È stato diffuso un nuovo video che anticipa ciò che vedremo nell'attesissima pellicola del regista dell’acclamato “Lo chiamavano Jeeg Robot”. Presentata in concorso alla 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, arriverà nelle sale il 28 ottobre. Ecco tante nuove scene mai viste prima, ricche di suspense, azione, colpi di scena e recensioni entusiastiche da parte di molte testate giornalistiche
È uscito un nuovo trailer ufficiale di “Freaks Out”, l'attesissima pellicola diretta da Gabriele Mainetti che, dopo essere stata presentata in concorso alla 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, arriverà nelle sale il 28 ottobre.
Il regista romano a cui si deve l’acclamato “Lo chiamavano Jeeg Robot”, il film uscito nel 2015 che ha fatto guadagnare al giovane cineasta una pioggia scrosciante di riconoscimenti (da svariati David di Donatello, tra cui quello al miglior regista esordiente, ai Nastri d’argento - come anche qui quello al miglior regista esordiente - fino al Globo d’oro e al Ciak d'oro, tra gli altri) torna a far parlare di sé in maniera a dir poco entusiastica.
E infatti questo nuovo trailer di “Freaks Out” rende protagoniste non soltanto le immagini della sua seconda prova registica ma anche l'accoglienza super calorosa che questa sta raccogliendo, prima ancora dell'uscita ufficiale nelle sale cinematografiche.
Nel filmato vengono mostrate scene inedite alternate a recensioni recenti del film. Una delle quali, quella di Vanity Fair, recita: "Il grande blockbuster che il nostro paese non aveva ancora avuto".
Condiviso sui canali ufficiali di 01 Distribution, questa nuova versione del trailer aumenta non di poco l’hype.
Da quell’ormai lontano 8 settembre, giorno in cui la seconda opera di Gabriele Mainetti è stata presentata in gara al lido di Venezia, il suo titolo è sulla bocca di tutti.
Il video che anticipa ciò che vedremo a partire dal 28 ottobre è ricco di scene inedite che fanno dell'azione e della suspense due delle grandi protagoniste.
Potete guardare il trailer ufficiale di “Freaks Out” nel video che trovate in alto, in testa a questo articolo.
Il film
“Freaks Out” ha come protagonisti Claudio Santamaria, Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto e Giancarlo Martini.
Racconta la storia di quattro cosiddetti “fenomeni da baraccone”, un quartetto di circensi considerati scherzi della natura che attraversano Roma nel bel mezzo dell'occupazione nazista.
Trattandosi di personaggi dotati di poteri straordinari, attireranno l'attenzione di un gerarca tedesco. Quest'ultimo intende infatti creare per Hitler un esercito di superuomini, motivo per cui vuole arruolare i quattro.
"Roma, 1943: Matilde, Cencio, Fulvio e Mario vivono come fratelli nel circo di Israel. Quando Israel scompare misteriosamente, i quattro ‘fenomeni da baraccone’ restano soli nella città occupata dai nazisti. Qualcuno però ha messo gli occhi su di loro, con un piano che potrebbe cambiare i loro destini... e il corso della Storia”, così recita la sinossi ufficiale del film.
Una pellicola che mescola più generi cinematografici, shakerando il filone dell’avventura con quello fantastico e quello storico. Oltre ai quattro protagonisti (Matilde, Cencio, Fulvio e Mario), co-protagonista è anche a Roma. La capitale viene qui colta nel 1943, in piena Seconda Guerra Mmondiale e nel bel mezzo dell’occupazione dei nazisti.
“Si dice che il secondo film sia il più difficile da realizzare, soprattutto quando il primo ha generato un riscontro positivo. Non sarà facile soddisfare le aspettative ora che l’asticella si è alzata ulteriormente. Come nella precedente esperienza faremo del nostro meglio per fare di più di quello che potremmo permetterci. Alla fine l’approccio produttivo sarà com’è stato con Jeeg… solo su una scala più grande”, ha dichiarato la società Goon Films, che produce il film assieme a Lucky Red e Rai Cinema in coproduzione con una società belga, GapBusters.
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La produzione
Benché “Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un artista”, per citare Caparezza - che questa sera sarà ospite a Stories nella nuova puntata del ciclo di interviste dedicate ai protagonisti dello spettacolo, con il vicedirettore di Sky Tg 24 Omar Schillaci - ma anche per citare la Goon Film che produce “Freaks Out”, questa seconda fatica cinematografica di Gabriele Mainetti sembra non disattendere le attese dopo il successo del suo esordio dietro la cinepresa, “Lo chiamavano Jeeg Robot”.
A differenza del suo debutto al cinema, questa volta il regista romano si è occupato anche della sceneggiatura, insieme a Nicola Guaglianone (già al lavoro per “Lo chiamavano Jeeg Robot” insieme al fumettista e sceneggiatore Menotti).
Gabriele Mainetti si è occupato in prima persona anche delle musiche, assieme a Michele Braga. È stato durante il periodo del lockdown imposto a causa della pandemia che Gabriele Mainetti ha composto le musiche del film, incominciando poi le registrazioni a settembre.
Il budget del film è stato di 12 milioni e 940 mila euro.
Secondo le parole dello stesso regista, si tratta di un “film corale, ambientato a Roma" con cui il cineasta prosegue nella sua ricerca formale incominciata nelle sue opere precedenti. Mainetti ha definito “Freaks Out” una sfida. Da cui, per adesso, sta uscendo assolutamente vincente.
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Il Leoncino d’oro a Venezia
Presentato in concorso alla 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, “Freaks Out” è stato insignito del Leoncino d’Oro.
“Un'imprevedibile atmosfera conquista lo spettatore proiettandolo in un mondo tanto spettacolare quanto catastrofico. Tra tendoni da circo e campi da guerra, quattro protagonisti, nella loro diversità, esprimono la necessità di essere umani. Un'opera innovativa e coraggiosa, che racchiude in una grande avventura fra sogno e realtà, tutto l'amore per il cinema”, queste le motivazioni ufficiali della Giuria che ha assegnato a “Freaks Out” il Leoncino d’Oro 2021.
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La nostra recensione a Venezia
Ed ecco la nostra recensione del film presentato in concorso a Venezia, nelle parole del nostro inviato Paolo Nizza.
“Il film racconta l’odissea di un quartetto diversamente umano. Insomma una sorta di Fantastici Quattro, però all’italiana. Quindi mutanti nostrani, traboccanti di tutti i vizi, ma pure le virtù che ci contraddistinguono, ‘supereroi alla vaccinara’ con tante macchie e molte paure e per questo assolutamente adorabili, con coraggio e probabilmente un filo di incoscienza. Mainetti ambienta la pellicola dopo l’8 settembre del 1943. Pietro Badoglio ha appena firmato l’armistizio di Cassibile. E basta ricordarsi di un film come ‘I due Marescialli’ con Totò e Vittorio De Sica, quanto sia complicato tradurre immagini e magari rappresentare, soprattutto ironizzare su quel momento storico, talmente confuso e tragico. L’idea vincente è filtrare la tragedia attraverso il circo. Per citare Fellini ‘Il cinema è come una vecchia puttana, come il circo e il varietà, e sa come dare molte forme di piacere’. Se Tod Browning con il capolavoro Freaks aveva scandalizzato Hollywood, Gabriele Mainetti dimostra di apprezzare e amare alla follia i suoi “mostri”, ha scritto il nostro inviato a Venezia, Paolo Nizza.
Potete leggere l'intera recensione del film “Freaks Out” a questo link.