Rocky, il post di Sylvester Stallone contro i produttori di Drago

Cinema
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L'attore sbotta dopo l'annuncio dello spin-off sul personaggio interpretato da Dolph Lundgren: "Un altro colpo al cuore... Chiedo scusa ai fan, non ho mai voluto che i personaggi di Rocky venissero sfruttati da questi parassiti". Dietro la rottura, una questione di diritti d'autore negati lunga quasi 50 anni

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Sylvester Stallone è infuriato. La sua guerra a colpi di post su Instagram contro Irwin e David Winkler, produttori della saga cinematografica di Rocky, continua. Stavolta Sly sembra aver colmato la misura dopo l'annuncio di Drago, un film spin-off sul personaggio del pugile sovietico interpretato da Dolph Lundgren in Rocky IV. Un film in cui, denuncia Stallone, ancora una volta i personaggi che lui ha contribuito a creare vengono presi, manipolati e sfruttati senza chiedere la sua autorizzazione.

"Un altro colpo al cuore"

“Un altro colpo al cuore – ha scritto Stallone sul suo profilo Instagram – Ho appena scoperto questo… Ancora una volta, questo patetico produttore 94enne e i suoi stupidamente inutili figli avvoltoi, Charles e David, si prendono ciò che rimane dalle ossa di un altro splendido personaggio che ho creato senza nemmeno dirmi nulla… Mi scuso con i fan, non ho mai voluto che i personaggi di Rocky venissero sfruttati da questi parassiti… In ogni caso, non nutro altro che rispetto per il mio grande amico Dolph Lundgren”. Poi rincara la dose con un altro post in cui fa esplicitamente il nome del produttore Irwin Winkler (che ha 91 anni e non 94) e sottolinea: "Nel corso della storia tanti artisti in ogni settore, registrazione, pittura, scrittura, sono stati distrutti da questi succhiasangue che hanno distrutto tante famiglie, riempiendo le loro tasche con il lavoro degli altri".

Winkler è stato produttore di ogni film della saga principale e di Creed, lo spin-off in cui ha recitato anche Stallone, tornando a interpretare l’iconico ruolo del pugile e ricevendo per questo una nomination agli Oscar come migliore attore non protagonista.

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LUNDGREN DI NUOVO PROTAGONISTA

Drago, scritto da Robert Lawton, riporterò al centro della scena Ivan Drago, interpretato per la prima volta da Dolph Lundgren in Rocky IV, nel 1985, e tornato ancora una volta sul grande schermo con Creed II nel 2018. Lundgren aveva preannunciato la possibilità di uno spin-off dedicato al suo personaggio in un’intervista all’Hollywood Reporter nel novembre del 2021.

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I POST PRECEDENTI

Nelle ultime due settimane la tensione tra Stallone e i produttori della saga è salita alle stelle. La star, che ottenne una nomination agli Oscar per la sceneggiatura e una come migliore attore protagonista in Rocky nel 1977, si era scagliato per la prima volta contro Winkler con un post del 16 luglio, in cui lo definiva “il produttore di Rocky e Creed notevolmente privo di talento e parassita”. Il giorno seguente, Sly aveva rincarato la dose spiegando la ragione del suo rancore: “Vorrei davvero riavere almeno un po’ di ciò che rimane dei miei diritti, prima che tu li ceda ai tuoi figli. Credo che sarebbe un gesto equo”. Una questione di diritti d’autore, dunque, che rimane anche se Stallone aveva poi cancellato questi due post.

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LE DIVERGENZE ARTISTICHE

Ma alle radici dello scontro paiono esserci anche divergenze artistiche incolmabili, dal momento che in giugno Stallone aveva dichiarato a Metro di aver rifiutato di apparire in Creed III (al cinema il 3 marzo 2023 con Michael B. Jordan che sarà protagonista e regista) a causa del cambio di direzione della storia, confermando comunque il suo sostegno al film.

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L'ACCORDO FIRMATO NEL 1976

Sebbene Stallone abbia firmato la sceneggiatura del primo Rocky nel 1976, ottenendo come parte dell’accordo di poter interpretare il personaggio, lo stesso attore ha raccontato a Variety nel 2019 di non aver mai avuto la proprietà del personaggio e del franchise. Un fatto che lo rende comprensibilmente furioso. Anche Winkler, nel 1983, aveva confermato all’Hollywood Reporter gli estremi dell’accordo con Stallone: “Il patto era che sarebbe stato protagonista del film”. Ora, però, Sly chiede giustizia, e vorrebbe almeno una parte dei diritti d’autore sul personaggio da lui creato.

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