Guerra in Ucraina, 108 registi aiutati dal Fondo d’emergenza ICFR

Cinema

Camilla Sernagiotto

La coalizione internazionale per i registi a rischio (ICFR) ha istituito il "Fondo di emergenza per i registi”. Sono 108 i filmmaker aiutati dall'inizio della guerra in Ucraina. La Coalizione e il Fondo si sono subito attivati allo scoppio del conflitto al fine di trovare finanziamenti e donazioni

La coalizione internazionale per i registi a rischio (ICFR) ha istituito il "Fondo di emergenza per i registi”. All'inizio dello scoppio della guerra in Ucraina, la Coalizione e il Fondo si sono attivati immediatamente per trovare finanziamenti e donazioni. Fino a ora sono riusciti ad aiutare 108 filmmaker, questo dal momento dell'istituzione del fondo, nato circa tre settimane fa.

“Il numero di registi che siamo stati in grado di aiutare è significativo”, ha dichiarato Orwa Nyrabia, membro del consiglio dell’ICFR e direttore artistico dell’International Documentary Film Festival Amsterdam. “Ma vorremmo essere in grado di aiutare più colleghi professionisti del cinema nel mezzo di questa terribile guerra.  Per questo abbiamo bisogno di più fondi che siano rapidamente disponibili. Al momento gli aiuti stanno rallentando poiché non tutti i nostri sostenitori stanno riuscendo a far fronte all’emergenza velocemente come speravamo”.

L’International Coalition for Filmmakers at Risk è stata fondata dall’International Documentary Film Festival di Amsterdam, dall’International Film Festival di Rotterdam e dalla European Film Academy. I partner strategici dell’ICFR sono Asia Pacific Screen Academy, Documentary Organization of Canada, Federation of European Screen Directors (FERA), Federation of Screenwriters in Europe (FSE), International Film Festival and Forum on Human Rights Geneva, MOIN Film Fund Hamburg Schleswig-Holstein, MOOOV Film Festival, Movies that Matter, One World Festival, Sundance Institute e Sydney Film Festival.

Come vengono sostenuti i registi

Il fondo sostiene i cineasti con piccole sovvenzioni per aiutarli nelle spese di trasferimento temporaneo, in quelle legali e amministrative, per esempio per richiedere il visto. Anche le spese per i beni di prima necessità vengono contemplate nelle sovvenzioni del fondo.

Le sovvenzioni sono di 500, 1000 oppure 1500 euro, a seconda dei casi e delle necessità.
Il sostegno ai registi a rischio si applica in automatico a tutti i cineasti ucraini che si trovano in Ucraina in questo momento, così come a molti registi russi e bielorussi che sono dichiaratamente e apertamente contrari alla guerra.

Le sovvenzioni arrivano facendo pressione sulla comunità cinematografica internazionale: la coalizione internazionale per i registi a rischio (ICFR) sollecita i professionisti della settima arte e le organizzazioni del cinema di tutto il mondo perché si uniscano a loro per sostenere i colleghi in questo difficile periodo.

approfondimento

Gli Scorpions cambiano il testo di Wind of Change per l'Ucraina

I contributi finanziari finora ricevuti

Finora i contributi finanziari a questo fondo di emergenza sono stati promessi da La Scam (Société civile del auteurs multimédia), Netherlands Film Fund, gli enti tedeschi di finanziamento cinematografico Filmförderungsanstalt FFA, FilmFernsehFonds Bayern, Film- und Medienstiftung NRW, HessenFilm und Medien, Medienboard Berlin-Brandenburg, MFG – Medien- und Filmgesellschaft Baden-Württemberg, Mitteldeutsche Medienförderung, MOIN Filmförderung Hamburg Schleswig-Holstein e MV Filmförderung, nordmedia – Film- und Mediengesellschaft Niedersachsen/Bremen.
Ci sono anche molte donazioni che arrivano da privati, in maniera individuale.

Il fondo ha ricevuto sostegno pubblicitario da Screen International, Business Doc Europe, The Verdict e Deadline Hollywood. La pubblicità e l'aiuto promozionale sulle testate giornalistiche e sui siti web del settore stanno contribuendo ad aiutare la raccolta fondi.

approfondimento

Luca Bizzarri sarà la voce di Zelensky in Servitore del popolo

Spettacolo: Per te