Vespertilio Awards 2022, ecco tutti i vincitori
CinemaDal miglior film alla miglior attrice, sino al riconoscimento alla carriera al regista Aldo Lado, ecco i premiati della prima edizione dell'evento, organizzato da "Ore d' Orrore" che premia le opere italiane di genere Horror, Giallo, Thriller, Noir, Fantascientifico e Dark Fantasy
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Il Vespertilio Awards ha volato alto. La prima edizione del premio dedicato alle opere di genere Horror, Giallo, Thriller, Noir, Fantascientifico e Dark Fantasy made in Italy, svoltasi venerdì 26 agosto, si è rivelata una strabiliante kermesse. E Roma per una sera si è trasformata in Gotham City. L’apotropaico Vespertilio, versione colta, di origine latina per definire il pipistrello si è stagliato, al crepuscolo, sulla città eterna, mentre l’ottimo staff del ristorante lo Chalet, sede della premiazione, preparava cocktail Negroni color verde, grazie al delizioso P31. Una sorta di Oscar di genere, declinato all’italiana in cui sono stati assegnati i premi nelle seguenti categorie Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura, Miglior Scenografia, Miglior Fotografia, Miglior Musica, Miglior Montaggio, Miglior Costumi Trucco e Parrucco, Miglior Attore, Miglior Attrice, Miglior Cortometraggio, Miglior Documentario. E se la cerimonia ha funzionato, emozionato e intrattenuto il merito è soprattutto di Tania Bizzarro e Marcus di Meglio. Demiurghi gentili e geniali di Ore d’Orrore, primo Brand italiano, quando si parla di horror, nonché stupenda coppia nella vita, il dinamico duo ha confezionato uno show brioso, disinvolto, aggraziato. Imprescindibili per la riuscita dell’evento, pure i contributi degli entusiasti e autorevoli componenti della family di Ore d’orrore: da Ilaria a Isabelle Vendemiale, da Andrea Berveglieri ad Alex-Rising Terror, da Irene Ferraiuolo a Spaghetti Thrilling, da Federico De Cori a Vito's Frank, una squadra affiatata e stilosissima, in grado di risolvere qualsivoglia problema, tipo Mister Wolf di Pulp Fiction. Un plauso lo merita la giuria, assolutamente di qualità. Capitanati dal Presidente Davide Pulici, Milena Cocozza, Antonio Tentori, Silvia Collatina, Claudio Lattanzi, Letizia Rogolino, Federico Frusciante, Ilaria Monfardini, Rising Terror, La Squinzia) hanno deliberato con perizia e competenza. Insomma, abbiamo già nostalgia del Vespertilio Awards. Ma per fortuna è già stata annunciata la data della seconda edizione, ovvero, il 27 maggio, sempre, Roma. Al momento sono previsti il premio alla carriera al grande Lamberto Bava, e un tributo postumo a Stefano Cananzi (l’attore che interpretava l’iconico Zio Tibia) scomparso a fine luglio.
il regista Aldo Lado, simbolo del Vespertilio Awards
Se tutti noi avessimo solo un’oncia della forza, della creatività, dell’ironia di Aldo Lado, l’intero globo terracqueo sarebbe un luogo migliore dove vivere. L’assegnazione del premio alla carriera al regista di capolavori come La corta notte delle bambole di vetro, Chi l’ha vista morire, L’ultimo treno della notte è stato uno dei momenti più gratificanti e intensi della prima edizione del Vespertilio Awards. Che un cineasta di 87 anni, colpito da un problema alle gambe di una certa entità, salga sul palco e inviti con il vigore di Eracle a non abdicare a non arrendersi è una lezione di vita a tutti quelli che si sgonfiano alla minima difficoltà. Senza contare che il maestro conserva nella faretra della sua memoria un’infinità di dardi aneddotici che ti colpiscono al cuore. A partire dal ricordo di Mario Mattoli, regista di tanti film con Totò, che a fine carriera, si inventò un riconoscimento pur si ricevere un premio. Si ride amaro nel pensare a quanti talenti del nostro cinema sono finiti nell’oblio. Ed è cosa buona e giusta, che grazie al Vespertilio Awards questa sorte non sia toccata ad Aldo. Proprio perché Aldo possiede l’energia di un ragazzino è d’uopo citare Melissa Di Cianni, modella e attrice poco più ventenne, candidata per la miglior interpretazione femminile per Alice Was My name. Non ha vinto il premio con eleganza e sportività ha applaudito quando è stata annunciata la vincitrice (l’altrettanto talentuosa Camilla Filippi protagonista di La stanza). Pure questo è stato uno dei momenti più suggestivi dell’evento. E siamo certi che il futuro riserverà molte soddisfazioni al dolente e implacabile angelo della vendetta protagonista del film diretto da Brace Beltempo, che si è comunque portato a casa il Vesperitilio per la miglior musica.
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Fra le musiche di Claudio Simonetti e le Tenebre di Dario Argento
In una manifestazione che ha come simbolo il Vespertilio, la tenebra impera. E in questo caso non parliamo dell’indiscreto fascino dell’oscurità, ma anche di Tenebre di Dario Argento. Quest’ anno ricorre il 40.mo anniversario dell’indimenticabile, crudele thriller del 1982. E proprio sul palco della prima edizione del Vespertilo Awards, l’editore Alessia Urrata e del direttore artistico di Giallo Berico - Film Fest Nico Parente, hanno annunciato che Shatter Edizioni pubblicherà un’imperdibile volume dedicato al capolavoro datato 1982. Presenti anche l’affascinante attrice Mirella D’Angelo che in Tenebre vestiva i panni della giornalista e il geniale Claudio Simonetti, autore della colonna sonora. Peraltro il fondatore dei Goblin ha donato all’evento il brano “Solitude”, icastico contrappunto musicale della manifestazione. E restando nei dintorni del cinema di Dario Argento, va ricordata la presenza di Jacopo Mariani, l’indimenticabile bambino di Profondo Rosso e Suspiria che ha consegnato il premio per la miglior fotografia. Quindi lunga vita al cinema della paura, che, come insegna Howard Phillips Lovecraft, è il sentimento più forte e antico dell’animo umano. E soprattutto grazie a Ore d’Orrore che con coraggio, stile e capacità ha organizzato un evento assolutamente necessario per promuovere e dare visibilità alle opere italiane di un genere troppo spesso obnubilato. E’ tempo di volare in alto, sulle ali eleganti e potenti del Vespertilio, alla scoperta delle eccellenze horror del nostro Paese.
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MIGLIOR FILM 🎬
A classic horror story
MIGLIOR REGIA 🎬
Stefano Lodovichi (La stanza)
MIGLIOR SCENEGGIATURA 🎬
R.De Feo ,P.Strippoli,Milo Tissone,David Bellini e Lucio Besana (A classic horror story)
MIGLIOR ATTRICE 🎬
Camilla Filippi (La stanza)
MIGLIOR ATTORE 🎬
Guido Caprino (La stanza)
MIGLIOR FOTOGRAFIA 🎬
Emanuele Pasquet (A classic horror story )
MIGLIOR MUSICA 🎬
Brace Beltempo e Maner Lualdi (Alice was my name)
MIGLIOR SCENOGRAFIA 🎬
Marta Marrone (Cruel Peter)
MIGLIOR COSTUMI,TRUCCO E ACCONCIATURE 🎬
Renzo Iemmolo ,Leonardo Cruciano,Roberto Pastore,Mauro Agrò (Cruel Peter )
MIGLIOR MONTAGGIO 🎬
Angelo D’Agata (They Talk)
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Le streghe dello Sciliar
MIGLIOR CORTO