Da" Mondocane" con Alessandro Borghi a "Mother Lode" di Matteo Tortone, ecco le opere prime protagoniste della 36.ma edizione della sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell’ambito della 78. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia
La Settimana Internazionale della Critica (SIC) è una sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell’ambito della78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della biennale di Venezia (1–11 settembre 2021) e composta da una selezione di sette opere prime in concorso e due eventi speciali, tutti presentati in anteprima mondiale. La selezione è curata dalla Delegata Generale della SIC Beatrice Fiorentino con i membri della commissione di selezione Enrico Azzano, Paola Casella, Simone Emiliani, Roberto Manassero.
I FILM IN CONCORSO
ELES TRANSPORTAN A MORTE | THEY CARRY DEATH di Helena Girón e Samuel M. Delgado. Spagna, Colombia, 2021.
1492: un anno cruciale. Il Vecchio Mondo al capolinea. Il Nuovo Mondo da conquistare (con la Storia ancora damscrivere). Le caravelle di Colombo fanno da sfondo a due erranze: un gruppo di uomini in fuga dalla morte; una donna con l’urgenza di restituire il corpo della sorella defunta alla Terra. Un film sorprendentemente attuale. Spirituale e terreno. Pittorico e politico. Ipnotico e sensoriale.
ELTÖRÖLNI FRANKOT | ERASING FRANK di Gábor Fabricius. Ungheria
Un esordio potente, energico e rabbioso, sospeso tra realismo e onirismo in una tradizione di racconto che abbraccia in un solo gesto Tarr, Nemes, Serebrennikov (e molto ancora). Una parabola universale in continuo movimento, capace di registrare, a partire dallo scontro fra un musicista punk e il regime ungherese dei primi anni ‘80, i dubbi e lo spaesamento di intere generazioni di giovani. Fuori dal tempo. Contro le repressioni. Contro le dittature. Contro il silenzio. Oggi come ieri: siamo tutti Frank
MONDOCANE | DOGWORLD di Alessandro Celli. Italia
Una Taranto ferita e distopica le cui coordinate sono riscritte secondo i canoni del cinema di genere, con lo sguardo puntato a un vasto universo cinematografico che mette insieme John Carpenter e Sergio Martino, Il signore delle mosche e Waterworld, la disperazione e la speranza, l’Ilva e la crisi ambientale globale. Un film che parla a tutti, come nella migliore tradizione del nostro cinema “popolare”, capace di intrattenere senza rinunciare alle istanze politiche.
MOTHER LODE
di Matteo Tortone. Francia, Italia, Svizzera
Tra Lima e La Rinconada, città mineraria sulle Ande peruviane, una favola moderna, tragica. Eterna e universale. Un manifesto politico con innesti di realismo magico. Un racconto che travalica le barriere dell’osservazione documentaria per inventare una nuova lingua tra finzione e realtà, ridefinendo le regole dello spazio e del tempo, denunciando le contraddizioni di una società disposta a sacrificare persino la vita sull’altare del Dio denaro
OBKHODNIYE PUTI | DETOURS di Ekaterina Selenkina. Russia, Olanda
Mosca, oggi. Le coordinate urbane della nuova Russia riscritte in un’esplorazione che si appropria di "altri" codici visivi per riconquistare spazi abbandonati o negati: attraverso le immagini di Google Maps di cui si servono i pusher per piazzare la droga sul dark web, quelle sgranate dei cellulari, quelle di un’osservazione diretta, attenta e rigorosa. Realtà fisica e virtuale. Oppressione e controllo. Alienazione. Geometrie che inventano uno spazio filmico assoluto che è al tempo stesso luogo di resistenza politica e di riflessione teorica
A SALAMANDRA | THE SALAMANDRE di Alex Carvalho. Brasile, Francia, Germania
Oltre la dimensione del romance, un seducente mélo in cui attrazione, desiderio e denaro sono usati come armi e i corpi diventano territorio di dominio e reciproca conquista. Un film inaspettatamente politico che vive nei sussulti di un personaggio femminile affamato di vita e di un ragazzo in cerca di futuro: una coppia incendiaria i cui cuori battono estranei alle regole del comune buon senso in un sistema di classi che non perdona
ZALAVA di Arsalan Amiri. Iran, 2021
Una ghost story a tinte noir e mélo ambientata nell’Iran pre-rivoluzione islamica, in un clima di isteria collettiva che rimanda con evidenza a molte follie dell’odierno. Superstizioni religiose, sospetti, il male che si nutre dell’irrazionalità della paura. Un film che scava nel passato in cerca di risposte sul presente, innescando un imprevedibile corto circuito tra Shyamalan e Kiarostami. Un horror politico feroce e carico di tensione
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Venezia 78, annunciata la giuria, da Chloé Zhao a Saverio Costanzo
EVENTO SPECIALE - FILM D’APERTURA DELLA SETTIMANA DELLA CRITICA
KARMALINK di Jake Wachtel. Cambogia, USA,
Un film sulla memoria, sulla coscienza collettiva e sull’avidità del pensiero occidentale. Una storia di legami, di amicizia, di sogni (e di karma) che va oltre l’omaggio a tanto cinema statunitense degli anni ‘80 e ‘90, per aprirsi a un immaginario a cavallo tra due visioni, due approcci opposti alla vita. Un film di fantascienza buddista, visivamente spettacolare, che mette in guardia dai rischi di un mondo ipertecnologico, consumista, sempre più connesso
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Venezia 2021, "Madres Paralelas" di Almodovar aprirà il 78° Festival
EVENTO SPECIALE - FILM DI CHIUSURA
LA DERNIÈRE SÉANCE | THE LAST CHAPTER di Gianluca Matarrese. Italia, Francia
Una confessione intima e audace, la conversazione a due tra il regista e il suo amante, un gioco di dominio e sottomissione che passa attraverso l’universo del bondage, i traumi dell’AIDS e anche la teoria delle immagini. L’essere umano è osservato al di là del principio di piacere, aprendosi a interrogativi universali scanditi da pulsioni di vita e di morte. Un percorso di sofferta complicità in cui si riscrive l’eterna dualità tra Eros e Thanatos.
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Spencer, il biopic su Lady Diana sarà in concorso a Venezia 78
I PREMI DELLA SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA
I sette lungometraggi in concorso alla 36. Settimana Internazionale della Critica concorrono a un premio principale
del valore di € 5.000:
● Gran Premio Settimana Internazionale della Critica, assegnato da una giuria internazionale al miglior film in
concorso. La giuria sarà composta da Claudio Cupellini, Vanja Kaludjercic e Sandrine Marques.
Inoltre, i film della sezione concorrono all’assegnazione dei seguenti riconoscimenti:
● Premio Circolo del Cinema di Verona, assegnato da una giuria composta da soci under 35 del Circolo di
Verona e destinato al film più innovativo della sezione.
● Premio Mario Serandrei – Hotel Saturnia per il Miglior Contributo Tecnico, sponsorizzato dall’Hotel Saturnia
di Venezia e assegnato da un’apposita commissione di esperti. La giuria sarà composta da Massimo Causo,
Adriano De Grandis e Silvana Silvestri.
Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”
I film della SIC, come tutte le opere prime di lungometraggio presentate nelle diverse sezioni competitive della
Mostra (Selezione Ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele), concorrono all’assegnazione del Leone del Futuro –
Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”. Una Giuria Internazionale composta da un massimo di 5
personalità del cinema e della cultura di diversi Paesi, tra i quali un produttore, assegnerà senza possibilità di exaequo
un premio di 100.000 USD, mes
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"Dune" di Denis Villeneuve sarà presentato al Festival di Venezia
SIC@SIC - Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica
La sesta edizione di SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica) propone una selezione competitiva di sette cortometraggi di autori italiani non ancora approdati al lungometraggio, e due eventi speciali fuori concorso. I cortometraggi vengono programmati all’interno della 36. Settimana Internazionale della Critica. La selezione è curata dalla Delegata Generale Beatrice Fiorentino con i membri della commissione di selezione Enrico Azzano, Paola Casella, Simone Emiliani e Roberto Manassero. Il programma nasce dalla sinergia fra il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) e Istituto Luce-Cinecittà, ed è una delle iniziative per il supporto allo sviluppo del nuovo cinema italiano e per la promozione dei giovani autori.
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Serena Rossi madrina della Mostra del cinema di Venezia 2021
Le parole di Franco Montini, Presidente Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani
"Il cinema ha vissuto la stagione più drammatica e complicata della sua storia più che centenaria. La normalità è ancora qualcosa da riconquistare e le difficoltà e i problemi derivati dalla pandemia, dal lockdown, dalla prolungata chiusura delle sale cinematografiche non sono stati del tutto risolti e continuano a penalizzare il settore. La realtà che stiamo vivendo rende pertanto ancora più necessario lo svolgimento di un festival prestigioso come la Mostra del cinema di Venezia, una kermesse in grado di riaccendere le luci sul settore, sollecitare la curiosità del pubblico, offrire l’occasione per riappropriarci, con le dovute, necessarie precauzioni, di una socialità a lungo negata. In questi ultimi mesi, alla ripresa dell’attività delle sale cinematografiche non ha finora corrisposto una presenza di pubblico nella misura auspicata. Certamente colpa dell’estate e del meraviglioso sole italiano, di un’offerta priva di titoli di immediato richiamo, ma presumibilmente anche di paure, resistenze e timori, che benché immotivati, perché i cinema hanno dimostrato di essere fra i luoghi più protetti e sicuri dal punto di vista sanitario, hanno frenato la partecipazione del pubblico. In questo senso, la Mostra di Venezia può aiutare a superare le residue preoccupazioni. L’augurio e l’auspicio è che, come già avvenuto nel 2020, in una situazione che era ancora più complicata dal punto di vista sanitario, anche quest’anno la Biennale Cinema dimostri quanto sia entusiasmante ritrovarsi insieme per godere della bellezza e della cultura.. "
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Mostra del Cinema, Leone d'oro alla carriera a Roberto Benigni
Le parole di Beatrice Fiorentino, Beatric Delegata Generale |dell Settimana Internazionale della Critica
Ripartire dallo sguardo, nell’Anno Uno della pandemia. Dal rapporto tra spettatore e film. Cos’è il cinema oggi? Cosa cerchiamo nelle immagini dopo un’intera stagione trascorsa “a distanza”, privati del contatto fisico, costretti a comunicare attraverso il filtro di piattaforme e devices? Dopo un anno di call, di DAD e di streaming. Di relazioni interrotte, di corpi negati, di festival trasmessi in modalità digitale, dovendo subire la diaspora della comunità cinefila (e non) sotto la minaccia implacabile del virus, ma compiendo anche ogni possibile sforzo per mantenere intatto lo spirito di chi - come noi - è sempre affamato di condivisione e confronto. È stata soprattutto questa la grande sfida: riappropriarci dell’atto della visione in termini teorici e interrogarci. Cos’è il cinema dopo la pandemia? Cosa è cambiato nel nostro sguardo? Come guardiamo oggi? Il corpus della selezione della 36.a Settimana Internazionale della Critica di Venezia porta inevitabilmente addosso i segni delle nostre esperienze recenti. I film scelti assieme alla commissione di selezione - composta da Enrico Azzano, Paola Casella, Simone Emiliani e Roberto Manassero - tra quasi 600 iscritti da oltre 75 paesi (un numero sorprendente rispetto alle aspettative iniziali e al passato), relativizzano il nostro vissuto, ci aiutano a elaborarlo, ci portano a ragionare in termini universali.."