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Spike Lee non esclude la possibilità di dirigere un film Marvel

Cinema

Camilla Sernagiotto

©Kika Press

Durante un’intervista, il celebre regista di Fa' la cosa giusta e BlacKkKlansman ha rivelato che prenderebbe in considerazione la proposta di occuparsi della regia di una pellicola dedicata a un supereroe. Ammettendo anche che preferirebbe la Marvel rispetto alla DC Comics

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Vedremo mai un film sui supereroi diretto da Spike Lee? Se fino a poco fa la probabilità non era altissima, ora la speranza c’è e ad alimentarla è lo stesso mitico regista.

Il celebre director di Fa' la cosa giusta e BlacKkKlansman ha rivelato poche ore fa durante un’intervista a Entertainment Weekly che non gli dispiacerebbe affatto l’idea di dirigere una pellicola a tema superhero, aggiungendo che la sua preferenza sarebbe per la Marvel, non per la DC Comics.

 

Alla domanda postagli dal giornalista Keith Murphy circa la possibilità di vederlo dietro la macchina da presa sul set di un film “supereroico”, lui che nel corso della sua carriera cinematografica ha diretto biopic, heist movie, commedie e via dicendo senza mai prendere in considerazione questo genere (che ultimamente va per la maggiore), Lee non ha detto no. E, anzi, avrebbe detto un "quasi sì", a voler ben guardare...

Non ho niente contro la Marvel. Sono cresciuto leggendo i fumetti di Spider-Man. Per me, la DC Comics è stata sempre banale. Sto solo dicendo che se si presentasse l’occasione giusta la prenderei in considerazione”, ha dichiarato Spike Lee a Entertainment Weekly.

I registi che hanno declinato l’invito di dirigere un film sui supereroi

Come Keith Murphy ha sottolineato nella sua domanda a Spike Lee, molti registi hanno preferito non dirigere film della Marvel, considerandoli “not legit filmmaking”, ossia regia non legittima.

 

Martin Scorsese, uno dei nomi per antonomasia della regia (nonché grande amico di Lee), non perde occasione per criticare il fenomeno dei blockbuster capitanati da supereroi. Dello stesso parere sembrerebbero anche altri mostri sacri della cinepresa, ad esempio Francis Ford Coppola, Ridley Scott e Alejandro G. Iñárritu.
Tanti snobberebbero quindi i supereroi - soprattutto per il fatto che le pellicole a essi dedicate sarebbero controllate a loro detta più dagli studi che dal regista, questo sarebbe il limite di cui molti director hanno parlato. Anche perché il capitolo dei fumetti disdegnati dalla cultura "alta" si spera sia ormai acqua passata... Ricordiamoci che Umberto Eco non ha mai snobbato Superman, trattando del mito della DC Comics con la stessa passione con cui si è dedicato al superuomo di Nietzsche.

E comunque, benché alcuni registi-mostri sacri continuino a dire no alle lusinghe dei "super-film" tratti da comics, negli ultimi tempi MCU ha incominciato ad attirare a sé anche registi interessanti e più autoriali, come Taika Waititi (Thor: Ragnarok) e Ryan Coogler (Black Panther).

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Il successo dei "superhero movies"

Benché siano a quanto pare invisi a molti registi celeberrimi, i blockbuster di supereroi sono diventati non solo i film più di successo a livello commerciale degli ultimi decenni ma perfino il genere cinematografico più gettonato.

A determinarne il successo mondiale è stato il Marvel Cinematic Universe, la raccolta di storie targate Marvel Studios incominciata con Iron Man nel 2008 che ha toccato l’apogeo nel 2019 con Avengers: Endgame. Quest’ultimo ha battuto parecchi record al botteghino, diventando il film con il maggior incasso nella storia del cinema.

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La carriera di Spike Lee

Spike Lee, all’anagrafe Shelton Jackson Lee, è un regista, sceneggiatore, attore, produttore cinematografico e scrittore statunitense.

È considerato uno dei più grandi registi afroamericani ed è caratterizzato da una filmografia che tratta di temi politici e sociali importanti come il razzismo, la violenza e le droghe.

È diventato famoso negli anni Ottanta grazie ai suoi film rivoluzionari come She’s Gotta Have It (in italiano Lola Darling) e Do The Right Thing (Fa' la cosa giusta), rispettivamente del 1986 e del 1989.

Ha aperto una casa di produzione cinematografica, la  40 Acres & a Mule Filmworks, e durante la sua carriera ha anche diretto il suo amico Michael Jordan in diversi spot per la Nike. Ha curato la regia pure di molti videoclip musicali, tra cui quelli di Michael Jackson, Tracy Chapman, Stevie Wonder, Prince, Eros Ramazzotti e i Public Enemy.



Ha ricevuto 6 nomination e una vittoria agli Oscar per il documentario 4 Little Girls, per la sceneggiatura di Fa' la cosa giusta e nelle vesti di produttore, regista e sceneggiatore per BlacKkKlansman, vincendone uno per la sceneggiatura non originale.

Tra i tanti riconoscimenti che ha ricevuto, ricordiamo il Premio César alla carriera del 2003 e il premio Oscar alla carriera ricevuto nel 2015.

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