Adrien Brody ha svelato di non riuscire a guardare Il Pianista

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L'attore newyorchese, recentemente apparso nella serie Succession, è tornato a parlare del ruolo più importante della sua carriera che gli è costato caro a livello fisico e mentale

Nessuna discussione sui progetti attuali e futuri di Adrien Brody può prescindere dal ricordo di quella che probabilmente resterà l'interpretazione più significativa della sua pur lunga e brillante carriera, ossia quella di Władysław Szpilman, lo struggente protagonista de Il Pianista, pellicola pluripremiata del 2002 diretta da Roman Polański, per la quale l'attore ottenne il premio Oscar, il César e numerosi altri riconoscimenti.
Brody, che ha in cantiere numerosi progetti per il prossimo futuro, ha ribadito ai giornalisti che tornare a parlare de Il Pianista è per lui un'esperienza molto dolorosa che gli ricorda i momenti difficili della lavorazione del film che, ammette, non riesce neppure a riguardare.

Il Pianista, un'esperienza di deprivazione totale

La gratitudine di Adrien Brody per la notorietà e la fama derivata dall'aver interpretato il personaggio principale nell'epopea di guerra di Roman Polański non basta, tutt'oggi, all'apprezzato attore americano per seppellire i ricordi dolorosi legati alla difficile lavorazione del film.

È noto, infatti che Brody, per calarsi al meglio nella parte, decise di affrontare numerosi cambiamenti nella sua vita personale, e la perdita di peso, che lo portò a pesare appena cinquantanove chili, davvero pochi per la sua corporatura, fu solo uno di essi.
L'attore, che aveva raccontato in un'intervista dell'epoca di aver sperimentato la condizione di deprivazione fisica ed emotiva per avvicinarsi a ciò che sentiva il suo personaggio, ha confessato di non riuscire a riguardare quel film che pure ha determinato buona parte del suo successo poiché il ricordo di quella stagione è ancora troppo gravoso.

Brody ha aggiunto di non riuscire neppure a pensare ai sacrifici che sperimentò all'epoca delle riprese. Alla dieta drastica, che in sei settimane comportò una perdita di peso di tredici chili, si aggiunse la scelta di lasciare la sua ragazza dell'epoca, di vendere la sua casa e la sua auto per partire in Europa con sole due valigie. Accompagnato da una tastiera portatile, sulla quale imparò davvero a suonare il piano esercitandosi per quattro ore al giorno, Brody sperimentò una concreta condizione di deprivazione percepibile nella sua impeccabile recitazione.

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I progetti futuri di Adrien Brody

Per quanto doloroso, Il Pianista resterà sempre un momento fondamentale della carriera del quarantottenne interprete newyorchese che a quell'esperienza collega traumi emotivi e perdite professionali. A causa della sua salute precaria, dopo quel film fu costretto a rinunciare alla possibilità di recitare ne L'alba della libertà di Werner Herzog ma in generale, l'alterazione di metabolismo sperimentata, lo hanno portato ad avere molti altri problemi fisici legati alla sua autostima.
Nonostante la fama planetaria derivata da Il Pianista, Brody ha sempre cercato di tenersi lontano dalle luci della ribalta scegliendo per sé ruoli che lo tenessero al riparo da un successo troppo facile. Recentemente apparso nell'ultima stagione di Succession, show HBO in onda su Sky, l'attore è atteso prossimamente nell'action Ghosted con Chris Evans, nel thriller See How They Run di Tom George con cast all star, nella serie tv HBO Winning Time: The Rise of the Lakers Dinasty, nonché nel prossimo film di Wes Anderson Asteroid City.

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