L’attore che ha vestito i panni di Spider-Man affianca Maya Hawke nella seconda prova da regista della nipote di Francis Ford Coppola. Dopo il suo esordio dietro la cinepresa nel 2013 con "Palo Alto", la nipote d’arte (oltre al nonno, c’è anche la zia Sofia) ci offre un’interessante satira sul mondo dei social network e degli influencer
Hashtag, emoji, videochiamate, scritte in sovrimpressione: non stiamo parlando dell’ultima videochiamata fatta su Zoom o dei messaggi su WhatsApp che abbiamo appena inviato ma di un film.
Si tratta di Mainstream, la seconda prova da regista di Gia Coppola.
La nipote di due mostri sacri del grande schermo (il nonno è il mostro dei mostri, ossia Francis Ford, mentre la zia è Sofia, che si difende bene anche lei in materia di grande schermo) è lei stessa una promessa della settima arte.
Dopo il suo apprezzato esordio dietro la cinepresa, avvenuto nel 2013 con Palo Alto, la figlia di Gian-Carlo Coppola torna a far parlare di sé con approvazione e plauso.
È stato appena diffuso in rete il trailer della sua nuova pellicola, Mainstream, in uscita il 7 maggio sia nelle sale sia in streaming. Un’interessante satira che mette alla berlina il mondo dei social network e dei suoi protagonisti indiscussi, ossia gli influencer. E lo fa usandone gli strumenti, tra hashtag, emoticon e video su TikTok.
Andrew Garfield protagonista di Mainstream
Il protagonista è Andrew Garfield che, affiancato da Maya Hawke e Nat Wolff, ha dismesso i panni supereroici di Spider-Man ed è diventato molto più pazzerello...
Per dipingere questo affresco satirico sul mondo social, Gia Coppola ha dichiarato di essersi ispirata a Un volto nella folla di Elia Kazan, la pellicola del 1957 in cui un cantante folk lanciato in radio raggiunge un successo tale per cui incomincia a manipolare le masse.
La febbre della fama gli dà alla testa, portandolo a sviluppare megalomania e a montarsi la testa. Quello che succede spesso oggi, in tempi in cui la “cartina di tornasole” del successo è il numero di K (o di M, per i più celebri) di follower. In cui K sta per migliaia e M per milioni, anche se oramai nessuno ha bisogno di una legenda per capire il linguaggio social.
“Una storia d’amore sull’essere innamorati di qualcuno che non ama se stesso nella nuova conflittuale cultura emergente del mondo di oggi”, ha affermato la regista parlando della sua ultima fatica.
La pellicola era stata presentata in occasione della scorsa edizione della Mostra di Venezia.
approfondimento
Lo Spider-Man di Andrew Garfield
Mainstream, il film di Gia Coppola che riflette sui social e gli influencer
Andrew Garfield è Link, un teppistello di bell’aspetto e con una dote da seduttore da non sottovalutare. E infatti non la sottovaluta Frankie (Maya Hawke). Lei lavora come barista in un Comedy Club di Hollywood ma nel tempo libero si perde nei meandri della rete, puntando a imporsi come influencer social.
Quando la ragazza filma Link durante uno dei suoi exploit esilaranti, con sproloquio al posto della favella, decide di postarlo sul web. E da lì avranno inizio le avventure-disavventure di entrambi.
Il video diventa virale e si diffonde a macchia d’olio, tramutando in un batter d’occhio Frankie, Link e anche l’amico Jake (Nat Wolff) in stelle del web.
Ma successo, fama e relativi soldoni attraggono nella trappola della rete anche i malintenzionati. Uno di questi è Mark (Jason Schwartzman) che vuole sfruttare l’occasione (e i tre neo-Vip del Web) a ogni costo.