Heath Ledger: i suoi 5 migliori film

Cinema
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Il 4 aprile avrebbe compiuto 40 anni. Heath Ledger è stato uno degli attori più talentuosi apparsi sul grande schermo. Ecco cinque memorabili interpretazioni

Scomparso prematuramente all’età di 28 anni per un’overdose da farmaci, Heath Ledger ha lasciato un vuoto incolmabile in quella che concettualmente viene definita come la nuova generazione d’oro di Hollywood. Probabilmente l’attore era uno dei talenti più interessanti e rari, al punto tale da colpire anche i suoi stessi colleghi. Matt Damon lo ha definito “il miglior attore con cui abbia mai lavorato”, un esempio chiaro di come Heath Ledger abbia saputo imporsi nello star system. L’attore australiano, al momento della scomparsa, era impegnato nelle riprese del film “Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo” di Terry Gilliam . L’opera è stata poi conclusa grazie all’aiuto di Johnny Depp, Colin Farrell e Jude Law che hanno omaggiato il compianto collega. Nonostante la sua giovane età, Heath Ledger ha lasciato ai posteri una carriera impressionante dove tra i tanti film spicca anche la sua interpretazione di Bob Dylan nel film “Io non sono qui”. Non fa parte dei cinque film scelti, ma merita comunque una menzione d’onore. 

  • "Monster’s Ball – L’ombra della vita"
  • "Lords of Dogtown"
  • "Brokeback Mountain"
  • "Paradiso + Inferno"
  • "Il cavaliere oscuro"

"Monster's Ball – L’ombra della vita”

Film del 2001, “Monster’s Ball” permette a Heath Ledger di distaccarsi dal ruolo avuto nella commedia adolescenziale che lo ha reso celebre “10 cose che odio di te”. Interpreta Sonny, figlio della guardia carceraria Hank. L’uomo non riesce ad amare Sonny, alla ricerca disperata di affetto. Quest’ultimo, in preda alla disperazione, decide quindi di suicidarsi piuttosto che rischiare di trasformarsi come il padre. L’interpretazione di Heath Ledger è significativa e per la prima volta Hollywood si accorge che l’attore australiano aveva tanto da dare e un talento davvero smisurato. 

"Lords of Dogtown" 

Nel 2005 Heath Ledger arriva sul grande schermo con “Lords of Dogtown” dopo un paio di film non riuscitissimi ma dove comunque è riuscito a segnalarsi per ottime interpretazioni. In questa pellicola Ledger interpreta Skip Engblom, il mentore di giovani pattinatori che negli anni settanta rivoluzionò il mondo dello skateboard. Si tratta di una figura esplosiva che caratterizza inevitabilmente l’intero film. La sua presenza permette alla pellicola di sollevarsi e dopo la sua morte in tanti hanno sottolineato come si sia preparato in maniera maniacale a questa interpretazione riuscendo a ricalcare la cadenza e la presenza fisica del vero Skip Engblom. 

"Brokeback Mountain”

Grazie al suo ruolo nel film di Ang Lee, Heath Ledger conquista definitivamente tutti. La pellicola narra della tragica storia d’amore tra due allevatori. L’attore australiano interpreta Ennis del Mar, un uomo di enorme sentimento che non può esprimere ciò che ha dentro. Innamorato di Jack Twist, convive con il profondo disprezzo di sé per non sentirsi libero di poter vivere la sua storia d’amore. Brusco, a volte crudele, Heath Ledger riesce a trasmettere con straordinaria capacità tutta la sofferenza di questo uomo. Per questo film è stato nominato agli Oscar come miglior attore protagonista.

“Paradiso + Inferno”

Dopo lo strepitoso successo di “Brokeback Mountain”, Heath Ledger torna in Australia e lavora a “Paradiso + Inferno”, probabilmente uno dei film più sottovalutati della sua carriera. La storia analizza il dramma della dipendenza dalle droghe, con Ledger che interpreta Dan, il fidanzato di Candy, aspirante pittrice. Lui è un poeta e trascina la sua donna alla dipendenza da eroina, aiutato e incoraggiato dal loro mentore. Dan fa e istiga, si comporta in maniera totalmente differente rispetto all’Ennis di “Brokeback Mountain” e agisce nel nome dell’eroina con una spudoratezza senza precedenti.

“Il cavaliere oscuro”

Il vero capolavoro di Heath Ledger arriva pochi mesi prima della sua morte. Ne “Il cavaliere oscuro” interpreta Joker, personaggio feroce e anarchico che si contrappone al supereroe Batman. Una perfomance titanica quella dell’attore che rende ogni tic, gesto o battuta quasi imprevedibile, rendendo il personaggio una forza distruttiva della natura che trasmette pericolo. L'attore capisce che Joker non dovrebbe essere divertente per nessuno tranne che per se stesso e così nasce il suo senso dell'umorismo distorto. Si tratta di una delle variazioni più distintive della performance. Per questa interpretazione Ledger ha vinto il premio Oscar come migliore attore non protagonista

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