Candidata come miglior attrice protagonista per "Ma Rainey's black bottom", lei è l’interprete afroamericana che ha ricevuto più nomination (quattro), già vincitrice della statuetta dorata come miglior attrice non protagonista per “Barriere” nel 2017
Viola Davis come Ma Rainey
La madre del Blues, irriverente, sfrontata, libera, esagerata nel trucco come nel talento: Viola dà corpo sullo schermo a Ma Rainey e alla sua vita che ha dello storico, nel film di Charles C. Wolfe, con il mai dimenticato Chadwick Boseman, tratto da un dramma di August Wilson, coprodotto da Denzel Washington. Viola, nel ruolo della cantante che si è fatta largo, nell’ America razzista dei primi del Novecento, tiene fede al suo credo: “autonomia”. E' questa la parola che sceglie di usare, quando le si chiede di una Hollywood “so white” (così bianca). Si augura che presto non ci siano più differenze di compensi e di ruoli e punta proprio all’essere autonomi, non più schiavi di pregiudizi e discriminazioni, proprio come lo è stata a suoi tempi e a suo modo Ma Rainey.
Chi è Viola Davis…
Classe 1965, nata in South Carolina, dove ha studiato recitazione e dove ha scoperto il suo grande amore per il teatro, (ha vinto anche un Tony Award), è una di quelle attrici che riesce a trasportarti, grazie alla sua intensità espressiva, nel suo mondo, in quell’universo nel quale si è immersa per copione. Non importa se in teatro, per il cinema o in una serie tv, la Davis ha quell’energia che rende tutto credibile. La ricordiamo in “Le regole di un delitto perfetto”, magistrale nel racconto a puntate incentrato su Annalise Keating, avvocatessa e docente universitario di procedura penale, che con il suo gruppo di studenti si trova ad affrontare casi, storie, anche personali, in puro stile Shonda Rhimes. Ed infatti Viola, proprio per il suo ruolo in “Le regole del delitto perfetto”, è stata la prima attrice nera a ricevere l’Emmy Award da protagonista.
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Il Cinema che passione
Ha debuttato nel 1996 con "Il colore del fuoco", e poi ha lavorato con Steven Soderbergh in "Traffic" (2000), "Solaris" (2002) e "Syriana" (2005). Lunga è la lista nel suo curriculum: "Lontano dal paradiso" (2002), "Antwone Fisher" (2002) e "Disturbia" (2007). Nel 2008 è in "Il dubbio", "The Help" nel 2011, fino al 2016 quando grazie a "Barriere" vince la statuetta dorata come miglior attrice non protagonista, lei recitava accanto a Denzel Washington, uno dei suoi più cari amici.
La carriera e i premi
Una vita da protagonista, è stata la prima attrice nera ad aver vinto l’Oscar, il Tony e l’Emmy ma non solo: nel 2012 il Time Magazine inserisce il suo nome tra le 100 persone più influenti del mondo e nello stesso anno la rivista Glamour la incorona l’attrice del 2012. Per sapere se riuscirà a diventare anche , la seconda artista nera a ricevere l’Oscar (LO SPECIALE) come miglior protagonista, bisogna solo aspettare la lunga notte delle stelle…