Vittorio Gassman, Akim Zejjari sceglie "Il sorpasso"
Scelgo Vittorio Gassman nel sorpasso perché è sorprendente nei panni di Bruno Cortona: l’italiano medio cialtrone, cinico e vigliacco del capolavoro del 1962 del grande Dino Risi.
Bruno Cortona, un personaggio mitologico
Pensate che inizialmente il personaggio era stato pensato per Alberto Sordi, ma Gassman, che era arrivato da poco alla commedia, nel 59, grazie a Monicelli e il suo “I Soliti Ignoti”, riesce a costruirsi una maschera piena di sfaccettature e di umanità che rendono il suo personaggio mitologico. Bruno Cortona un fanfarone che espone sul parabrezza un finto talloncino della Camera dei deputati, è un bambinone narciso e irresponsabile, ma è anche un uomo generoso e consapevole di essere un pessimo padre e un pessimo marito, è intimamente fragile e per questo è così sguaiato in pubblico.
approfondimento
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Gli anni del boom economico
Con questo personaggio Gassman diventa un emblema di quella piccola borghesia del boom economico che era assetata di benessere e pronta a tutto per la scalata sociale; da qui la velocità e il “sorpasso”, perché è una guerra di tutti contro tutti e i cui chi prima arriva meglio alloggia. La velocità, l’ascesa, la sopraffazione dell'altro e l’euforia che impregna il film è tutta concentrata in un gesto: Gassman che fa le corna sfrecciando sulla sua spider accanto all’immenso Jean Louis Trintignant, che dire?… W il sorpasso!