George Clooney in "The Midnight Sky", l'importanza di stare con chi amiamo

Cinema

Denise Negri

Il tempo passato con la famiglia, i rimpianti professionali e la gioia per l'elezione di Joe Biden: George Clooney si racconta presentando il suo nuovo film da regista e protagonista

Elegante, gentile, affabile. George Clooney sembra sempre perfettamente a suo agio in ogni situazione: quando parla dei pannolini che ha imparato a cambiare ai suoi bimbi piccoli (Ella e Alexander di 3 anni), così come quando commenta soddisfatto l’elezione di Joe Biden come Presidente degli Stati Uniti. L’incontro, virtuale, è per il nuovo film di cui è regista e protagonista, “The Midngiht Sky” in arrivo su Netflix dal 23 dicembre.

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LA TRAMA DEL FILM

Una storia apocalittica, ispirata al libro di Lily Brooks-Dalton (La distanza tra le stelle) e una di quelle pellicole che vengono generalmente chiamate sci-movie, in cui scienza, fantascienza, tecnologia e scenari da “fine del mondo” si mischiano con finali a sorpresa. Un film girato prima della pandemia da Covid (qui tutti gli aggiornamenti) ma che involontariamente un po' prevede uno scenario futuro nemmeno troppo lontano. Rispetto e salvaguardia dell’ambiente da una parte, così come l’importanza di vivere con intensità ogni momento della nostra vita, lo stare vicino ai nostri cari e alle persone che amiamo, poterci abbracciare e baciare, sono tutti temi che passano attraverso le due ore di questa pellicola che Clooney ha definito: “la più difficile della mia vita”.

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“Mentre giravamo, ha detto, non sapevamo quello che sarebbe successo di lì a poco. Solo quando eravamo in sala di montaggio la pandemia si è abbattuta sulle nostre vite e adesso capiamo quanto profondamente abbiamo bisogno di stare a casa, di baciare, abbracciare e tenere per mano i nostri amici e le persone che amiamo”.

Nel cast tra gli altri Felicity Jones e Kyle Chandler (con il quale Clooney aveva recentemente girato Catch-22 in onda su Sky). Lui invece è Augustine Lofthouse uno scienziato solitario malato di cancro che vive isolato tra i ghiacci dell’Artide nel 2049: unico superstite di un genere umano ormai distrutto (non si sa da cosa) è suo il compito di avvisare alcuni astronauti di ritorno sulla terra che nulla più troveranno. “Il mio personaggio è particolare perchè fa scelte diverse dagli altri, dice Clooney, l’importante comunque è vivere la propria vita senza rimpianti. Quando invecchi non vorresti mai ritrovarti a pensare “era meglio se non lo facevo”!. In verità se guardi questo film fino a cinque minuti prima della fine, conclude, sembra una pellicola sul rimpianto. In realtà penso sia una pellicola sulla redenzione e sulla speranza”. Alla domanda diretta se anche lui abbia dei rimpianti, divertita la risposta: “Stai scherzando? Certo che li ho ho fatto “Batman e Robin"!. Onestamente però credo che ogni cosa che ho fatto mi ha portato al punto in cui sono adesso ed è un posto molto felice per me.” L’ultima battuta è un commento su Joe Biden: “Sono molto felice di non avere più un Presidente che dice che la stampa è nemica della gente, si ne sono molto felice, e dovresti esserlo anche tu!”

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