Home Sweet Home Alone, il trailer del reboot di Mamma ho perso l’aereo con i nuovi cattivi

Cinema

Camilla Sernagiotto

L'attesissimo reboot del capostipite della serie dei film di Mamma ho perso l'aereo arriverà il 12 novembre su Disney+ (visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick). È uscito in queste ore un nuovo video che anticipa ciò che vedremo in questa versione più inclusiva e più moderna di un cult movie tra i più visti di sempre. Ed ecco i nuovi villain, molto diversi da quelli originali (finalmente una donna!)

L'attesa si taglia con il coltello, anche se il coltello è forse l’unica delle armi letalmente divertenti che non vedremo in mano al protagonista Max: stiamo parlando dell'arrivo dell'attesissimo reboot del capostipite della serie dei film di Mamma ho perso l'aereo, il nuovo Home Sweet Home Alone che uscirà il 12 novembre su Disney+ (visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick).

Per ingannare l'attesa, Disney ha appena pubblicato un nuovo trailer del film in cui  a cogliere il testimone di Kevin è stavolta Max.

Il grande classico delle feste torna con un nuovo super coinvolgente atto, rivelandosi un reboot in salsa moderna assai interessante non solo sul piano dell’entertainment nudo e crudo ma anche per alcuni dettagli non trascurabili, oggi come oggi: più inclusività e diversità, a più livelli. Ma ne parleremo più avanti, nei prossimi paragrafi.

Potete guardare il nuovo trailer ufficiale del film “Home Sweet Home Alone”, rilasciato da 20th Century Studios, nel video che trovate in alto, in testa a questo articolo.

Il film

Home Sweet Home Alone – Mamma, ho perso l’aereo vede nel cast Ellie Kemper, Rob Delaney, Archie Yates, Aisling Bea, Kenan Thompson, Tim Simons, Pete Holmes, Devin Ratray, Ally Maki e Chris Parnell.

 

La pellicola è diretta da Dan Mazer e si basa su una sceneggiatura di Mikey Day & Streeter Seidell (che spesso lavorano in coppia, specialmente per alcuni grossi progetti targati Disney. Firmati a quattro mani proprio da questo duo ci saranno anche gli script della versione live-action di “Inspector Gadget”, attualmente il pre-produzione, e del remake di “SpaceCamp”, già pianificato tra le prossime produzioni di Walt Disney Pictures).

Questa nuova storia mixa e remixa commedia, azione, suspense e trick esilaranti (tracobbetti, per dirla con i Goonies) ai danni della coppia di rapinatori di questa new version. Si basa su una sceneggiatura diversa da quella del film originale, quell’Home Alone del 1990 diretto da Chris Columbus.
Il capostipite della saga è stato scritto da John Hughes, il leggendario e purtroppo compianto regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, scomparso all’età di 59 a causa di un attacco cardiaco. 
Tra i massimi esponenti del sottogenere "commedia a stelle e strisce per famiglie", Hughes è stato non solo lo sceneggiatore di “Mamma, ho perso l’aereo” (e di tanti altri blockbuster, come “Beethoven”, “Dennis la minaccia”, “Miracolo nella 34ª strada”, “La carica dei 101 - Questa volta la magia è vera”, “Flubber - Un professore tra le nuvole”, tra gli altri) ma anche il produttore di quel film diventato immediatamente un cult, consacrando a divo l'allora giovanissimo Macaulay Culkin.


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Home Sweet Home Alone, trailer del reboot di “Mamma, ho perso l'aereo"

La trama

Racconta la storia di Max Mercer, un ragazzino dispettoso e molto ma molto intelligente che viene lasciato a casa dalla famiglia, partita per le vacanze alla volta del Giappone.


Mentre Max è in casa da solo, una coppia di marito e moglie che tenta di recuperare un cimelio di valore (inestimabile) metterà gli occhi proprio sull'abitazione della famiglia di Max. Sarà il piccolo di casa ad auto-eleggersi custode e protettore della sua Home Sweet Home messa a titolo, quella casa dolce casa che si rivelerà invece molto amara per i ladri di questo nuovo capitolo…
Max cercherà con ogni forza e qualsiasi stratagemma immaginabile di ostacolare le intenzioni di quei due malviventi, cercando di tenerli fuori dalle mura domestiche. Il tutto con contorno di numeri, scherzi, trabocchetti e trovate tanto geniali quanto esilaranti.

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Maggiore inclusività

In tempi in cui l'inclusività non è più un valore aggiunto ma semmai qualcosa di necessario, la conditio sine qua non si vada sullo schermo (e si vada da qualsiasi parte), anche il reboot di “Mamma, ho perso l’aereo” ha scelto di abbracciare una maggiore diversità.

“Home Sweet Home Alone” ha infatti un protagonista ben diverso da quel biondino con occhi azzurri che Hollywood pretendeva sui propri schermi nel 1990 (sì, parliamo di Macaulay Culkin).
 
L’eroe protagonista è stavolta Archie Yates, l'attore bambino britannico sovrappeso che abbiamo già visto nel ruolo di Yorki in “Jojo Rabbit” (2019), interpretazione per la quale ha ricevuto una nomination ai Critics' Choice Movie Awards.
 
Con più chili rispetto a quelli che una forma fisica salutare per un bambino della sua età (ha 12 anni) richiederebbe, diciamocelo, e con gli occhiali da vista dalla montatura pesante, con i capelli neri e le orecchie leggermente a sventola, Archie Yates sfoggia un aspetto lungi dall'essere quello che nei Nineties era richiesto sui set di pellicole di questo calibro.

 

Oltre a sfoggiare questo nuovo aspetto - che si inserisce in un orientamento più inclusivo e politically correct - Archie sfoggia anche un’incredibile simpatia. Già gliel'avevamo notata quando interpretava il migliore amico di Jojo nel film scritto e diretto da Taika Waititi nel 2019 (vincitore del Premio Oscar e del Premio BAFTA, entrambi per la miglior sceneggiatura non originale), ma adesso quella simpatia è la vera protagonista del reboot di “Home Alone”.

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Due cattivi diversi rispetto all’originale, specialmente una cattiva…

Lodevole è anche un altro punto: in questo reboot si registrano più "quote rosa" per quanto riguarda i villain, motivo per cui parliamo di maggiore diversità, inclusività e anche di più parità di genere.


In “Home Sweet Home Alone” la coppia di ladri che vuole mettere a segno un furto nella casa del protagonista è composta da un uomo e da una donna, a differenza dei rapinatori dell'originale (interpretati da Joe Pesci e Daniel Stern).

 

Hollywood ci ha insegnato che una signora tale deve essere, anche sul grande schermo. Salvo rare eccezioni, sono pochissime le donne che interpretano un ruolo da antagonista, nel senso di rapinatrici, ladre… farabutte insomma.

Se non si parla di ammalianti vamp e femme fatale dedite a colpi grossi, il gentil sesso è scartato a priori ai provini per le parti di rapinatori, ladri, scassinatori, borseggiatori e cattivoni di basso rango, diciamo.

 

I pochi casi di villain femminili (senza sensualità annessa) si contano sulle dita di una mano e per alcuni ruoli da cattiva sono state scritturate attrici donne più perché sembravano attori uomini. Un esempio? Ciò che è successo alla compianta Anne Ramsey, la mitica interprete statunitense che si è calata nei panni dell'altrettanto mitica Mamma Fratelli, la cattivissima madre della Banda Fratelli ne I Goonies. Così poco femminile da essere doppiata nell’edizione italiana del film da un uomo, Vittorio Stagni.


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I nuovi villain non stereotipati

Gli antagonisti di “Home Sweet Home Alone” sono gli statunitensi Rob Delaney ed Ellie Kemper (la Erin Hannon della sitcom “The Office”). E quest'ultima non è certo stata scritturata perché le sue sembianze e la sua voce assomiglino più a quelle di un uomo, anzi. Lo stessa dicasi per il fattore femme fatale: Ellie Kemper è ben lungi dall'essere una vamp tanto quanto il protagonista Archie Yates è lontano dall'essere il belloccio hollywoodiano.  
Un film che salutiamo con entusiasmo perché spazza via stereotipi di genere, e con genere intendiamo anche genere cinematografico.

 

Il trailer stesso sottolinea come questo nuovo film spazzi via come neve dal vialetto (rimanendo in tema film di Natale) tanti dei luoghi comuni, delle tipizzazioni e degli stereotipi.
“Not your typical kid” recita una voce fuori campo mentre leggiamo questa scritta anche in sovrimpressione (che significa “non il tuo tipico bambino”).
E poi “not your typical burglars”, ossia non i tuoi tipici scassinatori.

Not your typical stereotypes, non i tuoi tipici stereotipi, aggiungiamo noi. 

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