Steven Spielberg torna a lavorare a una sceneggiatura. Non accadeva dal 2001. Indice di come questo sia un film speciale, essendo basato in parte sulla sua vita
Iniziano a circolare informazioni in merito al nuovo film diretto da Steven Spielberg. Una pellicola la cui trama sarà ispirata in parte al proprio vissuto. Particolare attenzione sarà rivolta, a quanto pare, ai suoi anni di crescita in Arizona.
News relative al casting e al titolo diffuse da “Broadwayworld”, che fa riferimento a una casting call relativa alla selezione degli attori coinvolti nel progetto. Non sono da escludere eventuali modifiche ma, ad oggi, il nuovo film di Spielberg ha come titolo “The Fabelmans”.
The Fabelmans, cosa sappiamo
Per il momento il titolo diramato è quello utilizzato nel settore per far riferimento alla pellicola. È bene chiarire, però, come non si abbiano informazioni concrete in merito. Potrebbe trattarsi del titolo effettivo, che giungerà in sala, così come di un semplice titolo provvisorio o di lavorazione. Fatto sta che è la prima volta che il progetto assume un’identità specifica. Ciò è dovuto al fatto che la produzione ha iniziato a trovare i giusti attori per le varie parti. Seth Rogen interpreterà lo zio preferito da Steven Spielberg durante la propria infanzia. I due avevano un ottimo rapporto. Michelle Williams sarà invece la madre del giovane regista, il cui protagonista lo rispecchierà soltanto in parte.
approfondimento
I migliori film da vedere a maggio
Il film non sarà, infatti, una biografia. Paul Dano interpreterà una figura ispirata al padre del regista, che non darà il nome al giovane protagonista. Non vedremo un piccolo Steven sul grande schermo, bensì Sammy. Un nome riportato dalla casting call, alla ricerca di due attori, con età compresa tra i 6 e gli 8 anni e tra i 14 e i 18 anni. Si tratterà di due giovani maschi bianchi, la cui differenza d’età lascia pensare a una trama ben divisa tra due piani temporali.
Steven Spielberg si occuperà della scrittura della pellicola, insieme con Tony Kushner, sceneggiatore con il quale ha già collaborato in passato, lavorando a titoli come “Munich” e “Lincoln”. È importante però che il Premio Oscar torni a lavorare direttamente a uno script. Non è la sua prima volta, di certo, ma ciò non accadeva dal 2001, quando in sala giunse “A.I. – Intelligenza artificiale”.