Ryan Reynolds racconta la peggior esperienza come attore

Cinema

L'attore hollywoodiano, impegnato con le interviste legate alla promozione del suo ultimo film, è tornato su un episodio dei suoi esordi che ha segnato la sua carriera di interprete

È un ottimo momento per Ryan Reynolds, l'attore canadese naturalizzato statunitense, in questi giorni protagonista dello streaming con la pellicola prodotta da Netflix “Red Notice”.

Il film di Rawson Marshall Thurber, che già deteneva diversi primati - tra cui quello di prodotto più costoso tra quelli realizzati dal colosso di streaming - è ad oggi uno dei maggiori successi in termini di visualizzazioni della piattaforma, numeri che hanno contribuito ad accendere dei riflettori ancor più luminosi sul trio di star della storia: Godot-Johnson-Raynolds. Quest'ultimo, impegnato nel giro di interviste legate al film, ha concesso ai giornalisti qualche divagazione sugli inizi della sua significativa carriera.

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L'episodio sul set di una sit-com

Il recente picco di popolarità dovuto al gran numero di spettatori che hanno visto “Red Notice” in streaming nelle ultime settimane (il film ha debuttato su Netflix lo scorso 12 novembre ed è visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick), ha dato occasione a Ryan Reynolds di tornare su quelle fasi della giovinezza in cui la sua carriera stentava a decollare.

L'attore che ha conquistato il pubblico con la sua partecipazione a pellicole di successo appartenenti a generi molto diversi come “Lanterna Verde”, “Buried - Sepolto” e “Deadpool”, per citarne alcuni, ha confessato che la sua posizione è frutto di un percorso non sempre semplice. Tra le peggiori avventure che gli sono capitate da quando ha iniziato a fare l'attore c'è senz'altro la partecipazione ad una sit-com quando aveva circa diciotto o diciannove anni. Reynolds racconta che fu chiamato a prendere parte all'episodio pilota dello show che però fu completamente riscritto prima di arrivare al pubblico. Agli attori presenti sul set (lui compreso) fu chiesto, dunque, di improvvisare, un vero incubo per qualunque professionista, figuriamoci per un ragazzo. Reynolds che ha da poco compiuto quarantacinque anni e può vantare oggi una solida esperienza, continua a ricordare con terrore quell'esperienza che lo ha segnato al punto da essere ancora presente nei suoi racconti.

Nel 2022 un film di fantascienza

Nelle interviste c'è, naturalmente, spazio per discutere del suo ultimo personaggio, l'affascinante ladro di pezzi d'arte Nolan Booth, con cui l'attore ha ribadito di non avere nulla in comune. Diversa la sensazione, invece, per l'interpretazione del protagonista di “The Adam Project”, film diretto da Shawn Levy e che uscirà nel 2022. Nella pellicola di fantascienza Reynolds veste i panni di un uomo che riesce a tornare indietro nel tempo con l'obiettivo di provare a fermare una catastrofe che comprometterà l'integrità del pianeta Terra.

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