
Londinese classe 1959, Emma Thompson ha alle spalle una carriera lunga trent’anni. E cinque candidature ai Premi Oscar. La statuetta l’ha portata a casa per “Casa Howard”, un film che le è valso anche il Golden Globe come Miglior attrice in un film drammatico, ma tantissimi sono i riconoscimenti che - sin dagli esordi - ha ottenuto. Il suo anno d’oro? Il 1993. Quando, reduce dal successo di “Casa Howard” al fianco di Anthony Hopkins, recita in “Molto rumore per nulla”, “Nel nome del padre” e “Quel che resta del giorno”. Sul fronte privato, la Thompson sposa nel 1989 l’attore e regista Kenneth Branagh, che la tradisce però con Helena Bonham Carter; nel 2003 convola a nozze con Greg Wise, padre di sua figlia Gaia. I due risiedono a Venezia, città di cui sono cittadini onorari.

“Due metri di allegria” (1989) segna il suo debutto: Emma è Kate Lemmon, un’infermiera di cui il protagonista (Jeff Goldblum) si innamora follemente.

In “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban” (2004) e in “Harry Potter e l'Ordine della Fenice” (2007) interpreta la professoressa Sibilla Cooman, insegnante di Divinazione.

In “Molto rumore per nulla” (1993), ispirato all'omonima tragicommedia di William Shakespeare, viene diretta dal marito e interpreta Beatrice.

In “The Children Act - Il verdetto” (2017), basato sul romanzo del 2014 “La ballata di Adam Henry” di Ian McEwan, è Fiona Maye. Avvocato, Fiona si fa coinvolgere da un giovane che, Testimone di Geova, non vuole accettare la trasfusione che gli salverebbe la vita.

Trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Douglas Lindsay, “La bottega degli errori” (2015) la vede nei panni di Cemolina Thomson, assassina e madre del protagonista (Robert Carlyle).

In “Nel nome del padre” (1993), tratto dal romanzo autobiografico “Proved Innocent” di Gerry Conlon, è l’avvocatessa inglese Gareth Peirce, nota per aver difeso i Guildford Four, quattro irlandesi ingiustamente condannati per terrorismo e infine scagionati.

In “Enrico V” (1989), diretta dal marito, interpreta Caterina di Valois. Che, tra il 1420 e il 1422, fu regina consorte d’Inghilterra: figlia di Carlo VI di Francia, sposò infatti Enrico V d'Inghilterra e gli diede un figlio.

In “Quel che resta del giorno” (1993) è Sally Kenton, l’intelligente governante che presta servizio dallo scapolo Lord Darlington.

Per il ruolo di Margaret Schlegel in “Casa Howard” (1992) vince l’Oscar, insieme a numerosissimi altri riconoscimenti.

In “Ragione e Sentimento” di Ang Lee (1995) è Elinor Dashwood, madre di Elinor, Marianne e Margaret, e moglie del defunto signor Dashwood.