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Tornare, un thriller dell'inconscio firmato Cristina Comencini

Cinema sky cinema

Paolo Nizza

Da lunedì 4 maggio è disponibile su Sky Primafila Premiere, Tornate, il nuovo film di Cristina Comencini. Un affascinante film sul concetto di tempo interpretato da Giovanna Mezzogiorno

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Tornare, il film di Cristina Comencini è su  Sky Primafila Premiere

Non c’è passato, non c’è presente, non c’è futuro. Il Tempo è solo un modo di rappresentare il cambiamento”. Inizia con queste parole del fisico e saggista Carlo Rovelli, l’ultimo film di Cristina Comencini che ha chiuso l’edizione 2019 della Festa del Cinema di Roma. Tornare disponibile da lunedì 4 maggio su Sky Primafila Premiere, è un viaggio alla ricerca di un segreto perduto. Gli spazi occupati dalla protagonista (un’intensa Giovanna Mezzogiorno, affiancata da Vincenzo Amato), si trasfigurano in architetture dell’anima. Luoghi che diventano la cartina di tornasole di ricordi lontani, dolori rimossi.  Il film è una sorta di indagine nella memoria di una donna che cerca di riconciliarsi con il proprio passato. Un’opera che rimanda al cinema di Bergman e di Antonioni. Tornare è un enigma che si rivela inquadratura, dopo inquadratura. Una sorta di labirinto popolato da fantasmi. Un dedalo in cui si inseguono pulsioni e sensi di colpa. Non a caso il film è costellato di porte che si aprono, cancelli che si schiudono. Perché varcare una soglia consente di immergersi sempre più in profondità nella mente di Alice, che al pari della sua omologa immaginata da Lewis Carrol, cerca di scoprire cosa ci sia dietro lo specchio. Ma come accade con le matrioske,  ogni mistero ne contiene un altro, perché come diceva Jung “Ciò che accade nel macrocosmo accade egualmente negli infinitesimi e più soggettivi recessi dell'anima”. E niente è più misterioso della morte. E proprio un lutto è all’origine del viaggio a ritroso compiuto dal personaggio interpretato da Giovanna Mezzogiorno.  Ambientato in una Napoli mai cosi velata e metafisica, Tornare è anche uno squarcio sulla paura della sessualità femminile. Perché  Eros e Thanatos continuano la loro danza, mentre Alice cerca  di rimettere insieme i frammenti di un io  sempre più diviso. Ma per citare le parole di Sigmund Freud “Se si esige che tutto ciò che accade nella psiche debba per forza esser noto alla coscienza, si avanza in effetti una pretesa insostenibile.”  E invece attraverso l’arte, il cinema, riusciamo ad alzare lo sguardo e a percepire ciò che la semplice visione della realtà non ci permette di vedere.

Tornare: la parola alla regista Cristina Comencini

Tornare è un thriller dell’inconscio e un film sul tempo, che non esiste come siamo abituati a pensarlo: basta uno spazio straordinario, una casa sugli scogli, un luogo fermo e sempre in movimento come il mare che la scuote, e gli eventi passati sembrano di nuovo tutti lì presenti. Gli oggetti, i luoghi e le persone appaiono e scompaiono come pezzi del rebus di una vita, misteriosi segni che la protagonista deve interpretare e risolvere. Ho avuto due interpreti perfetti, Giovanna Mezzogiorno e Vincenzo Amato, che sono diventati sei, per effetto della loro triplicazione a età diverse. Napoli è ricordata, deformata, angosciante e bellissima, luogo anche della mia memoria giovanile. Ho svuotato la scenografia e la città, le ho rese non naturalistiche né legate all'epoca, sono spazi senza tempo, depurati da elementi realistici, luoghi suscitati dal ricordo, dalla frammentazione e dalla ricostruzione di sé. Tornare è forse il film più libero che ho fatto ed è stata una bellissima esperienza di lavoro in comune con i produttori, le scrittrici, i collaboratori artistici.

 

Tornare:  la Trama del film

Napoli, anni Novanta. Alice (Giovanna Mezzogiorno), 40 anni, rientra dall’America dopo una lunga assenza. È morto il padre. Alice si ferma nella casa di famiglia, disabitata: con la sorella (Barbara Ronchi) hanno deciso di venderla, e occorre svuotarla degli oggetti di una vita, di tante vite. Ma, inaspettatamente, Alice scopre che la casa è abitata da una ragazza giovane e bellissima (Beatrice Grannò). Con lei inizia un dialogo intenso, come sembra promettente anche il legame che si crea con Marc (Vincenzo Amato), un uomo affascinante e gentile incontrato alla commemorazione del padre. Per Alice si schiude un mondo nuovo, intrigante e pericoloso, che apre squarci sul suo passato e sulla sua esistenza.

Cristina Comencini ospite di Sky TG24

La regista di Tornare si è collegata dalla propria abitazione per raccontare agli spettatori di TG24 la storia del suo ultimo lavoro. Il film sarebbe dovuto uscire al cinema il 12 marzo. Ma, come è accaduto a molte altre pellicole, a causa dell'emergenza corona virus ((AGGIORNAMENTI - SPECIALE - LA MAPPA) l'industria cinematografica ha dovuto optare per una diversa modalità di distribuzione, data l'impossibilità di usufruire delle sale cinematografiche. Dopo aver illustrato le pecuiarita e lo stile  di Tornare, in cui si mescolano passato e presente, Cristina Comencinai ha rivelato  come racconterebbe, attraverso la sua arte cinematografica, questo momento così complesso e difficile per l'Italia e per il mondo