Joker, le foto di backstage con Joaquin Phoenix
CinemaTodd Phillips condivide alcune foto dal backstage di “Joker” con Joaquin Phoenix
“Joker” non è di certo un cinecomic come gli altri. La sua maturità lo rende di fatto un film non adatto a tutti. Non è una pellicola fruibile in maniera totale, come possono essere quelle dell’Universo Cinematografico Marvel, dal primo “Iron Man”, con Robert Downey Jr. ad “Avengers: Endgame”, fino ai prossimi progetti, come “Spider-Man 3”.
Todd Phillips e Joaquin Phoenix, premiato con l’Oscar come miglior attore, hanno generato una pellicola intensa, cupa e ammaliante. Un’analisi psicologica profonda, che sfrutta al meglio uno dei personaggi iconici del mondo dei fumetti, il Joker, villain di Batman e tra i principali personaggi mai creati dalla DC.
Un personaggio che viene considerato “maledetto”, considerando come un’ottima interpretazione passi attraverso una profonda immedesimazione. Impossibile non pensare a Heath Ledger, prematuramente deceduto e autore di una delle performance più intense in merito a questo ruolo, offerto nella trilogia de “Il Cavaliere Oscuro” di Christopher Nolan.
Foto dietro le quinte
L’interpretazione di Joaquin Phoenix ha sbaragliato la concorrenza agli Oscar. Una prova magistrale, raccontata dal regista Todd Phillips attraverso svariati scatti del dietro le quinte del film. Immagini che rendono chiara la grande difficoltà dell’attore nel riuscire a restituire una certa autenticità.
In “Joker” non si guarda infatti alle imprese criminali, bensì al disturbo di cui soffre Arthur Fleck. Questa è la scintilla che scatena la sua incapacità di integrarsi in una società violenta e classista, che di fatto lo esclude a priori. È un reietto, un rifiutato, ma soprattutto la rappresentazione di una rabbia repressa troppo a lungo dai presunti “scarti della società”.
Joaquin Phoenix e Robert De Niro: lo scontro
Svariate le storie relative la realizzazione di “Joker”, quasi tutte riguardanti Joaquin Phoenix. Per calarsi nella parte, l’attore ha dovuto perdere molti chili in poco tempo. Una pratica non sicura, che ha avuto un effetto sul proprio umore. Tra i tanti scontri avvenuti sul set, nel corso della lavorazione, ha fatto scalpore quello con Robert De Niro.
È stato lo stesso Phoenix a raccontarlo. Ha spiegato di subire gli effetti dell’ansia, che riesce però a sfruttare come combustibile per il suo modo di recitare. Odia ad esempio fare troppe prove, che rischierebbero di farlo sentire eccessivamente sicuro di sé. Phoenix di fatto si crogiola nell’ansia e detesta le letture collettive preliminari.
Il problema però è sorto quando proprio Robert De Niro ne ha chiesta una. Questi ha addirittura chiamato il regista Todd Phillips per far sentire le proprie ragioni: “Digli che è un attore e dev’essere lì”. Ne è nato uno scontro a distanza, con Phoenix che ha dapprima rifiutato di presenziare e poi ha accettato, riluttante, leggendo a malapena il testo. A ciò è seguito un incontro privato con De Niro che, da esperto attore, ha provato a comprendere le ragioni del collega. Il tutto pare si sia risolto con un chiarimento e una scena iconica. L’interprete di Jake LaMotta (tra i film preferiti di Phoenix) avrebbe preso il viso del Joker tra le mani e, baciandolo sulla guancia, gli avrebbe detto: “Andrà tutto bene”.