I migliori film tratti dai romanzi di Stephen King

Cinema

I titoli migliori che hanno portato al cinema alcuni tra i più celebri romanzi di Stephen King

Stephen King è un autore particolarmente prolifico. Una delle grandi penne del nostro tempo, il cui lavoro ha spesso trovato spazio al cinema, con produzioni di grande livello, affidate a registi del calibro di Kubrick. Indimenticabile il suo Shining, tra i romanzi più celebri di King, al fianco di It, mai apprezzato nella sua versione filmica dall’autore, ma innegabilmente un capolavoro del cinema moderno. La produzione di titoli, dal grande al piccolo schermo, prosegue con successo da ormai molti anni, con l’ultima pellicola che giungerà al cinema il 31 ottobre 2019. Si tratta di Doctor Sleep, sequel di Shining, con Ewan McGregor nei panni di un adulto Danny Torrance. Ecco le migliori trasposizioni dei romanzi di Stephen King:

  • Carrie – Lo sguardo di Satana
  • Shining
  • Stand By Me
  • Misery non deve morire
  • Le ali della libertà

Carrie – Lo sguardo di Satana, 1976

Diretto da Brian De Palma, il film racconta la storia di Carrie, giovane ragazza che frequenta le superiori. Non riesce a integrarsi con i propri coetanei e si sente costantemente esclusa. Tutto è riconducibile alla rigida educazione imposta da sua madre, che la costringe a restare segregata in casa. La sua è una vita difficile e a scuola tutti la prendono di mira, provando a umiliarla di continuo. Resasi conto d’essere in possesso di enormi poteri telecinetici, si ribella a sua madre e va al ballo. Nuovamente umiliata, decide di prendersi la propria vendetta, scatenando i propri poteri e condannando tutti coloro che le hanno fatto del male.

Shining, 1980

Jack Torrance, interpretato da Jack Nicholson, è un ex insegnante alcolizzato, alla disperata ricerca di ispirazione per il suo romanzo. Bisognoso di soldi e di quiete, accetta il ruolo di guardiano dell’Overlook Hotel, consapevole del fatto che il suo predecessore perse la ragione in quel luogo, trucidando la propria famiglia dieci anni prima. Si trasferisce dunque tra le montagne del Colorado con sua moglie Wendy e suo figlio Danny, che ha un amico immaginario, Tony, preoccupato dalle visioni sul futuro dell’hotel. Il piccolo ha delle doti, che il capocuoco della struttura riconosce come “luccicanza”. È un telepate e un chiaroveggente e gli chiede di non avvicinarsi mai alla camera 237. Ha così inizio un viaggio verso gli inferi. Le presenze dell’hotel si risvegliano e palesano, con la follia crescente di Jack che metterà tutti in grave pericolo.

Stand By Me, 1986

Quattro amici si ritrovano a vivere un’estate indimenticabile, che li segnerà come persone e li condurrà al definitivo addio all’infanzia. Uno di loro ha sentito parlare suo fratello maggiore del cadavere di un ragazzo scomparso giorni prima. I quattro intraprendono così un lungo viaggio, percorrendo circa 50 km lungo i binari della ferrovia, confrontandosi e mettendosi a nudo, fino a ritrovarsi a fare i conti con la dura realtà del mondo.

Misery non deve morire, 1990

Lo scrittore Paul Sheldon è divenuto celebre grazie a una serie di romanzi di grande successo. Terminato il suo ultimo lavoro, ancora non pubblicato, in uno chalet di montagna, ha deciso di uccidere la propria eroina. La condanna a morte nelle pagine redatte in totale solitudine, per poi mettersi in viaggio verso New York durante una forte nevicata. Termina fuori strada e perde i sensi, ritrovandosi nella villetta di Annie Wilkes, infermiera quarantenne che si prende cura di lui. È una sua grande fan e ha l’onore di leggere il suo manoscritto in anteprima. Il suo atteggiamento però cambia radicalmente quando scopre che Misery viene uccisa nel testo. Da quel momento Paul diventa suo prigioniero.

Le ali della libertà, 1994

Frank Darabont adatta ed amplia un racconto di Stephen King, catapultando lo spettatore in una prigione, dove racconta la storia di Andy Dufrense (Tim Robbins), condannato a due ergastoli, da scontare nella prigione di Shawshank, per l’omicidio di sua moglie e del suo amante. Lui si è sempre dichiarato innocente ma, come gli dice Red (Morgan Freeman), lì dentro lo fanno tutti. Ognuno di loro è stato condannato ingiustamente e di nessuno si conosce la reale storia. Tra quei corridoi accade di tutto, mentre il ferreo direttore finge di non vedere. Dalla violenza delle guardie agli stupri tra detenuti. Intanto il tempo passa ma la mente di Andy non smette di progettare qualcosa, una fuga, sognando una vita diversa, senza perdere mai la speranza in una seconda possibilità.

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