Il film-maker, nato il 24 luglio 1952, ha iniziato raccontando i disagi dei giovani e poi è riuscito ad affermarsi grazie a film come "Elephant" e "Milk"
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Regista di pellicole cult come Will Hunting - Genio Ribelle ed Elephant, Gus Van Sant compie oggi - 24 luglio 2022 - 70 anni. Partito come artista visivo e cineasta indipendente, negli anni riesce a conquistare Hollywood grazie alla qualità dei suoi lavori. Tra tutti, eccone cinque che vale la pena recuperare.
Drugstore Cowboy (1989)
L’opera è la seconda del regista, dopo il debutto quattro anni prima con Mala Noche, e si concentra su un gruppo di tossicodipendenti che si guadagna da vivere rapinando negozi. Scritto dallo stesso Van Sant, è tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di James Fogle, redatto nei suoi anni di carcere.
Belli e dannati (1991)
Libera interpretazione dell'Enrico IV di William Shakespeare, anche Belli e dannati (il titolo originale è My Own Private Idaho) ruota attorno alla rabbia giovanile, attraverso lo sguardo di due tossicodipendenti che per vivere si prostituiscono. A interpretarli, Keanu Reeves e River Phoenix, morto due anni dopo l’uscita del film, proprio per overdose.
Will Hunting - Genio Ribelle (1997)
Tra gli intramontabili del regista, il lungometraggio racconta la storia di un ragazzo prodigio, con piccoli precedenti penali, che fa le pulizie al MIT. Dedicato alla memoria di Allen Ginsberg e William S. Burroughs, entrambi morti nel 1997, il progetto vince due Oscar, per la sceneggiatura originale (a Matt Damon e Ben Affleck) e l’attore non protagonista (a Robin Williams).
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Elephant (2003)
Vincitore della Palma d'oro al miglior film e del premio per la miglior regia al 56esimo Festival di Cannes, Elephant si ispira liberamente al massacro della Columbine High School del 1999. Il titolo allude al famoso “elefante nella stanza”, indicando un problema - il possesso delle armi da fuoco - che tutti vedono ma di cui nessuno vuole parlare.
Milk (2008)
Di genere biografico, la pellicola ruota attorno alla vita di Harvey Milk, il primo gay dichiarato a venire eletto a una carica politica negli Stati Uniti. Scritta da Dustin Lance Black, l’opera si focalizza sugli ultimi otto anni di vita dell’uomo, dal 1970 al 1978, anno del suo omicidio, e si porta a casa l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Oltre a quello per il miglior attore protagonista, a Sean Penn.
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