Gigi Proietti, la volta in cui fu il “genio” di Aladdin. Come Robin Williams

Cinema

Marco Agustoni

Disney

Il compianto attore, morto il giorno del suo ottantesimo compleanno, fu scelto come doppiatore del Genio della lampada in Aladdin, il grande classico dell’animazione della Walt Disney del 1992

La scomparsa di Gigi Proietti nel giorno del suo ottantesimo compleanno ha lasciato sgomento il mondo dello spettacolo. Il 2 novembre se ne è infatti andato uno dei più grandi interpreti italiani, che grazie al suo talento poliedrico è riuscito a entrare nella storia tanto del cinema, quanto del teatro e della televisione. L'OMAGGIO DI SKY CINEMA A GIGI PROIETTI

 

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Appresa la notizia, i suoi ammiratori hanno cominciato a condividere sul web e sui social immagini da alcuni dei suoi lavori più amati, cult come Febbre da cavallo di Steno, dove interpretava il mitico Mandrake, e successi come la serie televisiva Il maresciallo Rocca, in cui prestava il volto a quello che sarebbe diventato uno dei personaggi più amati dal pubblico nostrano. E poi, naturalmente, ci sono i tanti spezzoni comici dai suoi show, su tutti la celebre gag sul cavaliere bianco e il cavaliere nero.

Ma c’è un altro aspetto della carriera di Proietti che non va dimenticato: il nostro eroe era anche un apprezzatissimo doppiatore. Nel corso degli anni, Gigi ha infatti prestato la voce a divi del calibro di Marlon Brando (Riflessi in un occhio d’oro), Kirk Douglas (Uomini e cobra), Charlton Heston (Hamlet, 23 pugnali per Cesare), Sylvester Stallone (il primo Rocky, F.I.S.T.) e Robert De Niro (Mean Streets, Gli ultimi fuochi, Casinò). Giusto per citarne alcuni.


Ma la più grande impresa da doppiatore, per Gigi, fu probabilmente un’altra. Nel 1992 la Walt Disney portò nelle sale quello che sarebbe diventato uno dei più amati film di animazione dell’epoca, ovvero Aladdin. E per prestare la voce al personaggio del Genio della lampada scomodò uno degli attori più in voga in quel periodo, ovvero l’istrionico Robin Williams, protagonista di pellicole come Good Morning, Vietnam, L’attimo fuggente e, l’anno precedente, di Hook – Capitan Uncino (Mrs. Doubtfire sarebbe arrivato solo un anno più tardi).

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Per quanto il protagonista del film fosse ovviamente Aladdin, già in sceneggiatura il Genio ricopriva una parte fondamentale nell’economia narrativa della vicenda. Ma la performance sopra le righe di Williams rese il bizzarro “spirito” azzurro il personaggio più amato dal pubblico. Non a caso, per la sua performance memorabile l’attore (che pure nell’occasione ebbe alcuni dissidi con la Walt Disney) si aggiudicò un Golden Globe Speciale per il doppiaggio, assieme a vari altri premi, come ad esempio la Miglior performance comica agli MTV Movie Award.


Spesso, le versioni italiane dei grandi film di animazione faticano a stare dietro al nome dei doppiatori coinvolti nella versione originale. Ma per il doppiaggio italiano di Aladdin si decise di puntare su qualcuno che potesse reggere il paragone con un mattatore come Robin Williams. La scelta cadde proprio su Gigi Proietti, a cui toccò l’onere e l’onore di eguagliare il collega d’oltreoceano.

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Gigi Proietti avrebbe potuto giocare in difesa, optando per una performance più “sobria” rispetto a quella del rivale. Oppure avrebbe potuto scimmiottarlo. Invece, da autentico talento quale era, riuscì nell’impresa, confezionando una prova altrettanto irresistibile, ma anche del tutto personale, lasciando la sua impronta inconfondibile sul personaggio del Genio e sull’intera pellicola.


Il film fu un successone anche in Italia, mentre il Genio divenne uno dei personaggi Disney più amati di quegli anni. Tutto questo anche grazie alla prova davvero “geniale” di Proietti, motivo in più per ricordare questo grande artista, capace di emozionare e di divertire anche con la sola voce, come solo i più grandi sanno fare. A dimostrazione dell'eccellenza del lavoro svolto, gli stessi Walt Disney Studios hanno deciso di ricordare l'attore sull'account Instagram italiano della compagnia.

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