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La prossima opera di Chloé Zhao? Un film Marvel, in uscita a novembre

Cinema

Giuseppe Pastore

Dopo il trionfo di "Nomadland" agli Oscar, la regista cinese sta completando la postproduzione di "The Eternals", un lavoro completamente diverso dai suoi precedenti. E già pensa al progetto successivo...

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E ora, come dicevano i Monty Python, “qualcosa di completamente diverso”. Consacrata regista del momento con la pioggia di riconoscimenti su Nomadland, dal Leone d'Oro a Venezia fino ai due recentissimi Oscar per miglior film e miglior regia, Chloé Zhao è pronta a cimentarsi in un genere lontano mille miglia dalle sue opere precedenti, lavori indipendenti tra il western e il documentario. Addirittura con il popcorn movie per eccellenza: un film della Marvel.

Covid permettendo, The Eternals uscirà nelle sale americane a novembre. Al momento il film è in fase di postproduzione e montaggio, scrupolosamente seguito da Zhao che non nasconde di essere leggermente work-aholic – forse un modo per non impazzire definitivamente, in questi tempi di noia e pandemia. Per lei rappresenta un enorme cambio di registro dopo i tre film precedenti (Songs My Brothers Taught Me, The Rider e appunto Nomadland), tutti accomunati da una stessa coerenza stilistica e narrativa. Anche l'uso di un cast all-star – da Angelina Jolie a Salma Hayek, da Gemma Chan a Kumail Nanjiani – rende The Eternals molto diverso dai precedenti, in cui abbandonavano i personaggi nella parte di sé stessi. Ma Zhao si stupisce di chi si stupisce: si dichiara grande fan della fantascienza, dei manga e dello stesso MCU (Marvel Cinematic Universe) tanto da essersi auto-candidata a dirigerne un film già da qualche anno. Per esempio, era già stata considerata per Black Widow, il film con Scarlett Johansson e Florence Pugh diretto poi dall'australiana Cate Shortland, prima ancora del successo planetario di Nomadland.

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Alle prese con la sua prima mega-produzione, sarà anche interessante scoprire come Zhao si approccerà alla sfida che tocca a tutti i registi “indipendenti” che sbarcano a Hollywood: mantenere il controllo di un'opera che coinvolge centinaia di teste, molte delle quali anche presenti sul set, mentre lei ama lavorare con al massimo una ventina di persone. E poi rinunciare a qualcosa: in Nomadland era contemporaneamente regista, produttrice, sceneggiatrice e anche montatrice, contraddistinguendosi per la brillantezza con cui ha affrontato ognuno di questi compiti, convogliando le sue tante diverse intelligenze. “E' pazzesco come tutte queste capacità siano così ben armonizzate in una sola persona”, ha osservato il produttore Dan Janvey. E poi naturalmente il contrasto di stile e di poetica, il conflitto inevitabile tra il suo gusto per i paesaggi e per le scene in esterna, così belle in Nomadland, con il massiccio uso di effetti speciali e green screen tipiche di ogni film fantasy. Zhao giura che seguirà la lezione di registi come Ang Lee o Alfonso Cuaron, che non hanno derogato al loro stile sia nei film più intimi che nei blockbuster hollywoodiani. E del resto The Eternals si annuncia un progetto estremamente ambizioso, con personaggi dalle caratteristiche insolite per un film Marvel (un super-eroe gay, un altro protagonista affetto da sordità...) e un arco narrativo “che copre un periodo di storia dell'umanità e del cosmo lungo settemila anni” secondo le parole del presidente dei Marvel Studios Kevin Feige. Ma Zhao non ha nemmeno intenzione di fermarsi qui: è già al lavoro sul progetto successivo, una riscrittura di Dracula in chiave fanta-western. Fedele alla sua passione per il lavoro che si rifrange in un dettaglio del suo look, le inseparabili sneaker con cui è salita anche sul palco della Union Station di Los Angeles per ritirare l'Oscar. “Le scarpe più comode se hai tanto da camminare”, osserva lei, “ma adesso vorrei staccare un po' e tornare dai miei polli e dai miei cani. Spero che ancora si ricordino di me”.

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