio l’omicidio di quest’ultimo, avvenuto il 9 marzo del 1997, che lo convince ad abbandonare quel tipo di impiego: anni dopo in un’intervista a TMZ racconta che la notte dell’assassinio del rapper ci sarebbe dovuto essere lui come bodyguard, ma che all’ultimo momento aveva cambiato il turno con un collega.

Armageddon e Il miglio verde

Negli anni successivi Duncan inizia la sua carriera di attore interpretando proprio la guardia del corpo o il buttafuori in film come Bulworth - Il senatore e A Night at the Roxbury. Il primo successo arriva poi con il ruolo di Bear nel blockbuster Armageddon, diretto da Michael Bay, in cui recita accanto a Bruce Willis. Ed è proprio Willis che in seguito suggerisce alla produzione del film Il miglio verde l'idea di far interpretare a Duncan il ruolo di John Coffey, che porta all’attore le nomination per l’Oscar e il Golden Globe come Miglior attore non protagonista.

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La carriera nel cinema

Dopo il successo ne Il miglio verde, Duncan recita in alcuni film che contribuiscono a rafforzare la sua versatilità anche come attore comico e di azione: FBI: Protezione testimoni (2000), Il Pianeta delle scimmie (2001), Il Re Scorpione (2002) e Daredevil (2003), dove interpreta Kingpin, potente boss della malavita di New York creato dalla Marvel Comics. Un ruolo che presenta a Duncan una doppia sfida: interpretare un personaggio originariamente e tipicamente non di colore e ingrassare di 18 kg. Nel 2005 torna a lavorare con Michael Bay nel film The Island e recita in Sin City, diretto da Robert Rodriguez, Frank Miller e Quentin Tarantino e tratto dall'omonimo fumetto. E ancora negli anni successivi appare in pellicole come Ricky Bobby - La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno (2006), Street Fighter - La leggenda e A Resurrection, uscito nelle sale nel 2012 dopo la sua morte.

Le serie tv

Michael Clarke Duncan lavora anche in tv, apparendo in CSI: NY, Zack e Cody al Grand Hotel, Chuck e nella sesta stagione della serie Due uomini e mezzo, dove interpreta il burbero giocatore di football Jerome Burnett. Nel 2011 è in un episodio di Bones nel ruolo di Leo Knox, personaggio che gli porta il suo primo ruolo da protagonista nello spinoff Il risolutore - The Finder.

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Il lavoro di doppiatore

Famosa diventa anche la parlata tonante e profonda di Duncan, che lo porta a lavorare come doppiatore in film fra cui Koda, fratello orso (2003) e il sequel Koda, fratello orso 2 (2006), Kung Fu Panda (2008) e Lanterna Verde (2011), nel quale presta la voce a Kilowog. Fa anche il doppiatore per la tv - ad esempio per la serie animata Loonatics Unleashed - e per alcuni videogiochi come Demon Stone, SOCOM II U.S. Navy SEALs, The Suffering: Ties That Bind, Saints Row, Soldier of Fortune e God of War II.

La morte

È il 13 luglio del 2012 quando Duncan, a 54 anni, viene colpito da un infarto del miocardio mentre si trova nella sua casa di Los Angeles con la compagna Omarosa Manigault. Sono le 2 di notte quando la donna si sveglia e si accorge che Duncan non respira: a quel punto, mentre aspetta i soccorsi, gli pratica una rianimazione cardiopolmonare che risulta fondamentale per mantenerlo in vita. Duncan viene portato al Cedars Sinai Medical Center, per un mese rimane in terapia intensiva poi, a inizio agosto, esce dal reparto ma rimane ricoverato. L’attore muore il 3 settembre in seguito alle complicazioni dell’infarto: secondo i medici, prima che Omarosa Manigault si accorgesse della situazione e lo rianimasse è rimasto incosciente per diversi minuti riportando danni permanenti e irreversibili. È stato seppellito al Forest Lawn Memorial Park di Los Angeles.

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