Arriverà su Prime Video dal 5 agosto (visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) il nuovo attesissimo film di Ron Howard con protagonisti Viggo Mortensen e Colin Farrell. La pellicola racconta la storia vera della più grande missione di salvataggio al mondo, quella dell'incidente della grotta di Tham Luang avvenuto nel giugno 2018.“Ho avuto momenti davvero di panico sott’acqua”, ha confessato Farrell
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È atteso per il 5 agosto il film “Tredici vite”, la nuova pellicola diretta da Ron Howard con protagonisti Viggo Mortensen e Colin Farrell che arriverà su Prime Video (visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick).
Il film racconta la storia vera della più grande missione di salvataggio al mondo e lo fa in maniera a dir poco spettacolare, oltre che altamente realistica. È stato realizzato in collaborazione con Metro Goldwyn Mayer Pictures, BRON Creative, Imagine Entertainment, Storyteller e Magnolia Mae.
“Ho avuto un paio di momenti davvero di panico sott’acqua”, ha confessato Colin Farrell. “Ho dovuto dire a me stesso: ‘Rilassati. Stai calmo. Stai bene. Non c’è niente di cui preoccuparsi. la bombola è piena al 60 percento. Rallenta il respiro. Va tutto bene”.
Il divo ha spiegato la difficoltà di calarsi nei panni di questo suo nuovo personaggio: “A volte non avevi la superficie sopra la testa, solo un soffitto ed ero incredibilmente a disagio. Non c’era luce… e se eri sott’acqua quando chiamavano ‘azione’, potevi non sentire”, ha raccontato Farrell.
“Tutti guardavano gli altri sott’acqua. Qualcuno poteva tornare su e colpire la tua dannata maschera [spingendola di lato]. All’improvviso… ciao, attacco di panico”, ha aggiunto l’attore.
Colin Farrell e Viggo Mortensen interpretano due degli speleologi britannici che nel 2018 sono intervenuti per salvare le tredici vite messe a titolo da questo film. Ricordiamo che nella realtà sono stati quattro speleologi britannici - Rick Stanton, Vernon Unsworth, Connor Roe e Josh Bratchley - a riuscire nella pericolosissima impresa. L'incidente nella grotta thailandese avvenuto nel giugno 2018 ha avuto un happy ending per quanto riguarda i 12 ragazzi e 1 adulto intrappolati nella grotta, tuttavia due persone sono morte durante e a seguito dei tentativi per cercare di salvare i 13 dispersi.
Attori sott’acqua per le riprese
Per le riprese del film, tutti i principali membri del cast sono scesi sott'acqua e hanno dovuto percorrere lunghi corridoi della grotta, ricreati per l'occasione.
Tom Bateman, l’attore che interpreta uno dei sommozzatori, ha ricordato le interminabili ore di addestramento subacqueo richieste dalla produzione. “È stata piuttosto dura. Ci prendiamo cura di noi, ma praticamente ti metti una muta alle 6 del mattino. E non sei fuori fino alle 8 di sera”, ha dichiarato Bateman al magazine statunitense Variety in occasione della première di “Tredici vite” che si è tenuta giovedì scorso al Westwood Village Theatre, a Los Angeles.
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Il film
“Tredici vite” vanta un cast eccezionale: oltre a Viggo Mortensen e Colin Farrell, sul set ci sono anche Joel Edgerton, Tom Bateman, Paul Gleeson, Pattrakorn Tungsupakul, Tui Thiraphat Sajakul, James Teeradon Supapunpinyo, Sahajak Boonthanakit e Weir Sukollawat Kanaros.
La pellicola è diretta dal grande Ron Howard, il quale si è basato sulla sceneggiatura scritta da William Nicholson (tratta da una storia dello stesso Nicholson e Don Macpherson). Sceneggiatura e film raccontano una storia vera, quella dell'incidente della grotta di Tham Luang in Thailandia, avvenuto nel giugno 2018.
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Il film racconta dell'incidente della grotta thailandese di Tham Luang
La storia che sta alla base del film “Tredici vite” è quella incredibile ma totalmente vera dell'enorme impegno globale con cui si è tentato di salvare una squadra di calcio thailandese, rimasta intrappolata nella grotta di Tham Luang in Thailandia.
L'episodio di cronaca viene ricordato come "l'incidente della grotta di Tham Luang" ed è il fatto avvenuto il 23 giugno 2018, quando dodici ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 17 anni e un uomo di 25 anni sono rimasti bloccati all'interno di Tham Luang Nang Non, una grotta nella provincia di Chiang Rai, in Thailandia.
“Per salvare l'allenatore e 12 ragazzi bloccati a circa 2,5 miglia all'interno della grotta allagata, quattro speleologi britannici - Rick Stanton, Vernon Unsworth, Connor Roe e Josh Bratchley - hanno attraversato gli stretti corridoi e hanno portato ciascuno dei ragazzi in salvo, uno per uno”, scrive Carson Burton in un recente articolo apparso sul magazine statunitense Variety. “Nel film, il cast ha eseguito tutte le proprie acrobazie e immersioni, richiedendo un addestramento intensivo e ore sott'acqua”, aggiunge Burton.
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L’incidente nella grotta thailandese avvenuto nel 2018
Il 23 giugno 2018 dodici ragazzi tra gli 11 e i 17 anni e un uomo di 25 anni sono rimasti bloccati all'interno di Tham Luang Nang Non, una grotta nella provincia di Chiang Rai, in Thailandia.
Si sono scatenate piogge monsoniche molto forti che hanno allagato parzialmente la grotta durante la loro visita, motivo per cui alcune ore dopo è stata denunciata la scomparsa dei membri della squadra di calcio locale e del loro insegnante (l'allenatore). Per più di una settimana è stato impossibile contattare i dispersi a causa dell'acqua (il cui livello si è innalzato rapidamente per le forti piogge, tipiche della stagione dei monsoni).
Le operazioni di salvataggio sono diventate un vero e proprio intervento di massa, con tanto di copertura mediatica globale, coinvolgimento di tutto il mondo e intenso interesse pubblico a ogni latitudine del pianeta.
Nove giorni dopo la scomparsa dei ragazzi e dell'insegnante, i sommozzatori sono riusciti finalmente a trovare tutti i dispersi: era il 2 luglio 2018 e tutti quanti erano ancora vivi. Sono riusciti a salvarsi rifugiandosi in un'area rocciosa sopraelevata nella grotta.
Gli organizzatori del salvataggio si sono trovati a quel punto a dover decidere se insegnare ai ragazzi e al loro insegnante le tecniche base di immersione (per poterli salvare velocemente) oppure se aspettare mesi finché le acque alluvionali si fossero ritirate. L'8 luglio quattro dei 12 ragazzi sono stati salvati, altri quattro sono stati recuperati il giorno seguente. Il 10 luglio tutti e 12 i ragazzi sono stati portati in salvo. L'insegnante-allenatore è rimasto l'ultimo a essere salvato, ma l'operazione si è conclusa portando al sicuro tutti quanti.
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Le 13 persone nella grotta salvate ma ci sono stati 2 morti tra i soccorritori
Sono state coinvolte più di 1000 persone, tra cui volontari che sono arrivati da tantissimi Paesi diversi. Hanno partecipato anche i cosiddetti "Navy SEAL thailandesi" (membri del Naval Special Warfare Command, Marina reale thailandese).
Benché tutte e 13 le persone intrappolate nella grotta si siano salvate, l'incidente ha avuto comunque due vittime: sono morti due dei soccorritori.
Samal Gunan, un ex-Navy SEAL volontario di 38 anni, è morto il 5 luglio durante un'operazione di rifornimento d'ossigeno per la grotta: ha perso conoscenza per asfissia mentre stava tornando indietro. Il 27 dicembre 2019 un altro Navy SEAL volontario, Beirut Pakbara, è morto dopo aver contratto un'infezione del sangue.