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Quentin Tarantino svela i libri preferiti e vuole trasformare un altro suo film in romanzo

Cinema

Camilla Sernagiotto

©Getty

Dopo aver trasformato la sua pellicola C'era una volta a... Hollywood in un romanzo fresco di stampa, il regista ha rivelato che vuole trasformare in libro un altro dei suoi titoli cinematografici. E spoilera i suoi gusti letterari, consigliando alcuni titoli che - guarda caso - sono proprio romanzi tratti da sceneggiature. Ecco i consigli di lettura per l'estate che arrivano direttamente da uno dei più rinomati maestri dell'entertainment dei giorni nostri

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Oramai Quentin Tarantino è tutto lui e la letteratura, come dimostra il suo ultimo progetto e come forse dimostrerà pure il prossimo: dopo aver trasformato la sua pellicola C'era una volta a... Hollywood in un romanzo fresco di stampa, il regista (e romanziere) ha appena rivelato che gli piacerebbe trasformare in libro pure un altro dei suoi titoli cinematografici.

Il maestro di Pulp Fiction, Le iene, Kill Bill e via dicendo l'ha dichiarato ai microfoni del podcast The Bigger Picture, come ha riportato anche IndieWire.

Nell'intervista concessa, il mitico regista ha parlato del rapporto tra cinema e letteratura, ma non nel solito modo: siamo abituati a libri che vengono adattati per lo schermo, non al contrario. Eppure Tarantino non si smentisce mai e sdogana proprio questa inversione di marcia.


Il suo esordio in libreria con il romanzo tratto dal suo film l'ha entusiasmato talmente tanto da spingerlo a pensare già a una prossima operazione del genere.
Oltre a spoilerare questa sua intenzione (che i fan sperano si traduca davvero in un potenziale Pulp Fiction, Le iene o Jackie Brown cartaceo), ha parlato dei suoi gusti letterari. E per ogni titolo di romanzo che consiglia, ci troviamo di fronte alla stessa operazione da lui intrapresa con il suo C'era una volta a... Hollywood cartaceo.

Sono infatti tutti romanzi che hanno un legame profondo con il cinema, tratti da sceneggiature e soggetti pensati per il grande schermo.
Se volete dei consigli di lettura da cogliere al balzo sotto l'ombrellone quest'estate, ecco quelli che arrivano da uno dei più grandi maestri dell'intrattenimento dei nostri tempi. Una voce autorevole in materia di entertainment (sia incorniciato da uno schermo sia incorniciato da un bordo pagina).

I libri preferiti di Quentin Tarantino

Quasi tutti i titoli cui ha accennato il regista hanno un legame profondo con la settima arte.
Interpellato nell'ambito del podcast The Bigger Picture, Tarantino ha parlato dei romanzi che più lo hanno ispirato durante la sua vita e durante la sua carriera.
Tra i titoli che regista il custodisce in pole position (e in pulp position, rimanendo in tema tarantiniano) ci sono 9/30/55 e Eyewitness.
Si tratta di due opere del romanziere preferito da Quentin, ossia John Minam.

9/30/55 si basa su una sceneggiatura scritta da James Bridges che narra la storia di uno studente universitario rimasto profondamente colpito dalla scomparsa di James Dean, il suo idolo in terra. Il titolo del libro si riferisce proprio alla data della morte dell'attore, avvenuta il 30 settembre del 1955 (il formato della data messa a titolo è quello statunitense, che antepone il mese al giorno e all'anno).

Eyewitness, sempre di John Minam, è anch'esso un adattamento di un soggetto cinematografico, quello di Steve Tesich per la pellicola omonima diretta da Peter Yates nel 1981 con protagonisti William Hurt, Sigourney Weaver e Christopher Plummer.

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Anche "The Omen" e "The Moviegoer"

Altri due romanzi che Quentin Tarantino consiglia di leggere sono "The Omen" e "The Moviegoer".

Il primo è di David Seltzer e il regista ne parla in questi termini: "Un romanzo scritto talmente bene che molti credono sia stato il film a essere tratto dal libro e non viceversa".

L'unico libro che non è ispirato a una pellicola tra quelli nominati da Quentin Tarantino è The Moviegoer di Walker Percy (ma la parola movie compare nel titolo e non solo in quello: il cinema è qui parte integrante della trama).

Questo romanzo, insignito del prestigioso National Book Award, narra la storia di John "Binx" Bolling, un agente di cambio di New Orleans la cui vita è a dir poco complicata. Veterano della guerra del Vietnam, è un appassionato di cinema, quindi i film pure in questo caso sono molto presenti.
In più l'illustre collega di Tarantino, il regista Terrence Malick, aveva tentato di trasporre The Moviegoer sul grande schermo, scrivendone pure la sceneggiatura. L'uragano Katrina l'aveva però poi spinto ad abbandonare quel progetto.

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