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Ed Furlong, ascesa e caduta del divo-bambino di Terminator 2 - Il giorno del giudizio

Cinema sky cinema

Marco Agustoni

©Getty

Da protagonista del secondo capitolo della saga di Terminator, i cui sei film saranno disponibili da sabato 17 su Sky Cinema Collection e On Demand, a ex star con problemi legali e di dipendenze, ecco come uno dei più promettenti attori degli anni ’90 è andato incontro a un rapidissimo declino

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Le grandi saghe cinematografiche si fondano sulle storie. Ma a contare non sono solo quelle narrate nei vari capitoli che si susseguono nel tempo e che accompagnano i protagonisti lungo un arco narrativo più o meno intricato. A determinare le sorti di un franchise sono anche le storie degli attori che quei personaggi li hanno interpretati, talvolta anche più avvincenti dei fatti portati su schermo. E se si parla della saga di Terminator, i cui sei film saranno tutti in onda da sabato 17 a venerdì 23 ottobre su Sky Cinema Collection, oltre a essere disponibili On Demand nella Collezione TERMINATOR, una vicenda che merita di essere raccontata è senza dubbio quella di Ed Furlong.

In pochi, oggi, si ricordano di Edward Furlong. Ma c’è stato un periodo, negli anni ’90, in cui il ragazzo scelto da James Cameron per interpretare John Connor in Terminator 2 – Il giorno del giudizio è stato uno dei giovani divi più promettenti dell’epoca.


La sua storia, in un certo senso, è la stessa di molti altri attori divenuti famosi troppo presto e schiacciati dal peso della fama e dalla ricerca dell’eccesso (vedi alla voce: Macaulay Culkin, ma di esempi simili ce ne sono molti altri). Eppure a ripercorrere le ben poco eroiche gesta che hanno portato al suo rapido declino si stringe ugualmente il cuore, perché questo interprete classe 1977 aveva davvero tutte le carte in regola per diventare un grande.

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Edward Furlong in Terminator 2 - Il giorno del giudizio

C’è da dire che la vita di Edward è stata difficile sin dagli inizi: figlio di Eleanor Torres, Furlong non ha mai conosciuto il padre e, data la difficile situazione familiare, per un certo periodo è stato dato in affidamento agli zii materni. Ma nonostante le premesse poco promettenti, l’esordio di Ed come attore è davvero incendiario: nel 1990, a soli tredici anni, viene scritturato per l’importantissimo ruolo di John Connor nel sequel di Terminator.


La scelta ricade su Furlong dopo una ricerca a tappeto per un ragazzo che sia in grado di sostenere un ruolo di primo piano in una produzione di grandi dimensioni. A scoprirlo quasi per caso è una veterana dei casting, Mali Finn, e James Cameron è sicuro di aver trovato il soggetto giusto. Il successo ottenuto l'anno seguente da Terminator 2 – Il giorno del giudizio (guarda il trailer), la cui riuscita si basa anche sull’interazione fra lo scapestrato John Connor e il glaciale T-800 interpretato da Arnold Schwarzenegger, gli dà ragione.

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Dall’oggi al domani Ed Furlong si trasforma in una star. Ma invece di sgretolarsi come una meteora qualsiasi, il nostro eroe si dà subito da fare per capitalizzare il credito ottenuto. Nella prima metà degli anni ’90 diventa così il protagonista di una serie di pellicole mainstream e indipendenti di un certo successo. Tanto per citarne qualcuna, nel periodo a seguire Eddy è protagonista degli horror Cimitero vivente 2 e Brainscan e lavora al fianco di attori affermati come Jeff Bridges, Kathy Bates e Tim Roth, rispettivamente in American Heart, Una casa tutta per noi e Little Odessa.


Ed dà presto prova della sua versatilità: da ragazzo problematico in Prima e dopo di Barbet Schroeder, con Liam Neeson e Meryl Streep, a fotografo naif nel bizzarro Pecker di John Waters, il giovane attore fornisce sempre prove solide e convincenti. La conferma del suo talento arriva nel 1998, quando Ed recita nel cult American History X di Tony Kaye al fianco di un gigantesco Edward Norton (non per niente candidato all’Oscar come Miglior attore protagonista), senza sfigurare minimamente. Nel film, che rappresenta un nuovo punto di svolta dopo Terminator 2, Ed interpreta Danny Vinyard, un giovane confuso che subisce l’influenza dal fratello maggiore Derek, leader di un gruppo di neonazisti.

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Ed Furlong in American History X

Sembrerebbe fatta: Hollywood ha trovato una delle sue nuove giovani stelle. E invece è proprio qui che tutto comincia ad andare a rotoli. Certo, Furlong lavora ancora in qualche film (tra gli altri la teen comedy Detroit Rock City, il drammatico Animal Factory di Steve Buscemi e persino una pellicola italiana: I cavalieri che fecero l’impresa di Pupi Avati, al fianco di Raoul Bova). Ma è evidente che qualcosa si sia guastato.


La dipendenza di Edward Furlong dalle sostanze stupefacenti (principalmente cocaina ed eroina) comincia a essere un problema e il dettaglio non sfugge ai producer hollywoodiani. Non per niente, nonostante un accordo iniziale nel 2003 gli viene negato l’encore nel ruolo di John Connor in Terminator 3 – Le macchine ribelli, in cui viene rimpiazzato senza troppi convenevoli da Nick Stahl. Nel 2000 è per la prima volta in rehab. E nel frattempo sono cominciati i guai legali: l’anno precedente Jacqueline Domac, la sua ex tutrice di 13 anni più grande, che per la loro relazione si beccherà anche una denuncia per abuso su minori da parte dello zio di Ed, denuncia il suo fidanzato per violenza domestica.

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La sua carriera subisce una brusca frenata e nel decennio introduttivo del nuovo millennio, ormai non più così lanciato recita per lo più in film direct-to-video, all’epoca una sorta di serie C degli attori americani. Nel 2006 sposa l’attrice Rachael Bella, con cui aveva appena condiviso il set di High Hopes, e i due hanno un figlio. Ma solo tre anni dopo la coppia si separa e la droga si mette di nuovo di mezzo: il figlio è risultato positivo alla cocaina, per cui le visite di Ed al pargolo saranno strettamente sorvegliate. Sia Bella che la nuova fidanzata, l’attrice Monica Keena, denunceranno a più riprese Ed per percosse: i suoi guai giudiziari lo porteranno addirittura in carcere per circa due mesi.


Ed Furlong sembra così condannato al limbo delle grandi promesse dimenticate: racimola ingaggi in B-movies e produzioni di scarso rilievo, in un paio di occasioni ottiene piccoli ruoli in film di più alto profilo, come ad esempio The Green Hornet di Michel Gondry, ma ormai i giorni di gloria sembrano essere lontani, seppelliti sotto cumuli di polvere e sofferenza.

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Ed Furlong a una premiere nel 2005 - ©Getty

Finisce così, praticamente in tragedia, la storia di quello che per alcuni fan della saga di Terminator è l’unico e originale John Connor? Per fortuna no. Non che gli ultimi anni siano stati rose e fiori per Edward, ma dal 2013 l’attore si è impegnato a intraprendere un lungo percorso di disintossicazione e di recente ha riallacciato i rapporti con la madre, con l’ex fidanzata Monica Keena e con il figlio. Ed è anche riuscito a riaffacciarsi nel franchise creato da James Cameron, sebbene soltanto con una performance di motion capture facciale, utilizzata per ricreare il giovane John nel recente Terminator: Destino oscuro (guarda il trailer).


Anche come attore Ed Furlong è ancora in attività e prossimamente dovrebbe recitare in un paio di film non propriamente di primo livello. Ma chissà mai, anche se a giudicare dalle impietose foto pubblicate di tanto in tanto dai giornali di gossip sembrerebbe improbabile, che il “vero John Connor” non diventi protagonista di una di quelle clamorose resurrezioni che di tanto in tanto avvengono nel corso della storia del cinema. Vedi alla voce: Robert Downey Jr. (ma questa è un’altra storia ancora…).

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