Barbara Tarricone, giornalista e talent di Sky Cinema, ci parla di una nuova collezione on demand dedicata alle donne alla regia
Cè una nuova collezione on demand dedicata alle donne alla regia! Come sappiamo le donne registe sono molto meno degli uomini e quindi c’è una famosa battuta che dice che qualunque film faccia una regista avrà il privilegio di sentire sempre ricordare che …lo ha diretto una donna! In effetti è una cosa rara. Quindi ben venga una collezione che onora tante registe!
Ecco 5 titoli da non perdere nella nostra Women Directors!
Zero dark Thirty di Katherine Bigelow
La Bigelow gira un film che è tutto fuorché lo stereotipo di una storia femminile: non è una commedia romantica, non è una storia intima di famiglia, è un film di guerra, di strategia e di azione. Racconta la storia della cattura di Osama Bin Laden, scene crude di tortura e water boarding comprese.
Katherine Bigelow è stata la prima donna a vincere l’Oscar per miglior regia (con The Hurtlocker) soffiandolo al suo ex, James Cameron. che quell’anno concorreva con Avatar. In sala con lei c’era anche il co-sceneggiatore Mark Boal, (con cui ha scritto poi anche Zero Dark Thirty). Erano anche stati una coppia, ma al momento degli Oscar già lasciati. Insomma, affollamento di ex per Katherine a quella notte degli Oscar!
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What we had: opera prima di Elisabeth Chomko
Mi ha molto colpita:è la storia, ispirata dalla vita vera della regista, che ne ha fatto anche la sceneggiatura, di una donna, interpretata da Hillary Swank (che vediamo con le sue rughe naturali) che torna a casa perché la mamma, che ha una malattia degenerativa, sta peggiorando.
La mamma è splendida ed è Blythe Danner (che nella vita è la mamma di Gwyneth Palthrow) e che scherzando ha detto che hanno scelto lei perché non ha memoria! La figlia invece è interpretata da Thessa Farmiga, che è la sorella minore di Vera Farmiga, attrice premio Oscar che ha 20 anni più di lei.
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Come ti divento bella di Abby Kohn e Mark Silverstein
Questo è un film che consiglio alle ragazzine che sono in quell’età in cui si chiedono se sono abbastanza carine o meno, perché si basa sull’assunto che la bellezza è una questione di sicurezza in se stesse. Amy Schumer prende una botta in testa dopo la quale si vede bellissima e si comporta da tale, così chiaramente le va bene tutto: amore, lavoro, fino a che …
L’ispirazione, per gli scrittori, che ne sono anche registi ,Abby Kohn e Mark Silverstein è stata Big-Da grande, che citano in una scena che vi potete divertire a ritrovare.
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Copia originale di Marielle Heller
Uno dei miei film preferiti dell’anno, scritto da Nicole Holofcener (che ha diretto anche vari episodi di Sex and the City) è la storia vera di una falsaria: Israel. Lee,. Autrice in declino si mette a falsificare lettere di scrittori morti aggiungendo il suo tocco speciale . Melissa Mc Carthy interpreta la falsaria dal carattere impossibile e Richard E. Grant l’amico che l’aiuta.
E’ basato sulla autobiografia di Israel Lee, in cui, se ve lo stavate chiedendo, i non mostra nessun pentimento per i reati che ha commesso!
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Un marito a metà di Alexandre Leclere
Una donna scopre, attraverso degli sms, che il marito la tradisce, propone quindi all’amante di fare a metà: una settimana per ciascuno.
Questa idea così liberale parte da una storia vera. La regista, che è anche sceneggiatrice, si era innamorata di un uomo sposato: la moglie li ha beccati e lei disperata gli ha chiesto se potevano fare a metà. Non le è andata bene! SI è immaginata quindi uno scenario come quello del film dove la proposta dell’affido congiunto dell’ uomo parte dalla moglie, che ha più potere contrattuale dell’amante. Il marito quindi non può che accettare.