Ecco il video che anticipa le immagini che vedremo nell'attesissimo film che arriverà in sala a partire dal 22 luglio. Tratto dal bestseller autobiografico di Martin Bengtsson, dal titolo “All’ombra di San Siro”, il lungometraggio diretto da Ronnie Sandahl narra una storia di formazione drammatica che ben illustra l'ossessione dei giovani che vogliono entrare nell'industria del calcio. A ogni costo
È uscito il trailer di Tigers, il film diretto da Ronnie Sandahl tratto dal bestseller autobiografico di Martin Bengtsson, dal titolo “All’ombra di San Siro”, che uscirà al cinema a partire dal 22 luglio.
Racconta una storia drammatica che parla dell'ossessione di un ragazzo che arde dal desiderio di entrare nell'industria del calcio. Un desiderio dilagante, un sogno che giace nel cassetto dei più. Eppure questa pellicola analizza come qul mondo non sia affatto bello come molti credono. Anzi.
"Una corsa sulle montagne russe della vita e della morte attraverso la moderna industria del calcio”, per citare le parole introduttive del trailer.
L'attesissima pellicola approderà sui grandi schermi italiani grazie ad Adler Entertainment, diretta da un regista che è già una voce autorevole nel campo dei film biografici di genere sportivo (è proprio di Ronnie Sandahl, per esempio, la sceneggiatura di Borg McEnroe).
Potete vedere il trailer ufficiale del film Tigers nel video in alto, in testa a questo articolo.
La trama
Tigers racconta la storia del calciatore prodigio sedicenne Martin Bengtsson, interpretato sul set dall'attore Erik Enge.
Martin approda in Serie A a Milano, entrando in un mondo sportivo estremamente competitivo e ostile, così pesante da sopportare che il rischio è quello di influire negativamente sulla psiche di chiunque. Ed è proprio quello che accadrà a Bengtsson.
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Un taglio inedito: il mondo del calcio non è tutto rosa e fiori
La storia di Martin Bengtsson è quella che meno si racconta nel mondo del calcio. Tutti hanno il mito del campo e di ciò che la vita su quel campo comporta, ossia soldi, fama, successo e tutto quello che rende estremamente appetibile ai più la carriera sportiva. Ma c'è un lato che molti di quelli che non hanno provato a inserirsi nel mondo calcistico non considerano: il peso della notorietà e la fatica per entrare in un settore dove la competizione fa parte del gioco. La competizione è la regola numero uno, insomma.
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La storia vera di Martin Bengtsson
Nei primi anni del nuovo millennio a Martin Bengtsson, classe 1986, erano interessati Ajax e Chelsea.
Lui scelse però l'Inter e si trasferì a Milano, preso dalla squadra meneghina nel gennaio 2004 per aggregarlo alla formazione Primavera.
Bengtsson però non è riuscito nell'impresa più ardua: reggere il peso della fama.
Per lui, inoltre, inserirsi in quel mondo così competitivo e difficile è stato deleterio. Caduto in uno stato depressivo molto grave, è stato costretto dal destino avverso a un precoce ritiro dal mondo del calcio, a soli 19 anni.
"Sei un calciatore ora", si sente pronunciare dall'attrice che interpreta sua madre in una scena mostrata nel trailer. Una frase detta con estremo orgoglio da chi ancora non sa ciò il proprio figlio dovrà subire.
Nel film, come nella autobiografia di Martin Bengtsson, viene trattato anche il tema poco conosciuto del nonnismo e del bullismo, purtroppo estremamente presenti nel mondo calcistico.
"Talento, tecnica sono tutti secondari a qualcos’altro: una disperazione negli occhi che dice 'preferirei morire piuttosto che fallire'", queste parole pronunciate nel trailer del film Tigers dicono tanto del mondo in cui questa storia drammatica è ambientato.
"Certo che devi essere costato parecchio", dice un collega al nuovo arrivato. "Perché?" chiede lui. "Perché ti detestano già tutti".
Quella che Tigers presenta è una storia che svela il risvolto della medaglia, spiegando a tutti coloro che farebbero qualsiasi cosa pur di poter entrare nell'Olimpo calcistico che in realtà quel mondo non è l'Eden che ci vorrebbero far credere.
"Noi ti abbiamo dato la chance che ogni ragazzo sogna. Non sprecarla in questo modo", si ascolta nel trailer.
Un biopic da guardare per avere consapevolezza di quanto il calcio non sia solo rose e fiori. Anche le spine fanno parte del gioco.